Altro terremoto in centro Italia ma questa volta più spostata verso la zona di Ascoli Piceno, a cavallo tra le Marche e l’Abruzzo: zero danni provocati, ma continua emergenza sismica ancora nelle aree del centro Italia colpite da oltre 5 mesi di scosse ed episodi sismici continui lungo le 24 ore quotidiane. Sisma alle ore 17,49, scossa di grado M 2.6 in provincia di Ascoli Piceno: ipocentro segnalato a 14 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli, Montegallo, Acquasanta Terme, Norcia, Amatrice, Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera, Cittareale. Prosegue anche l’attività presso le province di Catania e Palermo in Sicilia, e presso anche le altre province del centro Italia, da Macerata a Perugia, da Rieti fino a l’Aquila.
Terremoto in centro Italia, terremoto in Sicilia: le due fasi di emergenza sismica nel nostro Paese sono in questi ultimi due giorni queste aree così diverse eppure con il comune elemento di sciame sismico che imperversa ormai da 48 ore (nel caso della Sicilia, visto che tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria è purtroppo da 5 mesi che prosegue ormai senza sosta). Alle ore 16.06 l’ultima scossa dello sciame su Catania, con il grado di magnitudo 2.4 Richter: epicentro del sisma vicino al Vulcano Etna, presso i comuni di Ragalna, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano, Belpasso, Paternò, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Gravina di Catania, Bronte, Centuripe, San Giovanni la Punta. A Rieti invece nel Lazio l’altra scossa di terremoto importante delle ultime due ore: magnitudo 2.5, ipocentro a 10 km di profondità, epicentro invece presso i comuni di Amatrice, Accumoli, Campototo, Capitignano, Cittareale, Montereale, Arquata del Tronto, Cortino, Crognaleto, Acquasanta Tereme, Rocca Santa Maria, Valle Castellana e Borbona.
Dopo la lunga ondata sismica a Catania, due scosse di terremoto sono state registrate in provincia di Rieti dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’ultima è stata quella delle 14:18 ed è stata di magnitudo M 2.0: è avvenuta a latitudine 42.64, longitudine 13.3 e ad una profondità di 10 chilometri. Amatrice (RI) è il Comune più vicino all’epicentro del terremoto, anche per quello che è stato registrato alle 13:44, che è stato di magnitudo M 2.9. In questo caso le coordinate geografiche sono: latitudine 42.62, longitudine 13.3 e ipocentro attestato a 8 chilometri di profondità. Gli altri Comuni entro i 20 chilometri dall’epicentro del sisma sono i seguenti: Accumoli (RI), Campotosto (AQ), Cittareale (RI), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Arquata del Tronto (AP), Crognaleto (TE), Cortino (TE), Borbona (RI), Acquasanta Terme (AP), Cagnano Amiterno (AQ), Barete (AQ), Rocca Santa Maria (TE) e Posta (RI).
Non ci placa lo sciame sismico su Catania e sulla Sicilia: dopo un altro terremoto avvenuto alle 11.27 con grado M 2.7 Richter, si allunga la coda dello sciame che da questa mattina interessa l’area attorno al vulcano Etna e che da 48 ore più in generale coinvolte praticamente tutte le province della Sicilia. Per una mattina la “scena” sismica viene presa in primo piano dall’isola del sud, mentre il centro Italia per una volta presenta meno scosse di altri territori italiani. L’ultima scossa di terremoto a Catania ha misurato un ipocentro a 15 km di profondità sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro viene segnalato dal centro sismologico italiano INGV presso i comuni di Ragalna, Biancavilla, Nicolosi, Zafferana Etnea, Santa Maria di Licodia, Pedara, Belpasso, Milo, Adrano, Trecastagni, Bronte, Santa Venerina, Viagrande, Paternò, San Pietro Carenza, Camporotondo Atneo, Sant’Alfio, Mascalucia, Aci Bonaccorsi, Valverde, San Gregorio di Catania. Anche in questo ultimo episodio sismico non vengono segnalati danni o conseguenze negative per l’ennesimo terremoto siciliano di questa mattina.
Situazione da monitorare in Sicilia, dove un nuovo terremoto di magnitudo 3.5 sulla scala Richter si è verificato alle ore 10:51 di oggi, lunedì 30 gennaio 2017, in provincia di Catania. Il sisma in questione, come riferito dall’Isituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 37.71 di latitudine e 14.91 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. Quella delle 10:51 non è la prima scossa avvenuta nel territorio siculo nelle ultime ore: dalle ore 8:18 di oggi sono infatti avvenute 11 scosse di intensità compresa tra M 2.0 e M 3.5, l’ultima delle quali si è verificata alle ore 10:59 raggiungendo M 3.2. I comuni interessati dal sisma di M 3.5 delle 10:51, situati nel raggio di 15 km dall’epicentro sono i seguenti: Ragalna (CT), Biancavilla (CT), Nicolosi (CT), Zafferana Etnea (CT), Santa Maria di Licodia (CT), Pedara (CT), Belpasso (CT), Milo (CT), Adrano (CT), Trecastagni (CT), Bronte (CT), Santa Venerina (CT) e Viagrande (CT).
