È ancora il centro Italia protagonista con un nuovo terremoto, per fortuna di ridotta intensità sulla scala Richter per poter spaventare di nuovo una terra ormai “abituata” dell’emergenza sismica come quella tra il Lazio, le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo. Alle ore 4.01 il terremoto segnalato da INGV presso la provincia di Macerata ha visto un grado di magnitudo pari al 2.2 Richter, senza danni prodotti e senza conseguenze negative per strade, strutture, palazzi o persone. Sul fronte dell’ipocentro, i dati INGV segnalano una profondità di circa 8 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è stato individuato presso i comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina, Fiordimonte, Serravalle di Chienti, PIevebovigliana, Muccia, Visso, Ussita, Fiastra, Preci, Sellano, Acquamarina, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Sefro, Bologna.
CENTRO ITALIA, L’AVVIO SCOLASTICO REGOLARE
Sempre rimanendo in tema di centro Italia, è importante segnalare una novità sul fronte del terremoto per quanto successo nei tragici mesi scorsi: un anno fa, di questi tempi, la ricostruzione post-Amatrice era appena cominciata e nel giro di qualche giorno (fine ottobre, inizio novembre), si ebbe la nuova terribile ondata di terremoti tra Macerata e Perugia che schiantò di nuovo palazzi, strade, vite e anche scuole. Oggi è intervenuta il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, spiegando come l’anno scolastico 2017-2018, un anno dopo le tragedia, è iniziato in maniera regolare. «L’anno scolastico 2017-2018 e’ iniziato regolarmente per tutte le scuole colpite dal sisma del centro Italia, pur segnalando che alcune scuole, in misura minore rispetto all’anno scorso, stanno ancora facendo i doppi turni in attesa di installazione dei modelli provvisori o dei lavori di ripristino», spiega la Fedeli durante l’audizione nelle commissioni riunite Cultura di Camera e Senato, sull’avvio dell’anno scolastico. Come riporta l’agenzia Dire Giovani, la Fedeli ha aggiunto che «in particolare il Miur nominato soggetto attuatore dalla Protezione Civile, ha stanziato 10,2 milioni di euro, cui si inseriscono ulteriori 6 milioni destinati alla Protezione Civile e gestiti dal Ministero, per completare il processo di ripristino o di fornitura di modelli provvisori ad uso scolastico”. Il Miur “e’ intervenuto gia’ su 19 scuole ed e’ in corso l’iter di finanziamento per ulteriori 11 scuole».