Niente più sciopero dei trasporti a Roma: era stato infatti indetto dai sindacati Orsa Tpl, Faisa Confail e Usb uno sciopero di 24 ore, che avrebbe probabilmente paralizzato una città già provata dall’interruzione dei mezzi pubblici di venerdì 29 settembre, quando pure l’agitazione fu solamente di quattro ore. Lo sciopero è stato bloccato e differito per decisione del Prefetto, dunque il servizio sarà attivo sull’intera rete ed i romani non saranno alle prese con l’ennesimo venerdì di passione. Una decisione che ha incontrato il disappunto delle sigle sindacali che avevano indetto lo sciopero, anche perché già lo scorso 29 settembre l’agitazione aveva subito il diktat del Prefetto, che aveva imposto di ridurre a 4 ore l’interruzione del servizio. D’altronde lo sciopero dei mezzi pubblici, molto spesso di venerdì, sta funestando da mesi la vita degli abitanti della Capitale, a fronte di situazioni lavorative che stentano a risolversi.
IL COMMENTO (PICCATO) DI USB
Come detto il commento dei sindacati allo stop allo sciopero è stato duro, ed è stato affidata all’agenzia Askanews da Michele Frullo, dell’USB lavoro privato di Roma, che ha spiegato la situazione: “Dopo un incontro avuto lunedì, oggi siamo stati riconvocati in Prefettura e oggi perchè ci sono state delle segnalazioni da Roma Capitale e dalla Commissione Garanzia atte a spingere il prefetto a prendere una decisione sullo scioopero di venerdì 13, che sarebbe stato ridotto a 4 ore. In merito alla decisione della Prefettura, abbiamo ritenuto che sarebbe stato intollerabile ridurre un’altra volta lo sciopero, perchè per noi i lavoratori devono avere il diritto sacrosanto a manifestare il loro dissenso, quindi abbiamo deciso di differire la protesta in un’altra data. Al prefetto abbiamo espresso la nostra contrarietà a ridurre lo sciopero, un atto che è lesivo del diritto di sciopero e della volontà dei lavoratori di manifestare in modo completo il loro dissenso verso la soluzione del concordato preventivo.”
IL CONCORDATO PREVENTIVO DELLA DISCORDIA
Ed è proprio il concordato preventivo il pomo della discordia, via che il Comune di Roma continua a seguire e scegliere per provare il difficile risanamento di Atac, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico di Roma. Il piano definitivo per provare a risollevare le sorti di Atac sarà presentato entro la fine del mese di novembre, e da parte delle sigle sindacali che aveva indetto l’agitazione c’era la paura di ritrovarsi a far fronte a nuovi, durissimi sacrifici e tagli imposti ai lavoratori, che non riguardano solo la possibilità di nuovi licenziamenti, ma anche il pericolo che i carichi di lavoro vengano aumentati su un personale già duramente messo alla prova da quanto accaduto degli ultimi mesi. La partita è dunque ancora apertissima, ma venerdì 13 i mezzi pubblici a Roma circoleranno regolarmente, per evitare una nuova giornata di tensione che sarebbe potuta essere prostrante per i cittadini della Capitale.