Sono saliti a 16 i procuratori generali americani che hanno tacciato di “incostituzionalità” il decreto esecutivo firmato dal presidente americano, con il quale si vieta l’ingresso di cittadini appartenenti a 7 paesi a maggioranza islamica. Ai 16 potenti esponenti della potere giudiziario a stelle e strisce, ha fatto eco un giudice di New York il quale ha fatto di più, ordinando di fatto alla polizia di non ottemperare all’ordine impartito dalla Casa Bianca, e di permettere cosi l’ingresso dei cittadini provenienti da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen, con questi paesi pronti a loro volta ad impedire l’ingresso dei cittadini americani. Intanto monta anche la protesta popolare, con decine di migliaia di cittadini che ieri hanno manifestato dinanzi alla “White House”, cantando striscioni contro il magnate americano.



Da una parte preoccupati dell’impatto economico per un eventuale boicottaggio dei loro prodotti, e dall’altro perché veramente inquieti per l’intolleranza del neo presidente USA, i big dell’economia americana scendono in campo contro quello che è stato definito da molti come un “vergognoso editto”. Google, Coca Cola, Facebook, Starbucks, tutti a cercare di mettere in campo azioni che possano contrastare quanto deciso da Trump. Spicca in tale contesto quanto deciso da Howard Schultz fondatore della catena di caffetterie famosa in tutto il pianeta, Schultz ha sottolineato che già da questi giorni partirà una campagna di assunzione di soli immigrati, campagna che al suo compimento darà lavoro a 10.000 cittadini per 5 anni. La campagna di Starbucks ha anche l’obiettivo di limitare i danni degli eventuali boicottaggi di prodotti americani, visto che la catena è vista come uno dei prodotti USA per eccellenza.



Per un Renzi che chiede a tutti unità, c’è un Emiliano pronto a chiedere il congresso straordinario del partito. Questa la situazione nella compagine di governo, con molti degli esponenti della minoranza interna che non si riconoscono più nell’attuale segretario, e premier “defenestrato” Renzi. Di ieri l’affondo di Michele Emiliano, personalità che non ha fatto mistero di voler sostituire l’ex sindaco di Firenze alla guida del partito. Il presidente della regione Puglia spinge sull’acceleratore, e sottolinea che soprattutto in caso di “elezioni anticipate” un congresso sarebbe indispensabile per individuare chi dovrebbe essere il leader del partito. Da parte sua i fedelissimi di Renzi stigmatizzano la posizione di Emiliano, e ricordano che il congresso non si terrà prima del prossimo Dicembre.



Non è bastata una partita tutta all’attacco per il Napoli di Sarri, che ieri in un San Paolo gremito non è andato più in là di un pareggio, in un scontro che era praticamente un testa coda con il nuovo Palermo di Lopez. I partenopei sono andati in svantaggio grazie a un goal di Nestorovski all’inizio del match, hanno poi giocato una partita all’attacco, ma a causa dell’imprecisione sotto rete sono riusciti a pareggiare grazie solo a una “papera” del portiere rosanero. Delusione a fine partita per l’allenatore azzurro, che ha sottolineato come la sua squadra abbia perso l’opportunità di agganciare ancora una volta il secondo posto, in coabitazione con la Roma, e come soprattutto i suoi ragazzi non riescono ad avere quella mentalità vincente, indispensabile nel calcio italiano. 

La vittoria di Roger Federer agli Australian Open ha di fatto unito il mondo del tennis, con tutti i maggiori campioni che hanno fatto a gara a mandare i propri complimenti allo svizzero. A molti è piaciuta la grinta con il quale il 36 enne ex numero uno del tennis mondiale, ha affrontato la partita contro il suo rivale storico Nadal, una grinta che sono in molti a sottolineare è già difficile trovare nelle nuove leve, e impossibile da notare in giocatori alle soglie degli “anta”. Da parte sua il campione svizzero con la sua solita umiltà cerca di sfruttare il suo stato di forma, e ai giornalisti confessa che sta valutando di giocare un altro paio d’anni. 

