Il Balliol College, una delle istituzioni di più alto livello dell’Università di Oxford, già essa considerata tra le principali università del mondo, ha preso una decisione perfettamente in linea con la scristianizzazione del Regno Unito, in atto ormai da anni, in nome di una neutralità generica che colpisce a tutti i livelli, dall’educazione alla cultura e alla politica. In occasione dell’annuale ricevimento delle matricole, infatti, l’associazione di studenti cristiani presenti al college, la Christian Union, è stata bandita dall’evento. Secondo quanto riporta il quotidiano Guardiian, la decisione è motivata dal voler offrire ai nuovi arrivati “una immagine secolare” del college. Secondo il vice presidente dell’istituzione, spiegando il motivo per cui agli studenti cristiani non verrà concesso un proprio spazio, è perché “l’influenza del cristianesimo su molte comunità emarginate è stata dannosa per via dei suoi metodi di conversione e nelle sue regole di pratica e ancora oggi viene usata come una scusa per sostenere l’omofobia e alcune forme di neocolonialismo”.
Be’ certamente, si sa che i missionari, tantissimi dei quali uccisi nel corso della loro missione, erano colonialisti spietati mentre l’esercito di Sua Maestà, autore di orribili genocidi ovunque l’impero inglese andava conquistando territori, era formato da persone caritatevoli e soprattutto i governi laici inglesi non hanno mai avuto a che fare con lo sfruttamento economico del terzo mondo. Accuse ridicolmente senza fondamento storico e culturale, un bel biglietto da visita per il responsabile di uno dei più importanti college d’Inghilterra, che dimostra solo un odio profondo verso i cristiani e il tentativo di eliminarli da ogni spazio pubblico. Ne sappiamo qualcosa noi in Italia, quando i banchetti di accoglienza a cura di gruppi cattolici nelle università venivano regolarmente rovesciati e gli studenti minacciati dai gruppi di sinistra.