Mentre le indagini sullo scandalo alla parrocchia di San Lazzaro e che hanno visto protagonista Don Andrea Contin proseguono, emergono nuovi particolari sul prete al centro della cronaca. Il quotidiano Il Mattino di Padova ha infatti rivelato un sms stringatissimo che il parroco avrebbe inviato ai suoi amici più stretti: “Don Andrea Contin non esiste più. Dimenticatemi”. Parole che, secondo il quotidiano, avrebbero un solo significato, ovvero l’allontanamento del sacerdote dalla Chiesa, dopo oltre 20 anni dal suo ingresso. Intanto l’inchiesta giudiziaria a suo carico procede e in attesa di nuovi sviluppi Don Andrea Contin resta ospite in una comunità fuori dal Veneto. Proprio i prossimi giorni saranno decisivi in merito al caso che ha sconvolto Padova e provincia e non è escluso che il prete possa decidere di parlare con gli investigatori e raccontare la sua verità. Al momento resta indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, mentre gli unici legami tenuti in piedi restano quelli familiari e degli amici più stretti, sebbene ad oggi abbia ricevuto la solidarietà di molti parrocchiani e conoscenti, nonostante le voci sul suo conto.

Le indagini su Don Andrea Contin, il prete dello scandalo che ha scosso Padova e provincia, non si baserebbero solo sui siti a luci rosse frequentati dal religioso. A finire nel mirino degli inquirenti anche i suoi conti correnti e le spesse pazze che avrebbe realizzato negli ultimi anni. Stando alle novità rese note dal quotidiano Il Gazzettino, dunque, gli uomini dell’arma avrebbero analizzato con attenzione i conti correnti bancari di Don Andrea Contin, evidenziando alcune anomalie, come ad esempio una gita a Roma compiuta dal prelato, forse in compagnia di una donna e che avrebbe visto in soli due giorni una spesa per oltre duemila euro. Una cifra decisamente impegnativa per un uomo di Chiesa, oltre che inspiegabile e che non sarebbe la sola spesa folle evidenziata dagli inquirenti che indagano sul caso, oggetto di scandalo. Intanto Don Andrea Contin nei giorni scorsi sarebbe tornato in Italia dopo la vacanza ad Istria iniziata in seguito al blitz in canonica ed attualmente si troverebbe sempre in Veneto ma in una località segreta lontana da Padova. Al suo avvocato ha confidato la volontà di raccontare agli inquirenti la sua verità in merito all’intricata vicenda a luci rosse che lo vedrebbe protagonista.

Si tratta di uno scandalo di enorme portata, quello a luci rosse e che vede implicato Don Andrea Contin, ex prete di San Lazzaro a Padova. Per lui i guai non sarebbero affatto finiti e mentre annuncia di voler chiarire la sua posizione, procedono le indagini orientate a far luce sulla vicenda che lo vede indagato per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. Come rivela Il Gazzettino, secondo gli inquirenti il parroco attirava possibili clienti utilizzando annunci su siti dedicati. Per postare immagini e video a luci rosse avrebbe ovviamente utilizzato un nickname. Ora, i Carabinieri sarebbero proprio a caccia di questo “nomignolo” utilizzato dal sacerdote sul web per pubblicare materiale che avrebbe dovuto incuriosire ed attrarre uomini pronti a pagare in cambio di rapporti sessuali con le sue donne, tutte sue amanti. Nel frattempo Don Andrea Contin, fatto ritorno in Italia dopo la fuga in Croazia, si sarebbe detto un uomo distrutto confidandosi con il suo avvocato difensore e manifestando il desiderio di essere lasciato solo ed in pace.

Non accennano a spegnersi i riflettori attorno al caso di San Lazzaro a Padova e che vede protagonista il prete dello scandalo, Don Andrea Contin. Il religioso è accusato di favoreggiamento della prostituzione, violenza privata e porto abusivo di armi nell’ambito di un caso esploso lo scorso 6 dicembre, in seguito alla denuncia di una donna di 49 anni, sua presunta amante. Solo una delle tante, stando all’indagine in corso e che ha rivelato almeno altre sei donne con le quali Don Andrea Contin avrebbe intrattenuto rapporti intimi. Le ultime novità giungono dal quotidiano Il Gazzettino, il quale avrebbe rivelato le recenti parole del religioso coinvolto nello scandalo a luci rosse della parrocchia in provincia di Padova. Stando alle confidenze che Don Andrea Contin avrebbe avuto con il suo legale, l’avvocato Michele Godina, sarebbe emersa l’immagine di un soggetto devastato psicologicamente non solo come prete ma anche e soprattutto come uomo. “Sono un uomo distrutto”, avrebbe confidato il prelato, dopo essere rientrato in Italia di recente. Dal 21 dicembre scorso, infatti, Don Andrea Contin aveva deciso di abbandonare San Lazzaro, in seguito al blitz dei Carabinieri nella sua canonica, per rifugiarsi a Istria, in una casa vacanza. Tornato in patria, l’uomo avrebbe incontrato il suo avvocato al fine di studiare insieme la sua linea difensiva. Attualmente Don Andrea Contin si troverebbe in una località in Veneto e proprio parlando con il suo legale avrebbe manifestato il desiderio di essere lasciato in pace: “Desidero rimanere solo”. Il parroco sarebbe ora intenzionato a farsi interrogare al fine di riuscire a fornire una volta per tutte la sua versione dei fatti, la quale sarebbe diametralmente opposta a quella fornita dalla 49enne che, con la sua denuncia, ha portato all’esplosione dello scandalo sebbene alla Curia fossero già arrivate da tempo alcune voci a riguardo. Stando alla verità di Don Andrea Contin, era l’ex amante 49enne a contattare le donne per prostituirsi e non il contrario. Eppure, a smentirlo ci sarebbero i ritrovamenti nella canonica da parte dei Carabinieri di alcuni oggetti piuttosto compromettenti. Nei giorni scorsi sarebbero stati sequestrati, oltre che materiale a luci rosse come Dvd anche diversi giochi erotici ma soprattutto un’agenda attraverso la quale gli inquirenti sarebbero risaliti, tra i vari contatti, ad almeno sette sue amanti. Ora, chi indaga allo scandalo di Padova è alla ricerca dei clienti che avrebbero pagato il Don in cambio delle “sue” donne e a tal fine si sta scandagliando il conto corrente del religioso. A quanto pare, il prete avrebbe speso oltre duemila euro durante una sua “gita” di due giorni a Roma in compagnia di una donna.