Nelle principali città italiane ed in particolare quelle maggiormente attanagliate dal problema del traffico eccessivo, si deve fare nuovamente i conti con l’allarme smog. Le varie amministrazioni comunali stanno prendendo in esame una serie di misure atte a diminuire il traffico e di conseguenza la presenza di smog nell’aria. A Torino era stato previsto per la giornata odierna un blocco per tutti i veicoli maggiormente inquinanti salvo non farsene più nulla in ragione di una situazione in miglioramento. Inoltre, da domani venerdì 6 gennaio fino a domenica 8 gennaio non saranno applicate le normali limitazioni riguardanti i veicoli dotati di motori diesel rientranti nelle categorie Euro 0, Euro 1, Euro 2 e per tutti i veicoli di categoria Euro 0 alimentati a benzina, gol oppure metano. Passato questo ultimo weekend di festività natalizie si fermeranno lunedì 9 gennaio tutti i veicoli diesel Euro 2.
Tra le particolari predisposizioni del blocco traffico auto a Torino – dove ricordiamo che è in corso il blocco solo per i veicoli benzina, gpl e metano Euro 0 e Diesel con omologazione da Euro 0 a Euro 2, mentre i divieti per i Diesel Euro3 sono stati sospesi e dunque possono circolare – una singolare riguarda i guidatori over 65. A differenza dei giorni in cui sono in vigore i provvedimenti anti-smog per tutti i veicoli, i blocchi del traffico totali per intenderci, nella giornata di oggi possono circolare tutti gli autisti over65 anche se in possesso di veicoli banditi o vietati durante questo particolare blocco traffico auto anti-smog. Inserito così nel regolamento comunale, l’ordinanza per oggi lascia via libera a tutti gli Over 65, nessuna categoria di veicoli esclusa.
Sono ben 32 le città che nel 2016 hanno superato i limiti di inquinamento, scatenando blocco del traffico parziale o totale, ma ancora non risolvendo alla radice il problema molto complesso dello smog.: l’allarme arriva dal Legambiente che con i dati raccolti da Arpa in tutte le regioni italiane, ha stilato un classifica di 32 città “peggiori” sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico che nel 2016 hanno superato la soglia di polveri sottili consentiti per legge. Torino, Milano e Frosinone sono i tre capoluoghi in cui la concentrazione di Pm10 è stata massima e per questo motivo sono intervenuti lo scorso anno moltissimi provvedimenti di blocco traffico auto, come in questi giorni stanno continuando proprio a Torino e a Roma. Se il decreto legislativo 155/2010 prevede che le concentrazioni superiori ai 50 microgrammi al metro cubo possano verificarsi per un numero massimo di 35 giorni, «nell’anno appena terminato nel capoluogo del Piemonte è accaduto per 86 giorni, a Frosinone 85, a Milano e Venezia 73. Troppo spesso i sindaci sono lasciati soli di fronte all’emergenza e improvvisano cure inadeguate e scarsamente efficaci”, ha dichiarato Rossella Muroni, presidente di Legambiente.
Il provvedimento di blocco traffico auto adottato a Torino presenta delle novità per oggi, giovedì 5 gennaio: possono circolare nel capoluogo piemontese i veicoli diesel Euro 3, perché per loro lo stop anti-inquinamento è stato sospeso. Le ultime rilevazioni dell’Arpa sulla concentrazione di Pm10 nell’aria hanno portato a questa modifica in corsa. Resta, quindi, il consueto divieto di circolazione per quanto riguarda le auto diesel Euro 0, 1, 2, a benzina, gpl e Metano Euro 0. L’emergenza smog non è ancora rientrata, sebbene questo provvedimento sia stato adottato dal Comune di Torino due settimane fa, ma gradualmente il livello di concentrazione delle polveri sottili sta diminuendo. I valori sono in diminuzione, ma l’attenzione non cala e quindi i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e benzina, gpl e Metano Euro 0 adibiti al trasporto di persone non potranno circolare dalle 8 alle 19, mentre quelli adibiti al trasporto merci non potranno circolare dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19. Un piccolo passo in avanti.
Il blocco traffico auto resta in vigore a Roma per quanto riguarda la Z.T.L. Fascia Verde per alcune categorie veicolari per via dei provvedimenti di limitazione della circolazione veicolare adottati con la delibera n. 76 del 2016. Per gli autoveicoli pre Euro 1 (i cosiddetti Euro 0 Diesel e Benzina), Euro 1 Diesel e Benzina, Euro 2 Diesel lo stop è permanente in questa zona dal lunedì al venerdì. Al verificarsi di condizioni di criticità da inquinamento atmosferico non devono circolare anche nei giorni di sabato, domenica e festivi infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 20.30. Discorso simile per le auto storiche, che però possono circolare – oltre che il sabato e la domenica – anche nei giorni festivi infrasettimanali. Per moto, motorini, motoveicoli Euro 0 ed Euro 1 di ogni tipo – cioè due-tre-quattro ruote, motore a due o a quattro tempi – il blocco traffico è valido nell’Anello Ferroviario dal lunedì al venerdì. Le moto storiche, invece, possono circolare tutti i giorni, ma non possono accedere nella Fascia Verde dalle 7.30 alle 20.30, sia nei giorni feriali che festivi, al verificarsi di criticità di inquinamento atmosferico. Gli Euro 2 Benzina che non risiedono nell’Anello Ferroviario possono circolare il sabato, la domenica e i festivi, ma se sono residenti nell’Anello Ferroviario possono, invece, circolare tutti i giorni. Lo stop è valido fino al 31 marzo 2017. Nessun problema per i veicoli Euro 3, 4, 5 e 6 Diesel, le cui eventuali limitazioni sono valutate in base al livello di inquinamento.
Quella del blocco traffico auto è un’ipotesi risolutiva che potrebbe essere presa in considerazione in Campania, dove sta crescendo l’emergenza smog. L’ultimo allarme è stato lanciato dalla sezione regionale di Legambiente, che ha elaborato i dati dell’agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente (Arpac). Nei primi due giorni del 2017 sono stati rilevati in molte città campane valori di Pm10 che superano anche di tre volte la media. Complessivamente sono otto le città campane che hanno sforato il limite del livello di concentrazione delle polveri sottili e si tratta di Caserta, Maddaloni, Acerra, Pomigliano d’Arco, San Vitaliano, Avellino, Benevento e San Felice a Cancello. Per Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, le amministrazioni comunali devono fare di più ed «essere meno timorosi nell’applicare nuove concrete ed efficaci politiche di mobilità sostenibile». La priorità, secondo Buonomo, è «investire su uno svecchiamento del parco autobus puntando su mezzi al metano, su un trasporto pubblico locale moderno, treni per pendolari e mobilità alternativa».