Non è ancora per nulla chiaro il movente dell’attentato in Canada che questa mattina italiana ha colpito un gruppo di musulmani in preghiera all’interno della mosche dai Quebec City. Il bilancio delle vittime resta di 6 morti, con 8 feriti e due kiler almeno arrestati. Il primo ministro del Quebec Philippe Couillard ha definito l’atto ”violenza barbarica” e ha espresso solidarieta’ alle famiglie delle vittime. Il ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale, sempre su Twitter, si e’ detto profondamente rattristato. Il suo staff ha detto che nessun movente e’ stato confermato. Ancora infatti non ci sono state rivendicazioni per cu restano aperte tutte le ipotesi: dalle più “prevedibili” di un attacco di stampo razzista e anti-islamico di qualche gruppo della destra organizzata fino all’opera di tre “pazzi” financo a possibili infiltrino di altri gruppi islamici antagonisti. Insomma, tutto è purtroppo ancora aperto mentre intanto si piangono altre vittime per il terrorismo internazionale.
Un attentato contro la moschea di Quebec City ha risvegliato l’allarme terrorismo negli Stati Uniti e ovviamente in tutto il Canada: il primo ministro ha parlato di barbarie del terrorismo contro i fratelli dell’Islam, una cosa inaccettabile che va subito condannata si auspica Trudeau con riferimento implicito al collega Donald Trump al di là del confine. Mentre ancora si attende la prima reazione e commento del presidente Usa all’attentato contro la moschea, si contano purtroppo i sei morti e i tanti feriti all’interno del centro religioso, con la paura e il terrore per un attentatore che risulta essere ancora libero. “La polizia garantisce ulteriore protezione alle moschee della città. Tutti i newyorkesi siano vigili. Se vedono qualcosa, lo dicano”, ha twittato il sindaco Bill de Blasio. In queste ore infatti dopo l’attacco di Quebec City contro i musulmani, si temono altri episodi di violenza simili anche a New York, dove è stata rafforzata la la sorveglianza alle moschee e ad altri luoghi di culto islamico.
Gravissimo episodio di terrorismo in Canada, con un attentato che stanotte ha colpito la moschea di Quebec City e facendo purtroppo morti e feriti, oltre che scatenare il panico attentati ancora una volta al di là dell’Oceano. La polizia locale ha fatto sapere nella prima mattina italiana di una lunga sparatoria a Quebec City all’interno della struttura religiosa musulmana: la preghiera della sera è stata dunque sconvolta dall’attacco di almeno tre persone, un commando armato che ha iniziato ad aprire il fuoco contro l’ala maschile della moschea, come riporta il presidente del centro religioso canadese. Lo stesso ha fatto sapere che ci sarebbero almeno 6 morti e 8 feriti, con due persone del commando che sarebbero state arrestate immediatamente dopo l’attentato. Al momento non si conoscono identità di vittime e attentatori, né i motivi per cui il commando è entrato in azione. Nell’estate del 2016 una testa di maiale era stata lasciata sulla porta di ingresso del Centro culturale islamico del Quebec.
È purtroppo un attentato l’attacco alla moschea di Quebec City di questa notte, con il Canada tornato sotto l’incubo attentati ancora una volta. Sei almeno i morti, come riportiamo qui sopra nella sequenza dei fatti, con molti feriti e gli attentatori che potrebbero (almeno uno su tre) essere ancora in libertà. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito l’attentato “un attacco terroristico contro i musulmani”, sottolineando che e’ “straziante vedere una simile violenza insensata. Ecco il messaggio integrale immesso su Twitter: «Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie». Atti di cordoglio arrivano anche dal ministro del Quebec, Philippe Couillard, che ha definito l’atto una violenza barbarica. Pochi istanti fa il presidente della moschea di Quebec City ha fatto sapere che le vittime sono tutte di sesso maschile e di temere che ci possano essere dei bambini; «un gruppo stimato tra le 60 e le 100 persone si trovava verosimilmente all’interno del centro».