Nella prima giornata di prove ufficiali dopo le presentazione di quasi tutti i bolidi, spicca l’Italiana Ducati che sfruttando un collaudatore di lusso, riesce a tenere dietro tutti gli altri piloti. Primo tempo infatti per Casey Stoner, pilota che ha acconsentito di svolgere il lavoro di preparazione con la moto di Borgo Panigale. Il pilota australiano ha fatto vedere di avere ancora un buon feeling con la pista, e ha chiuso avanti all’altro pilota Ducati Dovizioso. Molto indietro il neo acquisto Lorenzo, che ancora deve trovare il giusto equilibrio con il suo cavallo d’acciaio. Indietro anche Valentino Rossi che complice qualche problema di mal di testa non è sceso in pista al meglio, il pilota di Tavullia che per l’occasione sfoggiava un casco su cui era raffigurato il suo paese innevato, ha accusato un ritardo di oltre un secondo da Stoner.

Brutto stop per Venezia che ieri è caduta sul parquet di una Capo D’Orlando al suo ottavo successo tra le mura amiche. Fatale per i veneti l’over time, con Delas e compagni capace di tenere alta la concentrazione, e chiudere con un buon vantaggio i cinque minuti di gioco supplementari. Tra i siciliani in evidenza oltre lo stesso Delas anche Ivanovic, che a fine gara ha chiuso con 17 punti iscritti a referto. Nelle altre partite di giornata Varese passa in trasferta a Caserta, e Sassari vince di 10 su Reggio Emilia. Ennesima sconfitta ancora molto pesante di Cremona che si arrende per 78 a 59 a Dolomite Trentino, bella invece la vittoria di Torino che vince di un solo punto in casa di Pesaro.

Due ventenni, uno di origini marocchine, Mohamed Khadir, e un franco canadese, Alexandre Bissonnette, le persone arrestate dopo la strage di ieri sera in una moschea di Quebec City. Sembra farsi l’ipotesi di una vendetta all’interna della comunità islamica della città canadese e non un attentato islamofobo e xenofobo come pensato in un primo momento. Secondo alcuni commentatori, i due potrebbero far parte di una cellula jihadista che preparava una fuga in Siria o attentati in Canada ed essere stati traditi da qualche loro conoscente musulmano. Dunque la strage potrebbe avere come motivazione la vendetta fra islamici. Sono entrati in azione con il classico grido di battaglia degli appartenenti all’Islam, Allah akbar. 

Il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, uno dei comuni del territorio colpito di terremoti in centro Italia, ha dato vita a una clamorosa protesta, lasciando la sala poco prima dell’arrivo del presidente della Repubblica a Camerino. Mattarella era atteso dai sindaci della provincia di Macerata, tra le zone colpite dai sisma: “Pensavamo che ci potesse essere un dialogo con il Capo dello Stato, invece durante questi incontri istituzionali siamo solo costretti ad ascoltare” ha detto lasciando l’aula del rettorato dell’università. Il sindaco ha lamentato i mancanti interventi delle autorità nel suo territorio: un ponte chiuso da tre mesi e imprese che stanno chiudendo, aggiungendo che nessuno dice con chi tenere i rapporti istituzionali per manifestare i problemi che hanno. Da parte sua il capo dello stato ha ricordato che i sindaci hanno diritto a tutto l’aiuto possibile: “I Comuni nelle condizioni di contabilità in cui si trovano non possono affrontare emergenze così straordinarie e neppure le altre istituzioni come le Regioni, ma il governo per quello che ne so ha intenzione di provvedere con un ulteriore provvedimento che riguardi procedure e risorse”.

Sei ragazzi tra i 18 e i 19 anni trovati morti in un capanno in un terreno isolato di un paese della Baviera in Germania. Le cause della morte sono al momento sconosciute, sui corpi nessun segno di violenza, dentro al capanno un forno a legno ma gli inquirenti escludono che possa aver causato soffocamento. A scoprire le vittime il padre di due di loro che non avendoli visti tornare a casa sabato sera si è messi a cercarli. I giovani si erano dati appuntamento nel capanno per una serata di festa. L’unica spiegazione possibile, ma sarà solo l’autopsia a dirlo, è che abbiano fatto uso di qualche sostanza stupefacente che ne ha causato la morte.

