Ieri si è celebrata la ricorrenza di un avvenimento di grande solennità e importanza per il calendario liturgico della Chiesa cattolica. Infatti la tradizione vuole che oggi venga ricordato il battesimo che Gesù ricevette da Giovanni (detto il “battista”), presso il fiume Giordano. Un evento che in realtà vuole sottolineare l’estremo senso di giustizia e umiltà del Figlio di Dio che accetta in tutto di essere sceso sulla terra come “uomo tra gli uomini”. Questa mattina, nel celebrare il battesimo del Signore, sono stati ripresi quei passi del Vangelo in cui si evidenzia con chiarezza come Gesù abbia, per primo, abbracciato la Fede verso il Signore Suo Padre. Chinando il capo alla “nuova vita” di uomo, al volere di Dio che era già stato scritto, Lui si è affidato al Signore. C’è un passo significativo, nel Vangelo di Matteo – passo che fa parte della liturgia di oggi – in cui viene descritto come questa giustizia – intesa come virtù – del Messia prenda forma, si manifesti: “«Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia»”. Ed è in un clima di intimità e semplicità che si svolge la particolare funzione di oggi. Il Santo Padre, ogni anno in questa occasione, celebra una messa per i genitori e per i padrini e le madrine dei bambini che verranno da lui battezzati durante la cerimonia.
La prassi prevede che il papa, in questo giorno, battezzi alcuni bambini i cui genitori – per motivi prettamente pratici – sono dipendenti vaticani. Quest’oggi erano ben ventotto i bambini che papa Francesco ha battezzato. La meravigliosa cornice della Cappella Sistina inonda di colori e di immagini solenni un’atmosfera pacata; uno spazio in cui ogni tanto riecheggiano i vagiti dei neonati. Con tenerezza papa Francesco accenna ai “concerti dei bambini” «uno da la nota, e poi…». Proprio al vagito del bambino Gesù il Santo Padre si ricollega, condividendo con noi un’immagine che lui ama ricordare: «la prima predica di Gesù nella stalla, è stato un pianto». Nella breve omelia tenuta dal Santo Padre egli ha ripercorso – rivolgendosi ai genitori, ai padrini e alle madrine – il cammino del credente. Un cammino che muove sulle tracce della dote più grande che l’uomo possa chiedere a Dio. E questo ci rimanda all’inizio della cerimonia di oggi, quando papa Francesco, rivolgendosi ai genitori, chiede quale sia il dono che desiderano da Dio per i loro figli. “La Fede”; è la risposta unanime. Il papa ha invitato i neo-genitori ad avere la forza di indirizzare e sostenere i loro piccoli nel cammino della Fede. Un cammino «che sia testimonianza per gli altri». Ha ricordato come proprio i genitori abbiano la responsabilità di custodire e di far crescere la fede nei loro figli, al di là di ogni apparenza: la fede «non è recitare il Credo le domeniche, quando andiamo a messa». Dopo il battesimo al fonte seguono i riti esplicativi. Si chiude così questa particolare messa di oggi che ha donato sorrisi e dolcezza ai genitori e a tutti i presenti. (Davide Quinci)



Clicca qui per il video della messa di celebrazione del battesimo del Signore, svoltasi ieri presso la Cappella Sistina in Vaticano. 

Leggi anche

Sevizie Emanuela Orlandi, nuova consulenza fonica/ "Voce di Marco Accetti su lato A 'cassetta delle torture’”Vaticano, Ior: no a nozze tra colleghi/ Uno dei dipendenti licenziato per garantire parità di trattamento