I fatidici giorni della Merla 2017 sono arrivati: la tradizione vuole siano quelli più freddi in tutto l’arco dell’anno, anche se le statistiche meteorologiche sembrano vederla diversamente. Sono tante le leggende che circolano sul significato dei giorni della Merla. Alcuni, ad esempio, riconducono questa tradizione ad un cannone, chiamato Merla: fu trasportato da un lato all’altro del Po in quei giorni, perché il fiume si era finalmente ghiacciato. Sebastiano Pauli nel 1740 suggerì un’altra spiegazione: una nobile signora di Caravaggio, “de Merli”, doveva attraversare il fiume, sempre il Po, per sposarsi e pare che attese gli ultimi giorni di gennaio, perché il freddo ghiacciò le acque e rese possibile il suo passaggio. L’unico comune denominatore di queste leggende (vi abbiamo raccontato quella più comune in basso) è il freddo, quindi, al di là di ogni spiegazione, appare chiaro cosa significhino i giorni della Merla.
Sono iniziati i giorni della Merla 2017: dal 29 al 31 gennaio, infatti, secondo la tradizione popolare l’Italia dovrebbe essere teatro dei 3 giorni più freddi dell’anno. Ma sarà davvero così? Dando un’occhiata alle temperature minime e massime di oggi, lunedì 30 gennaio 2017, sembra che la leggenda sia stata smentita. Come riportato da centrometeoitaliano.it, le temperature massime sembrano tutto tranne che rigide: si pensi ai 13.8 °C di Roma, ai 13.4 °C di Napoli e addirittura ai 14.5 °C di Palermo. Certo, a ristabilire un po’ di equilibrio ci sono anche le temperature minime, che soprattutto al Nord fanno battere i denti: -3 °C a Bologna, -2.4 °C a Torino e -1.1°C a Milano. In ogni caso, però, le temperature registrate in questo secondo giorno della Merla non sono le più rigide dell’anno, e a meno che i satelliti non si siano sbagliati, non lo saranno neanche domani. Se decidiamo di prendere per buone le credenze legate ai giorni della Merla vuol dire che la primavera arriverà con ritardo: non resta che augurarsi che il sapere popolare abbia sbagliato anche in questo caso…
I giorni della Merla 2017 sono ufficialmente iniziati ieri, 29 gennaio e proseguiranno fino alla fine del mese. Quello che si rinnova ogni anno è ormai un rito antico legato ad una storica leggenda della tradizione, secondo la quale gli ultimi tre giorni di gennaio, 29, 30 e 31, vengono ricordati come i più freddi dell’inverno e chiamati, per l’appunto, “i giorni della Merla”. Si tratterebbe di una credenza popolare che di fatto sembra non discostarsi poi molto dalla realtà e dalle previsioni meteo del periodo, secondo le quali proprio in questi giorni in Lombardia sono attese gelate diffuse con le minime previste anche fino a -7 gradi in pianura. Le versioni legate alla leggenda dei tre giorni più freddi dell’anno sono molteplici ma tutte sembrano essere legate ad un solo protagonista, la Merla per l’appunto. Certamente la leggenda più diffusa, come rievoca Il Giorno, è quella legata alla storia di Gennaio, inizialmente formato da soli 28 giorni, e di una Merla dal grosso becco giallo e dalle penne bianche. Gennaio, secondo la leggenda, era solito giocare brutti scherzi ai danni della povera Merla, scatenandole contro neve e vento, giustificando le sue azioni con il fatto di essere composto da soli 28 giorni. L’anno seguente, la Merla decise di reagire e dopo aver fatto una ricca scorta di cibo rimase per tutta la durata del mese al calduccio. Solo alla fine del 28esimo giorno decise di uscire e iniziò a prendersi gioco di Gennaio. Non gradendo lo scherzo, quest’ultimo si rivolse a febbraio – che allora vantava di ben 31 giorni – chiedendo in prestito tre dì. Tornato sulla terra, dunque, l’iroso Gennaio scatenò una gelida quanto tremenda bufera di neve che durò per tutta la durata delle giornate prese in prestito, scatenandosi contro la Merla. Il volatile, rimasto senza alcuna provvista, riuscì a trovare rifugio nel comignolo di un camino e dopo i tre freddissimi giorni uscì salvo ma con le penne ormai nere. Ecco spiegati i 31 giorni di Gennaio, la loro temperatura rigida e soprattutto il colore nero delle piume dei merli.