Strage di musulmani in preghiera a Quebec City in Canada nella moschea locale. E’ successo verso le otto di sera ora locale, quando alcune persone armate sono entrate nella parte riservata agli uomini e hanno fatto fuoco, i morti al momento sarebbero sei, otto i feriti. Il primo ministro Trudeau ha parlato di “attacco terroristico contro i musulmani”. Le due persone autrici dell’attacco sono state fermate, la polizia canadese dice che non dovrebbe esserci nessuna altra persona in fuga. Dentro la moschea al momento dell’attacco c’erano tra le 60 e le 100 persone. La moschea di Quebec e gli islamici che vivono nella città canadese da tempo sono vittime di attacchi islamofobici: nel 2014 lo stesso centro islamico dell’attacco di ieri era stato oggetto di vandalismo, l’anno prima una moschea di un’altra zona era stata imbrattata di sangue di maiale, dopo gli attentati di Parigi un centro di preghiera islamico era stato incendiato. 
– Il decreto esecutivo firmato ieri dal neo presidente Trump, ha di fatto scatenato il caos in tutto il mondo, con proteste che montano in ogni angolo del globo. A dissociarsi dalla linea decisa dal magnate americano oggi sono stati l’Inghilterra, la Scozia e il Canada, con quest’ultimo paese che tramite un twett del suo primo ministro invita i profughi nel proprio paese, nel segno dell’accoglienza globale. A schierarsi è stato anche un giudice di Brooklyn, che ha emesso un ordinanza per vietare il rimpatrio degli esuli, sbarcati nell’aeroporto della sua città, quantificati secondo una prima stima in circa 200. Le proteste hanno portato la Casa Bianca a depotenziare il decreto firmato da Trump, che adesso nella sua nuova versione non vieta l’espulsione automatica per i cittadini dei 7 paesi a maggioranza islamica, che sono in America per motivi lavorativi.

ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 30 GENNAIO 2017 (ULTIM’ORA). PER EVITARE IL CAOS SERVE IL 40% – Ha scelto la platea di Rimini all’assemblea degli amministratori locali, l’ex premier Renzi, per fare il punto sulla situazione politica, dopo la sentenza della consulta che di fatto ha riconfigurato la nuova legge elettorale. Il segretario del partito democratico cerca di “serrare” le fila del suo partito, sottolineando che con la nuova legge bisogna lavorare per prendere il 40% alle elezioni, almeno per scongiurare il caos nel paese. Importante anche l’accenno di Renzi per la situazione politica internazionale, con l’ex sindaco toscano che analizza la vittoria di Trump nelle recenti elezioni americane, sottolineando che il trionfo del magnate della grande mela, volente o nolente, porterà dei cambiamenti in tutto il pianeta. Pesante attacco anche per il movimento cinque stelle, con Renzi che invita Grillo a cercare soluzioni e non limitarsi a evidenziare problemi, visto che per enunciare le difficoltà sono bravi tutti.

Slitta a data da destinarsi l’interrogatorio che doveva tenersi domani per il primo cittadino di Roma, Virginia Raggi. Lo slittamento è stato richiesto dal legale dell’esponente del movimento cinque stelle, che ha fatto sapere stamani ai giudici della città capitolina che il primo cittadino domani sarà impegnata per un incarico istituzionale. L’interrogatorio che deve servire a valutare la posizione della Raggi, relativamente alla questione che ha visto la promozione del fratello di un suo stretto collaboratore, sarà probabilmente tenuto ai primi di febbraio, con la procura che cercherà sicuramente di accelerare i tempi, per trarre nuovi spunti sui quali indagare. Di oggi inoltre la notizia che la maggioranza grillina attenderà le risultanze della presentazione in procura, prima di decidere se dare l’ok al bilancio dell’ente, che è stato “calendarizzato” per lunedì prossimo.

