Novità importanti in merito al delitto di Alfio Molteni, l’architetto assassinato a Carugo. Il prossimo marzo prenderà il via il processo con rito abbreviato a carico di tre imputati rinviati a giudizio nelle passate ore: Michele Crisopulli, presunto esecutore materiale dell’omicidio, Luigi Rugolo e Giuseppe De Martino. Dopo un anno di indagini, come evidenzia il sito Il Giorno, la Procura di Como sarebbe giunta ad una conclusione importante: dietro l’omicidio di Alfio Molteni potrebbe esserci Daniela Rho, ex moglie 42enne, figlia di un noto imprenditore brianzolo. La donna è accusata di aver provocato una serie di atti intimidatori a scapito dell’uomo. Anche il giorno in cui è stato ucciso, per volere dell’ex moglie Alfio sarebbe dovuto essere solo gambizzato, ma il proiettile gli aveva reciso l’arteria in modo fatale. Secondo il sostituto procuratore Pasquale Addesso, la donna avrebbe cercato di pregiudicare l’immagine di Alfio Molteni dipingendolo come una persona dalla vita pericolosa per impedirgli l’affidamento delle figlie.
Al via il processo per il delitto di Alfio Vittorio Molteni, l’architetto di Carugo ucciso il 14 ottobre del 2015 con due colpi di pistola. Quattro indagati si sono infatti presentati ieri presso il tribunale di Como, rispetto al totale di 12 sospettati che formerebbero un’organizzazione a delinquere. Michele Crisopulli è infatti accusato di omicidio volontario, rapina, porto abusivo d’arma da fuoco e furto e incendio della vettura del figlio della vittima, sfruttata dalla banda per sfuggire in seguito al delitto. In aula anche il 60enne Giuseppe De Martino, accusato di aver dato fuoco all’auto di Alfio Molteni, oltre che del delitto, di calunnia e stalking. La situazione peggiore pare gravare invece sulla guardia giurata Luigi Rugolo, di origini napoletane, considerato dagli inquirenti come l’anello di congiunzione fra i mandanti dell’omicidio ed il gruppo armato. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio, incendio, rapina, stalking e calunnia. Più leggera invece appare la condizione del parrucchiere Roberto Gianmaria Casati, residente di Seveso, a cui è stato contestato il reato di favoreggiamento e non quello di omicidio o di altri capi d’imputazione. Dalle ultime indiscrezioni, sottolineate da La Provincia di Como, Casati avrebeb fatto da intermediario fra Rugolo e il commercialista Alberto Brivio, considerato il mandante dell’omicidio al fianco di Daniela Rho, ex moglie di Alfio Molteni ed amante dell’accusato.