Raffaele Sollecito è balzato agli onori delle cronache per l’omicidio di Meredith Kercher, la ragazza inglese in Erasmus a Perugia che è stata uccisa nella casa che condivideva con altri studenti nel 2007. Ultimamente però, è diventato famoso anche per un altro motivo: Raffaele Sollecito ha iniziato a fare ciò che molti ragazzi fanno, ossia del trolling via web. Il ragazzo ha iniziato a iscriversi a vari gruppi facebook di natura demenziale, dove ha iniziato a postare delle frasi abbastanza macabre su omicidi di varia natura, su come coprire le tracce e non essere scoperti. Il che farebbe anche ridere – i commenti sono scritti in modo molto ironico – se non fosse per il fatto che alcuni sembrano palesemente basarsi sulla brutale uccisione di Meredith. Ad esempio, quando qualcuno gli ha chiesto come fare per coprire le prove di un delitto, lui ha risposto: “Semplice, basta che ci c***i sopra”, usando una parola che rimandava chiaramente alle feci trovate sul luogo del delitto della studentessa inglese. Cosa che per molti è stata davvero di cattivo gusto, anche se lui non ritiene che sia così.
Ha detto che i commenti fatti sul web non riguardavano assolutamente l’omicidio di Meredith Kercher, anche se forse ha usato un tono troppo leggero. “L’ho fatto per sdrammatizzare, sono commenti e risposte goliardiche. Sono sempre riferiti a me stesso e non a Meredith. Alcuni giornali mi avevano chiamato knife-boy, il ragazzo col coltello. Ma sono cavolate e stupidaggini di questo tipo…”, ha detto Raffaele Sollecito intervistato da La Zanzara. “Cattivo gusto? Qualsiasi essere umano fa ironia sulle proprie esperienze e mi dispiace che queste cose siano arrivate all’attenzione del pubblico. Non volevo che quei commenti diventassero pubblici, ho sognato per un periodo di non essere un personaggio pubblico ma solo una persona comune”. Per quanto riguarda invece l’infelice frase sulle feci, si è giustificato in questo modo: “Ho dato una risposta stupida e irriverente ma non c’è un legame con Guede perché si parlava di tracce mentre Guede l’ha fatta nel bagno. Sono cose diverse”. Raffaele Sollecito è stato definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione, e ha chiesto allo stato un risarcimento di 516mila euro per ingiusta detenzione.