Mentre il sole si eclissa sulle palme che svettano nella piazza, l’orchestrina addolcisce di jazz le chiacchiere ai tavolini dell’happy hour. Succede al tramonto in un angolo incantevole della Calabria che non ti aspetti, dove cinema, letteratura e altri appuntamenti artistici scandiscono le sere di fine estate.
Siamo al Caffè Dolce Italia di Lamezia Terme-Sant’Eufemia affacciato sulla piazza che forse è la più bella testimonianza di architettura razionalista (ma via… diciamolo senza infingimenti: fascista) ben conservata del Mezzogiorno. È un posto che sembra uscito da una tela metafisica di De Chirico: un palmizio d’epoca è il fulcro d’uno spazio urbano creato circa novant’anni fa. Era il 1928: disegnata con mano sicura per i “coloni” della grande bonifica lametina, Piazza Italia s’è fatta più attraente con un recente restyling. A rianimarla, però ci ha pensato il caffè, sorto quasi in sordina come vetrina delle caramelle gommose e gelées prodotte a Lamezia e di eccellenze dolciarie nazionali. Poi da Caffetteria, Dolceria e Gelateria, una crescita esponenziale.
Guidata dalla trentenne Benedetta Saladino, Dolce Italia è una srl speciale, che vede coinvolti nella compagine societaria anche quanti lavorano nel Caffè. Nata come “flagship” della produzione dolciaria specializzata in gelée senza coloranti e a basso contenuto di zucchero, annovera tra le sue eccellenze le squisite Agrumelle Gelèe e le Negrita Gelèe. Si tratta di due prodotti di punta, distribuiti anche sulle Frecce di Trenitalia, che contengono solo pectina di mela, concentrato di succo e polpa di frutta e zucchero in basse quantità. Prodotte secondo una ricetta artigianale e con metodi di lavorazione mirati a garantire un’alta qualità, le prime, consacrate agli agrumi del profondo Sud, sono le uniche ai gusti di Arance rosse di Sicilia, Limoni di Rocca Imperiale, Mandarini (Clementine) della piana di Sibari, Cedri di Diamante e Bergamotto di Reggio Calabria. Le altre, gustose e leggere, sono a base di pura Liquirizia di Calabra Dop.
Ma Dolce Italia, ben oltre la mission aziendale, è diventato anche un fenomeno di costume: apre di buon mattino per caffè e prime colazioni e chiude la sera con degustazioni di gelati ed eventi, passando per the e aperitivi. Le due salette dai gradevoli richiami provenzali e l’ampio, piacevolissimo dehors alberato e profumato di aiuole fiorite sono sempre più spesso location di feste e appuntamenti conviviali. Anche per questo, perciò, si sta dotando d’una cucina ipertecnologica per diventare gourmet-point con la vocazione per spuntini leggeri e cene a tema.
È un posto accogliente e tranquillo (“videopoker free-zone”) e oltre alla produzione spiccatamente identitaria ha selezionato la migliore tradizione dolciaria italiana, ben 40 tipi di confetti morbidi (di scuola napoletana, bergamasca, barlettana, ecc.) e altrettanti di cioccolata, da Perù, Ecuador, Madagascar e Repubblica Dominicana, senza dimenticare la celeberrima Cioccolata di Modica in venti varietà di gusti.
Quasi a chilometri zero, invece, pasticceria e gelateria. Torte, croissant, muffins e pasticcini sono esclusiva della storica pasticceria Scutellà di Delianuova, una delle più antiche e rinomate del Mezzogiorno, che in stagione fornisce anche torroni e il panettone con extravergine d’oliva e il pregiato passito Doc Greco di Bianco.
I gelati, infine, sono prerogativa del maestro gelatiere Gianfranco Buccafurni, titolare della gelateria e tartuferia “Il Regno del Gelato” di Jacurso (Oscar del gelato 2017), che fonde tradizione e creatività in un irresistibile brivido d’armonia.
(Gianfranco Manfredi)