«Sono riuscita a superare il dolore grazie alla mia fede, porto il messaggio di un regno d’amore»: la mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano, ricorda una volta di più il suo attaccamento alla religione cristiana, soprattutto dopo che la sua vita è stata portata via per una bella “fetta” dopo l’orrore della morte della figlia. Prova a commentare la sentenza uscita con le motivazioni pochi giorni fa, spiegando che Sabrina Misseri «oggi con il senno del poi posso dire che ogni parola di Sabrina era atta a depistare. Lei diceva le cose per portarci dove voleva». Sul motivo invece che ha portato quelle due donne ad uccidere la loro nipotina, Concetta ancora non sa come spiegarselo fino in fondo: «Gelosia, delitto d’onore….La verità la conoscono soltanto loro, noi abbiamo una verità processuale, solo loro però possono dirci quello che è successo. Io provo tanta pena e tanta rabbia per mia sorella. Io non me la so spiegare questa cosa», spiega ancora la mamma di Sarah che vorrebbe perdonare la sorella e la nipote, ma «Sabrina e Cosima sembrano non volere il mio perdono».



LE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA A SABRINA E COSIMA

Torna in tv a Pomeriggio 5 la mamma di Sarah Scazzi due giorni dopo l’uscita delle motivazioni per la sentenza che lo scorso 21 febbraio, ha deciso di confermare la condanna all’ergastolo a carico di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano. La sorella e la nipote che le uccidono la figlia, all’interno di quel inferno-circo mediatico giudiziario che risponde al nome del caso di Avetrana. Torna a raccontare le sue impressioni, la sua rabbia per una famiglia che le ha rovinato la vita e che ovviamente l’ha rovinata alla più innocente di tutti, Sara. «Sabrina Misseri non merita alcuna riduzione di pena, soprattutto alla luce delle modalità commissive del delitto e per la fredda pianificazione d’una strategia finalizzata, attraverso comportamenti spregiudicati, obliqui e fuorvianti, al conseguimento dell’impunità». Secondo i giudici fu proprio quella ragazza, all’epoca 22enne, a strumentalizzare i media e deviare le prime indagini contro lo zio Michele Misseri. Ergastolo per Sabrina ed ergastolo per Cosima (8 anni per Michele): la Cassazione ha deciso così mesi fa e ora si sanno anche i motivi nel dettaglio.



IL RITORNO IN TV DI CONCETTA SERRANO

Il medesimo sconto di pena, chiesto dalla difesa, è stato negato anche alla madre Cosima poiché da donna matura non fece nulla per tentare di placare “l’aspro contrasto” che si era venuto a creare tra la figlia Sabrina e la nipotina Sarah. La donna fece di più, poiché si rese protagonista diretta del sequestro della Scazzi per poi partecipare “materialmente al delitto”. Il concorso “sinergico” di Cosima e Sabrina ha portato alla morte di Sarah Scazzi: quel giorno Concetta ha perso una parte della sua vita, come ha già raccontato qualche mese fa sempre a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso nella sua precedente ospitata. «Non avere più Sarah è non avere più la mia vita che si è fermata a quel maledetto 26 agosto 2010. Quando il sangue del mio sangue me l’ha portata via»: Concetta poi ha dovuto e deve affrontare un presente difficile, con l’intera famiglia coinvolta e responsabile per la morte di quella ragazza innocente.



Forse oggi la mamma di Sarah proverà, anche se con dolore, a commentare il movente riscontrato dai giudici per il terzo grado definitivo di condanna a Sabrina Misseri e Cosima Serrano: sentimento anomalo, vicino all’ossessione che Sabrina provava nei confronti di Ivano Russo, il quale si era rifiutato di avere un rapporto sessuale con lei. Dell’episodio ne venne a conoscenza anche Sarah Scazzi, che lo riferì alla madre ed al fratello. A quel punto, secondo i giudici, vi erano “ambiti pericolosi” che sarebbero potuti emergere da Sarah e legati proprio alla “moralità” della giovane Misseri e che avrebbero potuto avere effetti negativi sulla rispettabilità della famiglia in un paese piccolo come Avetrana.