Ancora la Sicilia protagonista di una scossa di terremoto in questo lunedì 30 gennaio 2017. Come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 9:15 di oggi si è infatti verificato un sisma di M 3.2 in provincia di Catania. L’epicentro del terremoto è stato localizzato nel punto di coordinate geografiche 37.67 di latitudine e 14.96 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 14 km. Ecco l’elenco completo dei centri abitati situati nel raggio di 15 km dall’origine del sisma: Ragalna (CT), Biancavilla (CT), Santa Maria di Licodia (CT), Belpasso (CT), Nicolosi (CT), Pedara (CT), Adrano (CT), Paternò (CT), Camporotondo Etneo (CT), San Pietro Clarenza (CT), Trecastagni (CT), Zafferana Etnea (CT), Mascalucia (CT), Viagrande (CT) e Gravina di Catania (CT). Per il momento non si segnala alcun danno a cose o persone.
Ancora scosse terremoto in Centro Italia nel corso della passata notte che ha visto protagonista soprattutto la provincia de L’Aquila con sismi di lieve intensità, compresi tra magnitudo 2.0 e 2.3. Il più forte si è verificato alle ore 3:23 ad una profondità di 10 km. A registrarlo è stata la sala Sismica INGV di Roma che ha individuato le seguenti coordinate: 42.51 di latitudine e 13.28 di longitudine. La zona rossa interessata ha riguardato i comuni di Capitignano, Montereale, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli e Campotosto, tutti nella provincia de L’Aquila. In precedenza, alle ore 2:14 la terra ha tremato anche in Toscana e precisamente nella zona di Arezzo, dove è stato registrato un terremoto di magnitudo 2.4 con le seguenti coordinate geografiche: 43.62 di latitudine e 12.08 di longitudine, ad una profondità di appena 6 km. I comuni prossimi all’epicentro sono stati Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Caprese Michelangelo e Anghiari, tutti in provincia di Arezzo. Ancora una piccola scossa nella zona di Rieti, alle ore 6:42 di questa mattina, quando è stato avvertito un sisma di magnitudo 2.0, mentre continua a destare qualche piccola preoccupazione la situazione sismica in Sicilia, dove ieri sono state registrate scosse di media intensità a Palermo e Catania. Nella giornata di oggi, l’ultima scossa di terremoto riguarda proprio la provincia di Catania con un nuovo sisma di magnitudo 2.7 registrato alle ore 8:18 dalla sala sismica di Roma INGV. Il terremoto ha avuto le seguenti coordinate geografiche: 37.67 di latitudine e 14.95 di longitudine, avvenuto ad una profondità di 12 km. I comuni prossimi all’epicentro sono: Ragalna, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Nicolosi e Belpasso. Al momento non si registrano danni a cose e/o persone.
La provincia di Rieti si è resa protagonista dei nuovi movimenti tellurici di queste prime ore di lunedì, 30 gennaio 2017. Una scossa di 2.3M è stata rilevata alle 00:11 a latitudine 42.6 e longitudine 13.32, ipocentro ad 8 km di profondità. Interessate Amatrice, Campotosto, Capitignano, Montereale, Accumoli, Cittareale, Crognaleto, Cortino, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Borbona, Fano Adriano, Rocca Santa Maria e Arquata del Tronto. Alle 00:33 una nuova scossa, pari a 2.2M ha colpito la stessa provinca. Il sismografo del Centro Nazionale INGV ha rilevato l’epicentro a latitudine 42.63 e longitudine 13.31, ipocentro a 7 km di profondità. Interessate Amatrice, Accumoli, Campotosto, Capitignano, Cittarealee, Montereale, Cortino, Arquata del Tronto, Crognaleto, Acquasanta Terme, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Borbona e Barete. Sul fronte estero, un’importante terremoto di 4.4M ha raggiunto Myanmar allee 23:36. Il sisma è stato rilevato a latitudine 26.95 e longitudine 97.61, ipocentro a 150 km di profondità.
Nelle ultime ore di ieri sono stati rilevati due sismi di media e moderata potenza, che hanno interessato il Centro Italia ed il Sud. Alle 23:56 è stato infatti rilevata una scossa di 2.1M in provincia di Messina, ad 8 km di profondità. L’epicentro è stato individuato inoltre a latitudine 38.07 e longitudine 15.09. Interessate Basicò, Tripi, Mazzarà Sant’Andrea, Furnari, Falcone, Olivieri, Novara di Sicilia, Rodì Milici, Montalbano Elicona, Terme Vigilatore, San Pietro Patti, Castroreale, Librizzi, Fondachelli-Fantina Patti, Montagnareale, Barccellona Pozzo di Gotto, Raccuja, Roccella Valdemone, Merì, Malvagna, Antillo, Floresta, Ucria, Sant’Angelo di Brolo, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Francavilla di Sicilia e Moio Alcantara. Alle ore 22:53 ha tremato invece la provincia di Rieti, a causa di un sisma di 2.4M. L’epicentro è stato rilevato a latitudine 42.68 e longitudine 13.13, ipocentro a 12 km di profondità. Interessate Cittareale, Accumoli, Cascia, Norcia, Amatrice, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Arquata del Tronto, Posta, Borbona, Leonessa e Montereale.