Alla fine la sentenza della Strage di Viareggio è arrivata: il collegio del tribunale di Lucca ha emesso la decisione considerando colpevoli i principali esponenti di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana. Tutti i 33 imputati sono stati considerati colpevoli, con condanne che variano da 9 a 5 anni di detenzione per i capi di accusa di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni personali colpose per il disastro della stazione di Viareggio, tragedia in cui persero la vita 32 persone. Su tutti, condannato Mauro Moretti – attuale leader di Finmeccanica – all’epoca della strage amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Stessa condanna di primo grado anche per Michele Elia, ex ad di Rfi: sono stati condannati i due vertici della società che gestisce le Ferrovie per la Strage di Viareggio.
Sempre il solito leader dello spogliatoio Gianluigi Buffon, che ieri al gran gala del calcio, che per inciso vedeva una grande partecipazione di bianconeri, ha voluto puntualizzare sulla “querelle” che ha interessato il centravanti argentino, quando sostituito da Allegri ha evitato di stringere la mano all’allenatore. Buffon ha voluto stigmatizzare l’atteggiamento, un atteggiamento che esula dalle regole di spogliatoio che la squadra si è data, e che soprattutto dinanzi alle telecamere impongono il rispetto assoluto delle scelte del mister. Il capitano pur evidenziando l’atteggiamento, ha voluto giustificare il suo compagno di squadra, assicurando che la dura reprimenda effettuata dai “senatori” già negli spogliatoi al termine della partita contro il Sassuolo, è stata metabolizzata dal forte attaccante argentino.
Un grande Andrea Iannone ha messo in fila tutti i suoi avversari nella seconda giornata di test, che tutte le scuderie stanno svolgendo sulla pista di Sepang. Il napoletano ha di fatto trovato un immediato feeling con la nuova Suzuki recentemente rivisitata, ed ha migliorato il tempo fatto registrare ieri da Stoner su Ducati, di quasi due decimi. Buon quarto tempo per Valentino Rossi che ha dedicato la prima parte della giornata per saggiare la nuova aerodinamica della sua Yamaha, scesa in pista con le alette integrate nella carena. Buon tempo anche per Jorge Lorenzo che sembra più contento della sua nuova Ducati, con la quale ieri aveva avuto grossi problemi di aderenza. I test sono comunque stati limitati dalla pioggia, pioggia che ha lasciato la pista leggermente umida.
Un campionato, quello inglese, da sempre usato per i nostri giocatori per cercare di ritornare agli antichi splendori. Questo è quello che cerca Manolo Gabbiadini con il suo trasferimento dal Napoli, ed è questo quello che cerca anche Andrea Ranocchia che dall’Inter su è trasferito all’Hull city. Quello che qualche anno fa era l’oggetto del desiderio di molte squadre italiane, non trovava più infatti spazio nella squadra di Pioli, il grande pressing dell’allenatore inglese Marco Silva, e la sua voglia di ritornare ad alto livello hanno fatto il resto, è alla fine hanno portato il giocatore verso i rettangoli verdi di sua maestà. Prestito secco la formula scelta dalle due squadre, con la dirigenza nerazzurra che di fatto risparmia l’ingaggio del forte giocatore.
Una bella prestazione, sottolineata dallo scarto di quasi venti punti di vantaggio, ha permesso ad Avellino di vincere sull’Olimpia Milano e di agganciare al secondo posto Venezia. Vera super star della giornata Fesenko, capace a fine partita di segnare a referto ben venti punti con undici rimbalzi. Il merito comunque dei ragazzi campani, al di la del valore dei singoli, è quello di essere scesi in campo con il giusto piglio, cosa questa che gli ha permesso di comandare il gioco dall’inizio alla fine del match. Delusione a fine gara dal coach Repesa, che ha sottolineato come la sua squadra sia ancora soggetta a cali di tensione, impossibili da giustificare in un basket tecnico come quello moderno.
-Bambina kamikaze in Nigeria. Una ragazzina di 10 anni che indossava una cintura esplosiva si è fatta esplodere quando alcuni militari le si sono avvicinati. E’ accaduto nella città di Banki al confine con il Camerun, fortunatamente non ci sono state altre vittime. Quella di usare bambini per attentati kamikaze è una strategia che i ribelli islamici di Boko Haram utilizzano ormai da tempo. Obbiettivo dell’attentato era un accampamento di soldati nigeriani, quando le hanno ordinato di fermarsi si è fatta esplodere.
