Uno degli eventi più significativi del Vangelo è il Battesimo del Signore, cioè il momento in cui il Signore rivela Gesù Cristo come suo Figlio. Questo evento è celebrato l’8 gennaio; per la chiesa ortodossa il giorno della festa del Battesimo del Signore coincide con il giorno dell’Epifania. Si racconta di Giovanni il Battista, profeta del Vecchio Testamento, che sulle rive del fiume Giordano, nei pressi del deserto della Giudea, profetizzando la venuta del regno di Dio, invitava alla conversione e battezzava tutti coloro che giungevano dalla Giudea e da Gerusalemme per ricevere il perdono dei peccati, immergendoli nelle acque del Giordano, e predicendo che dopo di lui arriverà colui che battezzerà nel nome dello Spirito Santo. E tra le tante persone che vi accorrevano, dalla provincia romana della Galilea, giunse anche Gesù, all’epoca trentenne: si confuse nella sua purezza, coi peccatori che cercavano di purificarsi e salvare la propria anima e, con la sua venuta sulle rive del Giordano, santificò quell’atto che d’ora in poi non sarà solo di purificazione ma di accoglienza dello Spirito Santo e di riappacificazione con Dio dopo il peccato originale. Giovanni riconobbe la santità di Gesù, riferendogli che è lui, il Battista, che deve prostrasi davanti al Cristo per ricevere il battesimo e non viceversa; ma Gesù lo invitò a battezzarlo e dopo quell’atto i cieli si aprirono, come se la barriera tra Dio e l’uomo scomparisse a vantaggio di una unione tra il Dio dell’universo e l’uomo, e dall’alto discese una bianca colomba simbolo dello Spirito Santo che scende su di lui; e una voce di Dio risuonò, rivendicando Gesù come il suo prediletto Figlio. Così Gesù lasciò il Giordano alla volta del deserto dove vi rimase per quaranta giorni. 



La figura di Giovanni è importante nel sacramento del battesimo: egli è una persona irreprensibile e umile, che si considera meno di uno schiavo e consapevole che il vero battesimo nel nome dello Spirito Santo, sarà quello ad opera del Messia. Il Battista prepara gli animi della gente per la conversione che giungerà con l’arrivo del Messia. Gesù è cresciuto a Nazareth con Maria e Giuseppe il falegname; giungendo dal Battista compie il primo passo per rivelarsi al mondo. Ma nonostante la sua anima sia pura e non abbia bisogno di purificarsi, si presenta come umile fra gli umili, perché è proprio tra questi che Egli ha agito, sin dalla sua nascita, e così sarà durante la sua passione e morte. 



Il battesimo è uno dei sette sacramenti attraverso il quale dunque tutti i peccati commessi sino al giorno in cui lo si riceve vengono cancellati e si diventa veri cristiani, pieni di grazia di Dio. Viene dato dai ministri di culto nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo, usando la semplice acqua come simbolo di purezza e di purificazione, presso i battisteri presenti in tutte le chiese, che si dice siano stati benedetti dal Signore nel momento stesso in cui il Cristo è entrato nelle acque del fiume Giordano. Può avvenire per immersione, come nelle chiese orientali, per aspersione oppure per infusione. I minori vengono battezzati con il consenso dei genitori e con la presenza del padrino; i maggiorenni possono ricevere il battesimo, esprimendo semplicemente la loro volontà. Il battesimo ha ispirato le opere di molti artisti, da Donatello a Giotto al Mantegna, che hanno rappresentato questo sacro atto nelle loro splendide opere, raffigurando il Cristo immerso nelle acque del fiume Giordano oppure col Giovanni Battista accanto che gli versa l’acqua sul santo capo. 



L’8 gennaio sono celebrati anche i santi Gudula, Massimo di Pavia, Giuliano e Massimiano e Luciano, Lorenzo Giustiniani, Erardo di Ratisbona, Alberto di Cashel, Giorgio il Chozibita, Apollinare di Gerapoli, Severino, Elladio e Teofilo, Nathalan, paziente di Metz, e i beati Leandro, Eurosia Fabris Barban, Edorado Waterson e Giacobella Maria della Croce.