Un 14enne di Napoli è finito nel mirino della Digos di Napoli perché diventato un estremista islamico: la delicata inchiesta, che finora era stata tenuta segreta, è emersa dalla relazione del presidente della Corte di Appello di Napoli in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. L’inchiesta sul 14enne di Napoli è stata svolta «per il suo particolare fervore religioso tale da far ritenere in atto un pericoloso processo di radicalizzazione con la probabile regia di soggetti già appartenenti a ambienti terroristici». Resta, però, stretto il riserbo sulle indagini, infatti la circostanza, come riportato da Il Messaggero, è stata riportata solo nell’ambito della relazione sull’attività investigativa dell’antiterrorismo della Digos: al momento si sa solo che è stata scoperta una una delle strategie dell’Isis, che starebbe cercando sostegno tra i giovanissimi cittadini dell’hinterland partenopeo, arrivando a reclutarli. 



Un 14enne di Napoli potrebbe essere entrato in contatto in Rete con uno dei gruppi di reclutamento jihadista e avrebbe così deciso di convertirsi all’Islam. Una scelta convinta quella del ragazzino, che si attiene rigorosamente ai dettami della nuova religione: come riportato da Tgcom24, prega cinque volte, evita eccessi e firma i suoi compiti in classe con il nome di Karim Abdul. Questi comportamenti non sono passati inosservati, anzi hanno suscito stupore tra gli insegnanti e i familiari. Ora la Digos sta tenendo sott’occhio il 14enne partenopeo, ma non sarebbe l’unico finito nel mirino della sezione antiterrorismo della Digos. Pare, infatti, che le siano state allargate le ricerche all’area del napoletano. Il ragazzino, dunque, potrebbe non essere l’unico giovane italiano ad essersi convertito e quindi ad essere diventato un estremista islamico. Nella rete del terrorismo potrebbero essere finiti altri giovanissimi cittadini italiani. 

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