Si tratterebbe di un estremista di destra il giovane fermato per la sparatoria nella moschea di Quebec in Canada, Alexandre Bissonette, franco canadese di 27 anni. Secondo le prime indagini risulta che su facebook l’attentatore che ha ucciso sei persone fosse un grande fan di Marine Le Pen e Donald Trump. Svanisce così la pista jihadista, nonostante alcuni testimoni avessero detto che l’attentatore avesse gridato l’usuale slogan Allah akbar. A carico di Bissonette sei capi di accusa tra cui omicidio di primo grado, e cinque capi di accusa per tentato omicidio.
Operazione della Guardia di finanza di Venezia che ha portato al fermo di quattro persone accusate di traffico internazionale di armi pare indirizzate a Iran e Libia, a gruppi armati appartenenti all’Isis. Tra gli arrestati una coppia italiana originaria della provincia di Napoli convertita all’islam e radicalizzata, cioè vicina agli ambienti del terrorismo. Indagato anche uno dei figli della coppia. Tra il materiale confiscato una foto della coppia insieme all’ex premier iraniano fondamentalista Ahmadinejad, il che fa pensare a collegamenti a livello molto alto e non solo di traffico a favore dei terroristi. Le indagini sono ancora in corso in varie città italiane, tra cui Roma e L’Aquila.
In America è scattata una vera e propria protesta popolare. Procuratori generali, ambasciate, consolati, cittadini, tutti si sono schierati contro il decreto di Donald Trump, neo presidente, di vietare l’ingresso ai cittadini di 7 diversi paesi islamici, mossa considerata dal tycoon necessaria a proteggere il paese dalla minaccia del terrorismo. A schierarsi contro di lui ci hanno pensato anche grandi aziende americane, che hanno dichiarato di voler assumere mussulmani e profughi nei prossimi mesi, e Hollywood, dove sono stati molti i personaggi famosi a protestare. La stessa ONU ha definito il provvedimento illegale e meschino, mentre le borse vanno in picchiata e la disapprovazione degli americani nei confronti di Trump sale al 51%.
Il movente non è chiaro. Nella sparatoria al Centro di Cultura Islamica del Quebec sono morti 6 mussulmani, compreso l’Imam e ne sono stati feriti altri 8. E’ stato fermato uno studente universitario franco-canadese di 27 anni, che avrebbe agito da solo. Si chiama Alexandre Bissonette e sarebbe stato lui il sospettato principale anche se numerosi media parlano di due persone armate pronte a entrare nella moschea durante la preghiera della sera. E’ stato fermato invece a circa una ventina di chilometri di distanza dal luogo dell’attentato un marocchino di trenta anni che si chiama Mohamed el Khadir. Questi è stato fermato al ponte dell’ile d’Orleans, ma sarebbe considerato un testimone chiave e non uno dei colpevoli.
“Se Renzi impedisce il congresso, impone la scissione”. Dure le parole di D’Alema, che sta pensando alla formazione di un nuovo partito, che a suo dire, potrebbe ricevere il 10% dei voti. Questi ha sottolineato: “Se si anticipano le elezioni allora diventa necessario di conseguenza anche anticipare il congresso”. D’Alema ha sottolineato che si spera non si arrivi alla scissione, ma che teme che Renzi non voglia fare il congresso e che chieda le dimissioni dell’attuale Premier Gentiloni per riandare subito al voto. In quel caso allora una parte dei Democratici, pensa il politico, potrebbe uscire dal partito. Andrebbe a formare un’altra costola della sinistra che potrebbe arrivare a raccogliere addirittura più del dieci per cento dei consensi del popolo italiano. E’ una situazione comunque in divenire e vedremo quali saranno le decisioni che verranno prese.
Dopo l’eccellente lavoro all’Hotel Rigopiano, sono sempre più osannati e stimati i Vigili del Fuoco italiani, classificatosi al primo posto al concorso che ogni anno premia le squadre dei vigili del fuoco più efficienti e coraggiose. La manifestazione si è tenuta in Germania ed era la quinta edizione del World of Firefighters – Conrad Dietrich Magirus Award 2016. Al momento della proclamazione sarebbe partito un vero e proprio boato in aula e gli italiani hanno dimostrato già la loro grande riconoscenza nei confronti dei Vigili del fuoco che nell’emergenza del centro Italia hanno compiuto dei veri e propri miracoli, dimostrandosi competenti e davvero molto coraggiosi. Erano presenti in rappresentanza del Corpo Nazionale Antonio Di Malta di Agrigento, Giovanni Salzano di Napoli, Oronzo Passabi di Lecce e Raimondo Montana Lampo.
