Oggi, sabato 28 gennaio 2017, la Chiesa cattolica celebra San Tommaso d’Aquino. Il pensiero del protettore dei teologi, degli accademici, degli studenti e dei librai, ha toccato diversi ambiti della sfera umana e molti di questi, riletti nel 2017, susciterebbero se non condanna, quanto meno discussione. In riferimento alla figura della donna, nel Contra Gentiles, Tommaso d’Aquino scriveva:”La femmina, infatti, ha bisogno del maschio non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio”. Stiamo parlando di un uomo del Signore maschilista? Non proprio, basta leggere un passo della Summa Theologiae, in cui spiega:”Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell’uomo. Primo, per indicare che tra l’uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D’altra parte la donna «non deve dominare sull’uomo», e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall’uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi”.



La Chiesa cattolica celebra oggi, sabato 28 gennaio 2017, San Tommaso d’Aquino, frate domenicano definito doctor angelicus dai suoi contemporanei. L’originario di Roccasecca, per molti punto di raccordo tra la cristianità e la filosofia classica, fu canonizzato nel 1323 da papa Giovanni XXII. San Tommaso d’Aquino viene considerato il  patrono dei teologi, degli accademici, dei librai e degli studenti. Il Santo è anche protettore della città e della diocesi di Priverno, in provincia di Latina, nonché della città e della provincia di Aquino. L’11 aprile 1567 San Tommaso d’Aquino venne dichiarato papa Pio V dottore della Chiesa con la bolla Mirabilis Deus, ma la sua influenza e la sua importanza è stata ricordata fin nel ventesimo secolo, quando il 29 giugno 1923, nel VI centenario della canonizzazione, papa Pio XI ha deciso di dedicargli l’enciclica Studiorum Ducem.



San Tommaso d’Aquino ha una storia travagliata fatta di lunghi viaggi e soprattutto di scoperta spirituale che avvenne in età adulta. La sua data di nascita costituisce ancora oggi un forte dibattito tra i religiosi, seppur quasi tutti siano d’accordo nello stabilire la suddetta attorno al 1225. Secondo molti studiosi, san Tommaso perse la vita quando aveva circa cinquant’anni e proprio per tale motivo si suppone che sia dato durante quell’anno. Il destino di san Tommaso, indipendentemente dall’anno di nascita, è comunque segnato: essendo il più giovane dei fratelli, il suo tipo d’educazione sarebbe stato cristiano religioso. Inizialmente san Tommaso non era molto convinto di tale scelta ma, quando aveva sei anni, egli venne mandato a Montecassino, dove si trovava suo zio, un abate che educava i giovani del luogo. Il rapporto tra i due fu dei migliori anche se, l’insegnante, non privilegiava san Tommaso solo perchè egli era suo nipote. Col passare del tempo, la pace sul suolo italiano iniziò a vacillare e proprio per questo motivo, complice anche la decadenza della struttura nella quale studiava san Tommaso, egli fu costretto a recarsi a Napoli in età adolescenziale per poter proseguire gli studi che i genitori avevano scelto per lui. San Tommaso, durante questo periodo, ebbe la possibilità di conoscere i Domenicani, coi quali strinse un ottimo rapporto.

L’influenza di questi pensatori fece in modo che, san Tommaso, entrasse a far parte del gruppo dei Frati Predicatori, nei quali si trovava veramente a suo agio. Ma i genitori non furono di certo entusiasti della sua scelta: essi volevano che il figlio divenisse abate di Montecassino e per tale motivo venne fatto rapire dai fratelli e condotto in una villa di famiglia. San Tommaso non visse come un prigioniero costretto a subire torture di ogni genere: scopo della famiglia era quello di far cambiare idea al giovane tenendolo sotto controllo e facendo in modo che egli frequentasse quelle che venivano definite come le persone giuste, almeno secondo il parere dei genitori. Ma tutto questo fu inutile: san Tommaso non cambiò mai idea ed anzi, durante tale periodo, egli era fermamente convinto delle sue teorie. Dopo aver ottenuto la libertà, san Tommaso iniziò a viaggiare in diverse città europee ed aveva ottenuto il permesso di esercitare la professione di insegnante. Materie che gli competevano erano la vita e la religione, cosa che san Tommaso prese molto a cuore.

A Parigi egli veniva visto come uno dei migliori insegnanti dell’istituto nel quale prestava servizio.
Dopo diversi ritorni in Italia ed in seguito ad altri viaggi sul suolo europeo, san Tommaso si stabilì a Roma, dove svolgeva il ruolo di insegnante. Al termine di diverse lezioni, egli ebbe una visione che gli fece capire che, il suo modo di insegnare e comportarsi non era del tutto corretto. Da quel momento san Tommaso d’Aquino divenne un predicatore che si recava in diverse città per diffondere il credo del Signore.
Ma proprio durante uno dei suoi viaggi egli si ammalò gravemente e non riuscii a proseguire nella sua missione. Dopo essersi fermato a Fossanova, san Tommaso riceve l’estrema unzione e perde la vita tre giorni dopo quell’atto, precisamente il 1274 a marzo. 

, essendo uno studioso e teologo, è protettore di queste due categorie di persone ed è il patrono della sua città natale, ovvero Roccasecca, dove viene ricordato il 28 gennaio di ogni anno con una processione in suo onore. 

Altro santo che viene ricordato nello stesso giorno è San Carlo Magno Imperatore, che approvò il cristianesimo nel suo impero durante il periodo in cui egli governava e San Giacomo che, in Palestina, decise di fare penitenza e si rinchiuse vivo in un sarcofago dove, dopo diversi giorni, perse la vita stremato dalla fame e sete.