La morte di Luigi Tenco, uno dei maggiori cantautori del panorama italiano, è circondata da un alone di mistero che non sembra destinato a svanire. L’unica testimonianza di quanto è successo è quella lettera ritrovata nella camera d’albergo, in cui manifestava la propria sofferenza perché la commissione del Festival di Sanremo non aveva accettato il suo brano. Sono diverse le voci che circolano su quanto è successo quella notte, alcune delle quali parlano della presenza di un’altra persona nella camera dell’hotel di Luigi Tenco. Siamo nella notte fra il 26 ed il 27 gennaio del 1967. La morte del cantautore italiano Luigi Tenco, non ancora trentenne, avviene a causa di un colpo d’arma da fuoco. Eppure, sottolinea il giornalista Gino Castaldo per La Repubblica, nessuna delle persone che in quel momento si trova all’hotel Savoy di Sanremo sente lo sparo. A guidare le indagini il commissario Molinari, una ricerca considerata frettolosa, imprecisa, piena di errori. Impossibile non pensare quindi che quella notte sia successo molto altro. Chi conosceva Luigi Tenco, fra cui il caro amico Gino Paoli, non riconosce le parole scritte nella famosa lettera. Anche se in quel momento, agli occhi di tutti, il cantante preferisce ritirarsi in camera in tempi brevi per via della bocciatura alla kermesse, il suo umore non giustifica il folle gesto. E’ quanto per esempio sottolinea Lucio Dalla, ospite in una delle camere attigue della 219 di Tenco. Le teorie sulla sua morte variano dalla roulette russa allo spionaggio, fino ai servizi segreti, che avrebbero fatto sparire un personaggio considerato scomodo ai più. “Non era da lui, non corrispondeva a niente che riguardasse Luigi”, afferma Gino Paoli nell’intervista. Il cantante ammette di aver tentato il suicidio e rivela che proprio in quell’occasione, Luigi Tenco piangeva all’esterno della sua camera d’ospedale, incredulo di un’azione così brutale. Il referto ufficiale del medico legale parla di suicidio, ma è avvero così? Che il Tenco che si è esibito a Sanremo quella notte fosse diverso è lampante, almeno agli occhi degli amici che lo conoscevano molto bene. Non quadra nemmeno la lettera, scritta in modo troppo plateale ed esplicito per un cantante che, per tutti, era considerato un pragmatico. 



Leggi anche

Luigi Tenco, chi è la fidanzata Dalida/ Amore reale o solo amicizia e sodalizio artistico?Luigi Tenco, com’è morto il cantautore e la lettera prima del suicidio/ “Lo faccio come atto di protesta…”