Aveva fatto stare in estremo pensiero i suoi sudditi, sudditi che hanno tirato un sospiro di sollievo quando oggi hanno visto apparire la regina madre, durante una manifestazione pubblica. La regina infatti dopo oltre due mesi di assenza, ha tenuto l’inaugurazione di una mostra dedicata all’arte e alla cultura delle isole Figi, tenutasi a Norwich. La sua apparizione oltre a destare stupore, ha portato l’attenzione sulla grande forza di una donna che nonostante i suoi 90 anni, appare in forma smagliante.

Una Juve a trazione anteriore ha oggi di fatto accelerato in testa al campionato, vincendo per 2 a 0 sul Sassuolo di Di Francesco. La squadra di Allegri è scesa in campo con un ottima “verve mentale”, e alla meta del primo tempo aveva già messo la partita in ghiaccio, con un bel goal di Higuain bravo ad anticipare il suo marcatore, e con il raddoppio di Khedira che ha sfruttato un magnifico velo di Dybala. Ad impressionare è stata la compattezza della squadra campione d’Italia, con tutti i suoi giocatori pronti a sacrificarsi nella propria meta campo allo scopo di recuperar palloni, cosi come è avvenuto nel caso del raddoppio. Adesso i bianconeri sono a + 4 dagli inseguitori, ma con una partita in meno, quella con il Crotone che sarà disputata mercoledì prossimo.

Un ritorno migliore Roger Federer non poteva sognare, soprattutto dopo 6 mesi di stop per recuperare l’infortunio al ginocchio, che lo aveva colpito durante lo scorso Wimbledon. Lo svizzero è stato bravissimo a interpretare il match, contro un altro “mostro sacro” del tennis internazionale, quel Rafa Nadal che ha fatto la storia della racchetta. Il match è stato uno dei più belli degli ultimi tempi, con oltre 3 ore e mezzo di colpi spettacolari e spesso acrobatici, che hanno fatto divertire i 15.000 spettatori che hanno fatto di tutto per essere presenti al Rod Laver Arena di Melbourne. A fine gara pianto liberatorio per lo svizzero, che ha dato appuntamento ai suoi sostenitori per il prossimo anno, delusione invece per Nadal, che però ha riconosciuto la forza del suo avversario storico.

Nella giornata in cui la Juventus accelera e sale a +4 (con una partita in meno) le inseguitrici tirano il freno. La Roma che da un paio di incontri non prendeva goal, oggi ne raccoglie 3 a Genova contro la Sampdoria, il Milan invece si fa rimontare da una magnifica Udinese e capitola fuori casa per 2 a 1, i risultati insieme alla sconfitta di ieri della Lazio, di fatto lascia solo al Napoli l’onere di provare ad inseguire i campioni d’Italia, squadra che già mercoledì in caso di vittoria contro il Crotone potrebbe salire +7. Nelle altre di A spicca la vittoria del Crotone, in quello che di fatto poteva essere l’ultima possibilità per i calabresi, con la squadra di Nicola capace di vincere per 4 a 1 sull’Empoli. Bella e spumeggiante la partita tra Fiorentina e Genoa che terminata per 3 a 3, ha visto in grande evidenza il figlio del “cholo” Simeone. In pari invece i match Cagliari – Bologna e Torino – Atalanta. Il Napoli si ferma sull’1-1 col Palermo nonostante un dominio territoriale per quasi tutta la durata della partita.

È stata la Malesia a fare da sfondo per la presentazione della nuova Suzuki, che concorrerà al prossimo campionato mondiale di motociclismo. La moto denominata GSX-RR è stata oggetto di una rivisitazione totale sotto il punto di vista dell’aereodinamica, un aerodinamica che quest’anno deve sottostare alle nuove regole della federazione. Soddisfazione è stata espressa dall’italiano Iannone che quest’anno prenderà il posto di Vinales passato alla Yamaha, il napoletano farà coppia con Alex Rins, un pilota giovane ma di belle speranze.