Un caso di parricidio sta scuotendo il Regno Unito: una bambina di 18 mesi è stata uccisa da uno dei due papà che due settimane prima l’avevano adottata. Accusato del terribile omicidio è Matthew Scully-Hicks, istruttore di fitness di 31 anni che avrebbe provocato ferite devastanti alla piccola, morta per le diverse emorragie cerebrali provocategli dalle forti “scosse” subite. Dall’autopsia sul corpicino di Elsie è emerso infatti un quadro complesso di lesioni: il padre le avrebbe provocato le fratture di diverse costole, del femore sinistro e del cranio. L’uomo, originario di Llandaff, aveva adottato la bambina con il marito Craig, con cui viveva alle porte di Cardiff. Ed è stato lui stesso a chiamare i soccorsi, che giunti sul posto non avevano potuto fare altro che constatare il decesso della piccola. I paramedici hanno poi informato le autorità competenti del presunto pestaggio. Un portavoce dell’ospedale dove è stata portata la vittima ha accusato Matthew Scully-Hicks di maltrattamenti: «Siamo convinti della piena responsabilità dell’uomo. Il decesso della piccola è legato alle violenze di questa personale che avrebbe dovuto amare la piccola e difenderla. Invece l’ha assalita, brutalizzata e infine assassinata».
I PARTICOLARI AGGHIACCIANTI DELLE VIOLENZE
Il delitto di Elsie Scully-Hicks risale al 25 maggio dell’anno scorso, ma è ancora in corso il processo, da cui emergono particolari inquietanti della vicenda, perché potrebbe non essere stato il primo episodio di violenza, ma sicuramente quello fatale. Dalle analisi è anche emerso che Elsie aveva una carenza di vitamina D, che influisce sulla densità e struttura delle ossa: per questo le ferite potrebbero essere state anche più gravi. Inoltre, presentava lesioni recenti e altre più vecchie. Come riportato dall’Independent, sono emersi ricoveri in ospedale per una frattura alla gamba nel novembre precedente, per contusioni alla testa tra dicembre e gennaio, mentre nel marzo 2016 la bambina è stata portata in ospedale in seguito ad una caduta dalle scale. I suoi genitori sospettavano che avesse un ritardo di sviluppo, visto che un medico avrebbe detto loro che Elsie aveva un cervello piccolo. Inoltre, la piccola non camminava, pur avendo 18 mesi prima di morire. Tutto ciò potrebbe aver spinto il padre al delitto? Perché l’uomo si sarebbe scagliato con violenza contro sua figlia dopo averla fortemente voluta? Gli amici hanno riportato sms nei quali l’uomo spiegava di stare «lottando per riuscire a sopportare la bambina», definita peraltro «un diavolo di 18 mesi». Eppure in tribunale il marito Craig ha dichiarato: «Casa nostra era piena di amore, se avessi sospettato qualcosa non lo avrei tollerato». I vicini sostengono però di aver sentito imprecare Matthew contro la bambina, maledicendola. L’imputato dal canto suo nega ogni accusa.