Una donna di 24 anni con una malattia rara e incurabile ha parlato di quanto sia difficile guardare gli amici che vivono la loro vita e “che si dimenticano che lei è ancora lì con loro“. Natasha Lynch è paralizzata dalla vita in già e cieca da un occhio, respira solo attraverso un ventilatore e viene alimentata attraverso un tubo. Ha raccontato di dover fare affidamento sui social media per mantenersi in contatto con il mondo, dopo essere rimasta a malapena in grado di respirare, muoversi o vedere. Natasha ha lottato per anni con una serie di sintomi misteriosi e invalidanti prima di vedersi diagnosticata, dopo moltissime ricerche ed esami, una malattia mitocondriale. Questo ha segnato la fine della sua esperienza nel lavoro che sognava e della promettente carriera come agente turistico. Natasha ha rilasciato un’intervista al “Liverpool Echo” spiegando: ”La parte più difficile è passare dall’essere estremamente attivi a non potersi muovere dal letto in così poco tempo,, affidandosi fondamentalmente ai social media per il contatto con il mondo esterno.”



“CERCO DI AIUTARE CHI E’ NELLE MIE STESSE CONDIZIONI”

“Non sono mai stata in grado di respirare senza la mia tracheotomia e il mio respiratore.” Inoltre, la salute fisica influisce sulla salute mentale, quasi sempre. È facile cadere nella depressione. “Ma mi è stato dimostrato che c’ è molto di più da vivere, più della bolla nella quale mi ritrovo adesso” ha raccontato Natasha. “Ho rapporti con persone di tutto il mondo a causa della mia malattia, e so di essere stata di sostegno per molta gente nelle mie stesse condizioni. Questo è ciò che mi ispira a continuare”. Per Natasha è particolarmente difficile guardare le vite dei suoi amici dei tempi di quando era in salute e tenere il passo con loro. Soprattutto, Natasha soffre per la sensazione che a volte quegli stessi amici, che un tempo parevano inseparabili, sembrano dimenticarsi del fatto che lei è ancora lì con loro. Natasha è tornata nel Regno Unito per un periodo di formazione dopo aver trascorso due anni a lavorare con i bambini in località turistiche in Egitto e a Lanzarote quando ha scoperto di essere ammalata.



LA LUNGA RICERCA DEI MEDICI

La ragazza ha raccontato di aver iniziato a combattere costantemente contro raffreddori e tonsillite, vero la fine del 2014, malanni dai quali recuperava sempre più con difficoltà. Poi contrasse una forma di meningite virale e fu costretta prendere una pausa dal lavoro per essere curata dai suoi genitori, che vivevano in Spagna. Negli anni successivi Natasha ha dovuto affrontare crisi gravissime, dalla perdita temporanea della parola e della memoria al risveglio di una mattina in cui non riusciva più a respirare. Una serie di medici faticarono a diagnosticare le origini del problema, ma un dottore ha finalmente capito che ci si trovava di fronte a una malattia mitocondriale. I mitocondri danno alle cellule in tutto il corpo l’energia per funzionare, ma nei malati non funzionano correttamente. Non esiste alcuna cura per la malattia, ma la famiglia di Natasha sta raccogliendo fondi per farmaci costosi che potrebbero migliorare e possibilmente prolungare la sua vita.