Il caso di Daniela Roveri, per molti aspetti simile a quello di Gianna Del Gaudio, è stato affrontato oggi nel corso della trasmissione La Vita in Diretta con le ultime novità sul delitto della manager d’azienda di Colognola. Secondo le novità sul giallo rese note dall’inviata del programma di Rai 1, la madre di Daniela Roveri nelle passate ore è stata a lungo sentita dagli inquirenti ai quali ha fornito tutte le informazioni utili ai fini delle indagini e relative proprio alla vita privata della donna, vittima di un vero e proprio agguato. Intanto il quartiere di Colognola è attualmente sorvegliato dalla Mobile di Bergamo, probabilmente dopo la raccolta di firme da parte di un comitato di mamme della zona che hanno chiesto con forza una maggiore sorveglianza ed illuminazione. Proprio la madre potrà dare molte informazioni utili all’individuazione del possibile movente. Al momento due sarebbero le piste privilegiate, ovvero quella passionale e quella professionale. Sotto quest’ultimo punto di vista, tuttavia, negli ultimi giorni sarebbero stati sentiti i colleghi della Roveri ma non sarebbe emerso nulla di particolare: nessun conflitto, nessuno screzio. Daniela veniva vista da tutti come una donna ben voluta.



Nelle prossime ore potrebbe avvenire un vero e colpo di scena per quanto riguarda gli omicidi di Daniela Roveri e Gianna Del Gaudio. Le due donne, residenti rispettivamente a Colognola e Seriate, potrebbero infatti essere accomunate da un unico assassino. I medici legali che hanno eseguito le due autopsie, l’anatomopatologo Yao Chen nel primo caso e il medico legale Andrea Verzelletti, operante negli Spedali Civili di Brescia, dovranno vivere un confronto su richiesta dei pm Fabrizio Gaverini e Davide Palmieri. Il sospetto è infatti che si possa essere di fronte ad un serial killer. Un’ipotesi comunque non avvallata e neppure esclusa dagli inquirenti, anche se la similitudine fra i due delitti, soprattutto per quanto riguarda il modus operandi del killer, è molto forte. Daniela Roveri e Gianna Del Gaudio sono state infatti quasi decapitate dal loro aguzzino, mediante un unico colpo inferto alla gola. E’ possibile anche, come sottolinea Il Giorno, che in realtà chi ha ucciso la Roveri abbia emulato in tutto e per tutto l’omicidio della Del Gaudio, per il quale l’unico indagato è per ora il marito Antonio Tizzani. Oltre al taglio netto alla gola, le due donne sono state aggredite alle spalle, particolare evidente dall’assenza di ferite da difesa in entrambe. Gli investigatori in questi giorni stanno scandagliando maggiormente la vita di Daniela Roveri, la manager uccisa lo scorso 20 dicembre, dopo aver scartato la pista iniziale della rapina finita male. 



Tendenzialmente escludiamo la possibilità che ad uccidere le due donne sia stato lo stesso soggetto, ma vogliamo fugare ogni dubbio“. E’ questa l’opinione del Procuratore di Bergamo Walter Mapelli, interpellato per gli omicidi di Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri. Le similitudini fra i due casi sarebbero esigue, ma comunque particolari. L’omicidio di Seriate in particolare sta tenendo con il fiato sospeso gli inquirenti, che in più di quattro mesi hanno cercato di individuare il suo assassino. Se l’ipotesi degli investigatori fosse vera, seppur considerata remota, potrebbe esserci in circolazione un serial killer e potrebbe essere confermata la testimonianza di Antonio Tizzani. Il marito di Gianna Del Gaudio, indagato a piede libero, si è sempre diretta infatti sulla presenza dell’uomo incappucciato sulla scena del crimine. I maggiori dubbi interrogativi riguardano per ora il movente che ha provocato la morte di Daniela Roveri. La sua morte era stata infatti attribuita anche ad un possibile amante rifiutato e rancoroso, pista decaduta nel momento stesso in cui i due uomini più vicini alla vittima, un corteggiatore ed un amante, hanno esibito degli alibi di ferro. 

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