Novità sulla scomparsa di Isabella Noventa dopo oltre un anno dalla notte del 16 gennaio 2016 in cui la 55enne segretaria di Albignasego è svanita nel nulla. La donna non è mai stata trovata e sono finiti in carcere, con l’accusa di omicidio volontario premeditato e distruzione di cadavere, l’amico Freddy Sorgato, la sorella di lui Debora e l’amica Manuela Cacco. I Ris di Parma avrebbero individuato ora il Dna di Debora Sorgato su due pistole a casa dell’ex fidanzato Giuseppe Verde. A rivelarlo è il settimanale Giallo che spiega come durante una perquisizione a casa del maresciallo, ex compagno di Debora Sorgato, gli investigatori abbiano trovato appunto due pistole: su queste armi, sequestrate per essere analizzate nei laboratori dei reparti speciali, sarebbero state rinvenute tracce biologiche appartenenti a Debora Sorgato. Il settimanale rivela poi anche un altro particolare Debora Sorgato non conosceva questi risultati quando lo scorso 2 dicembre ha parlato con sua madre nel carcere di Verona. In quell’occasione la sorella di Freddy Sorgato avrebbe chiesto alla madre se fossero rimaste le sue impronte sulle pistole e sui soldi: in casa dell’ec compagno Giuseppe Verde gli investigatori avrebbero infatti ritrovato anche 124mila euroin contanti.



Colpo di scena nel caso di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa nella notte a cavallo tra il 15 ed il 16 gennaio 2016. A pochi giorni dalla richiesta di rinvio a giudizio a carico del “trio diabolico” formato da Manuela Cacco e dai fratelli Freddy e Debora Sorgato, quest’ultima, considerata la mente e probabilmente anche il braccio del delitto, ha deciso di rompere il silenzio. A darne notizia è stato il quotidiano online Il Mattino di Padova, che ha rivelato come la volontà di raccontare la sua verità sull’omicidio di Isabella Noventa, Debora Sorgato l’abbia manifestata per la prima volta dal giorno del suo arresto. E così, intorno al 13 gennaio scorso, la sorella di Freddy che finora si era sempre trincerata dietro un solido silenzio, ha deciso di prendere carta e penna e di inviare una lettera agli inquirenti con il racconto di quanto sarebbe successo la sera dell’omicidio della segretaria, ex fidanzata del fratello. Il suo racconto-verità inizia dal mattino del 15 gennaio 2016: la donna ricorda nei minimi dettagli cosa ha fatto in quella giornata, indicando anche aspetti di fatto poco importanti da un punto di vista prettamente investigativo. Alle 22:30, poi, sarebbe andata a casa di Freddy Sorgato con la sua auto, lasciandola parcheggiata sul viale per poi rincasare a piedi, passando per stradine di campagna ed impiegandoci circa 10 minuti. Come mai avrebbe deciso di agire in questo modo? Tutto, a sua detta, avrebbe una spiegazione: d’accordo con Freddy Sorgato aveva lasciato la sua Golf al fine di evitare possibili scenate di gelosia da parte della sua amante Manuela Cacco nei confronti di Isabella Noventa. La sua auto, dunque, sarebbe servita al fratello per accompagnare la segretaria al locale Relax. Di ritorno a casa, Debora ha raccontato di essere andata dritta a letto, salvo svegliarsi intorno all’1:30 ricordandosi di aver dimenticato la sua borsa, con all’interno il cellulare, nella vettura. Da qui la decisione di tornare a casa del fratello a piedi. A quel punto Freddy Sorgato le avrebbe chiesto di seguirla con la sua auto: lui avrebbe dovuto portare la Cacco in centro a Padova ma avendo successivamente un impegno avrebbe chiesto alla sorella di riaccompagnarla a casa di lui. Ecco spiegato le riprese delle due auto, una dietro l’altra. Poi Debora avrebbe perso di vista l’Audi del fratello e per tale ragione avrebbe chiamato al telefono Freddy senza ottenere risposta. Una seconda telefonata sarebbe stata compiuta a Manuela che dopo poco le avrebbe risposto; salita in auto Debora avrebbe accompagnato l’amica al Relax. Non trovando le auto dei suoi amici, su ulteriore richiesta di Freddy l’avrebbe infine accompagnata a casa sua. Dopo averla lasciata nella villetta di Via Sabbioni, dunque, la Sorgato sarebbe rincasata. Quando Isabella Noventa è stata uccisa, quindi, lei non c’era. Addirittura dormiva. Non lo scrive ma lo si può comprendere tra le righe della sua lunga lettera, nella quale ovviamente smentisce anche la tabaccaia. Con la sua “verità”, Debora Sorgato andrebbe implicitamente a confermare la versione fornita dal fratello Freddy: Isabella Noventa sarebbe morta al culmina di un gioco erotico finito male. Lo stesso autotrasportatore con la passione per il ballo, agli inquirenti aveva detto di aver fatto tutto da solo e di essersi sbarazzato del corpo dell’ex fidanzata gettandolo nel Brenta. Ora, dalla sua parte trova anche la sorella che, solo dopo oltre un anno dalla scomparsa misteriosa della segretaria e a distanza di quasi 12 mesi dal suo arresto, ha deciso di riportare per iscritto tutto il racconto dell’ultima giornata di vita di Isabella Noventa. La lettera giunta agli inquirenti, fa ora parte del folto fascicolo di indagine sul delitto della donna 55enne di Albignasego.

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