CATALOGNA, SCONTRI AI SEGGI E BARRICATE
Una scenda di semi guerra civile è quella che sta avvenendo in questa domenica 1 ottobre in Catalogna: il voto per il referendum si sta dimostrando l’esatto caos temuto da mezza Spagna. La polizia nazionale – la Guardia Civil – fin dalle prime ore della mattina ha attaccato i seggi cercando di bloccare gli accessi e mandando via scrutatori e materiale per impedire il voto sull’indipendenza per un referendum considerato da Madrid “illegale”. Ma la situazione su tutta la Catalogna vede circa il 60% dei seggi aperti, con la polizia che non riesce a fermare tutti gli accessi alle urne – anche per il mancato intervento della polizia catalana, Mossos d’Esquadra, in formazione passiva nei vari punti delle città – ma che ha comunque caricato più volte i manifestanti e i semplici elettori, sparando proiettili di gomma e cercando di impedire ad ogni costo il voto del referendum. Scene da guerra civile, con le urne sequestrate e portate via mentre gli elettori si “immolano” cercando di fermarli e venendo caricati: 40 feriti il bilancio parziale, mentre in alcuni seggi sono stati erette barricate improvvisate per non far entrare la Guardia Civil. CLICCA PER TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL REFERENDUM IN CATALOGNA
L’AVVISO DI DI MAIO AI SINDACATI
Parte dal festival di Torino la campagna elettorale di Luigi DI Maio, il candidato premier in pectore del movimento cinque stelle. Il politico napoletano assunto da pochissimo alla guida del movimento di Grillo, dal palco del festival avverte i sindacati e li consiglia di auto riformarsi, in caso contrario in caso di vittoria il grillino non esclude un decreto, che potrebbe limitare fortemente la loro autonomia. Le parole hanno subito sollevato lo sdegno di tutte le organizzazioni sindacali, la prima ad esporsi è stata Susanna Camusso la quale ha definito l’avvertimento un insopportabile retaggio della cultura fascista, in bocca ad un politico di nuova generazione. Di Maio nel suo intervento ha definito internet la più grande fabbrica del futuro, e non ha escluso in caso di vittoria un aumento del deficit, da dedicare esclusivamente alla produttività della nazione.
SCONTRI A TORINO PER IL G7
Giorno di guerriglia urbana a Torino dove in queste ore si sta svolgendo il vertice dei grandi. La polizia in tale contesto ha dovuto sudare per respingere i manifestanti, che avevano intenzione di raggiungere il palazzo di Venaria, luogo scelto per il summit. Le forze dell’ordine sono riuscite nell’intento di proteggere la zona rossa grazie alle difese passive innalzate nella notte, nonostante queste sono servite alcune cariche di alleggerimento, e il lancio di un buon numero di fumogeni. Fonti della questura della città della mole hanno fatto sapere che negli scontri quattro manifestanti sono stati bloccati e identificati, le stese fonti hanno sottolineato che almeno tre agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, per fortuna le loro condizioni non sono gravi.
TENSIONE ALTISSIMA IN CATALOGNA IN VISTA DEL REFERENDUM
Sale alle stelle la tensione in Catalogna in vista delle operazioni di voto, di quello che dovrebbe essere il referendum che dovrebbe sancire il distacco della regione dalla Spagna. Molti gli scontri tra la polizia e i manifestanti, con la Guardia Civil che ha proceduto al blocco del centro in cui dovrebbero confluire le schede elettorali. L’atteggiamento dell’esecutivo iberico è quello di bloccare in ogni modo le operazioni di voto, operazioni che in caso di vittoria del Si potrebbero innescare una crisi politica dalle proporzioni inimmaginabili. In risposta agli atteggiamenti della Guardia Civil alcuni attivisti hanno occupato le scuole che dovrebbero servire alle votazioni, votazioni che si terranno nella giornata di domani.
SCOPPIA LA RIVOLTA TRA I GRILLINI DI LICATA
La scelta di Cancellieri candidato governatore per il movimento cinque stelle dell’ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano, passato alla storia per la sua crociata contro l’abusivismo edilizio, ha scatenato una vera e propria rivolta tra i grillini di Licata. Gli attivisti lamentano la mancata consultazione della base, e il loro leader Gianluca Ciotta che alle scorse amministrative si scontrò, perdendo, proprio contro il neo designato assessore, sottolinea inoltre come Cambiano provenga da quel centro destra da sempre osteggiato da Cancellieri. Per questo per protesta i grillini di Licata hanno fatto sapere di non sostenere Cancellieri, e che nella loro città non sarà effettuata nessuna campagna elettorale di sostegno al movimento per le regionali.
SERIE A, SI TORNA IN CAMPO DOPO GLI ANTICIPI: MILAN-ROMA IL BIG MATCH
Si torna in campo con la Serie A dopo gli anticipi di ieri dove abbiamo visto l’Udinese travolgere alla Dacia Arena la Sampdoria per 4-0 e il Bologna superare il Genoa fuori casa 1-0 con la rete di Rodrigo Palacio. La giornata di oggi si apre alle 12.30 con Napoli-Cagliari che sicuramente vede la squadra di Maurizio Sarri favorita sui sardi. Alle 15.00 gioca l’Inter fuori casa al Ciro Vigorito contro il Benevento. Impegno interessante per la Lazio che ospita il Sassuolo allo Stadio Olimpico di Roma. Il big match si gioca alle ore 18.00 con un Milan-Roma che promette fulmini e saette. Chiude la giornata la gara dell’Atleti Azzurri d’Italia dove l’Atalanta ospita la Juventus.
PREMIER LEAGUE, GUARDIOLA BATTE CONTE
E’ stata una vittoria importante non solo per la classifica ma anche per la morale con Pep Guardiola che ha vinto la sfida diretta contro Antonio Conte. E’ stato un Chelsea-Manchester City davvero molto emozionante con tante occasioni da una parte e dall’altra. I Citizens si presentavano senza gli infortunati Mendy e Aguero, mentre i blues hanno perso dopo poco Alvaro Morata per un problema fisico. La rete che ha sbloccato la partita è stata siglata da Kevin de Bruyne su una bella palla messa dentro da Gabriel Jesus. La squadra del tecnico spagnolo è in testa alla classifica con diciannove punti così come il Manchester United, sopra di sei punti al Chelsea che è stato così superato anche dal Tottenham di Pochettino.