Altro caso di malasanità a Roma, dopo quello della ragazza di 23 anni morta a seguito di una crisi epilettica e a seguito del ritardo dei soccorsi. Stavolta è toccato ad un 74enne, che dopo essersi sentito male al cinema, non è stato soccorso da nessuna ambulanza, in quanto non c’erano mezzi disponibili. L’uomo, trasportato in ospedale in macchina, per i danni subiti dal ritardo dei soccorsi è morto dopo una lunga agonia. Sicuramente sarà importante stabilire quanto sono stati determinanti i tempi in queste vicende e poi è giusto che vengano effettuate le giuste rimostranze che però non restituiranno la vita a chi l’ha persa.
“Avete diritto a tutto l’aiuto possibile, non sarete lasciati soli.” Così ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella all’incontro con i sindaci dei comuni terremotati, promettendo massimo sostengo e aiuto. Ieri mattina prima delle parole del Presidente è arrivata la portesta anche del Sindaco di Cingoli che ha abbandonato il Rettorato dell’Università di Camerino come racconta il Resto del Carlino nella sua versione online. Questi ha sottolineato: “Pensavamo si potesse avere un dialogo con il Presidente invece è ammesso a parlare solamente un rappresentante dei sindaci”. Gli altri sindaci che hanno invece incontrato Mattarella hanno sottolineato come fossero orgogliosi di questa visita e che sarebbero fiduciosi di uscire quanto prima da questa situazione.
La burocrazia oggi molto spesso è sintomo di inefficienza, lentezza, e va a danno e discapito dei cittadini, che molto spesso subiscono i danni di essa. L’indignato speciale, durante il Tg5, si è occupato, ad esempio, di una giovane coppia di Civitavecchia che ha venduto tutto per creare un’attività agricola sul terreno di proprietà ma che, grazie alla burocrazia lenta, da 3 anni si trova senza casa e senza nemmeno l’attività. Infatti, dopo 3 anni, il progetto non è stato ancora valutato con esito positivo e non è stato dato ancora nessun via libera. Una situazione insopportabile per questa coppia che chiede solo vengano rispettati i loro diritti per condurre la loro vita in tutta serenità.
Le ultime ore di mercato portano alla risoluzione della “querelle Gabbiadini”, una situazione che finalmente in queste ore ha trovato la sua definizione. Il forte centravanti napoletano, che però nella squadra di Sarri non ha mai trovato spazio, si trasferirà a titolo definitivo al Southampton, squadra inglese che milita in Premier. L’ok è arrivato questo pomeriggio, dopo un lungo vertice con il presidente De Laurentis, che ha accettato i diciassette milioni e mezzo più tre di bonus, offerti dalla società inglese. Il giocatore partirà questa sera stessa per l’Inghilterra, dove domani sosterrà le visite mediche, in caso di superamento di quest’ultime domani stesso saranno espletate le “formalità burocratiche”.
Mano pesantissima della FIT con Camilla Giorgi, rea di aver rifiutato la convocazione per il match di Fed Cup fra Spagna e Italia dell’aprile scorso. Oggi infatti il tribunale della federazione ha comminato alla venticinquenne tennista nostrana, una multa di trentamila euro e la squalifica per 9 mesi da tutte le manifestazioni con egida FIT. La pena porterà alla perdita degli “internazionali di Roma”, manifestazione inserita nel grande tennis mondiale e organizzata dalla federazione italiana. Nessuna dichiarazione è arrivata dall’atleta, che adesso rappresenta il secondo caso di squalifica per mancata presentazione, dopo quella del tennista bolognese Bolelli, quest’ultimo nel 2008 si rifiuto infatti di prendere parte alla partita Italia-Lettonia, in quel caso però dopo qualche mese la federazione opto per una “pena riabilitativa”.
Inizia non benissimo l’avventura in Ducati per Jorge Lorenzo, con il pilota spagnolo che dopo la prima giornata di test malesi non riesce a trovare il “giusto feeling” con la sua moto. L’ex compagno di squadra di Valentino ha chiuso la giornata 17° accusando oltre 2 secondi di ritardo dal “collaudatore di lusso” Stoner. Ai microfoni lo spagnolo sottolinea come la Ducati sia totalmente diversa da guidare rispetto alla Yamaha, e promette che nei prossimi giorni cercherà di “adattare il suo stile di guida” alla potente rossa di Borgo Panigale. Per la cronaca il migliore della giornata è stato Casey Stoner sempre su Ducati, 8° Valentino preceduto dal suo nuovo compagno di squadra Vinales, che è ha chiuso con il 3° tempo, ad oltre mezzo secondo da Dovizioso.