Tre vittime, altrettante le persone ricoverate: questo il bilancio dell’avvelenamento da tallio che ha colpito la famiglia Del Zotto. Il dottor Vittorio Baldini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell’ospedale di Desio, ha spiegato che «l’elevata presenza di tallio può essere stata fatale» a Maria Gioia Pittana, morta a 87 anni. Presso il nosocomio di Desio sono ricoverati ancora Laura Del Zotto ed Enrico Ronchi, rispettivamente sorella e marito di Patrizia Del Zotto, deceduta lo scorso due ottobre, oltre a Serafina Pogliani, badante dei due anziani coniugi. Le condizioni dei ricoverati stanno migliorano: i dosaggi urinari e plasmatici del tallio mostrano una curva in progressiva riduzione. Il grande mistero riguarda le modalità di assunzione della sostanza che ha distrutto la famiglia: il primario ha spiegato al Giorno che «il tallio è presente nell’acqua e in alcuni alimenti come i cereali, ma non solo». L’assunzione resta incerta. «Tra l’altro, per la medicina si tratta di una casistica quasi completamente sconosciuta e per questo di elevato interesse scientifico. Dopo questa drammatica esperienza potremo capire meglio effetti e decorso dell’intossicazione da tallio». (agg. di Silvana Palazzo)



AVVELENAMENTO DA TALLIO

Avvelenamento da tallio, nella notte è deceduta anche Maria Gioia Pittana. La donna di 87 anni è la terza componente della famiglia Del Zotto colpita dall’intossicazione del metallo contenuto negli escrementi dei piccioni. Lo scorso 30 settembre 2017 a Nova Milanese, in provincia di Monza, sono scomparsi a poche ore di distanza l’uno dall’altro la figlia Patrizia, 62 anni, e il marito Giovanni Battista, 94 anni. I due erano stati ricoverati per aver esalato in maniera eccessiva gli escrementi dei piccioni, contenenti il tallio, metallo estremamente nocivo per la salute dell’uomo. Dopo il fatto dllo scorso 30 settembre sono state avviate indagini per capire i motivi del decesso e, in un primo momento, la causa sembrava ricadere nel veleno per topi, contenenti anch’esso tallio. Dopo un approfondimento della vicenda, si è scoperto che l’avvelenamento era riconducibile al soggiorno in una casa-vacanze della donna in comproprietà con la sorella vicino Udine. E poche ore fa è deceduta la terza componente della famiglia.



LE CONSEGUENZE

L’avvelenamento da tallio colpisce ancora, ma da dove deriva? E quali sono le conseguenze? L’avvelenamento da tallio è una condizione clinica caratterizzata dall’assunzione acuta o cronica di tallio, i cui composti sono molto tossici. La tossicità del tallio deriva dalla sua capacità di sostituirsi ai cationi dei metalli alcalini presenti nell’orgnamismo (sodio e potassio principalmente). I normali processi delle cellule vengono così scombinati e le conseguenze per la salute dell’uomo sono pericolose: dalla perdita di capelli al danneggiamento dei nervi perifici, senza dimenticare che il tallio è anche un sospetto cancerogeno. L’esposizione al tallio deriva dal topicida, bandito per questo motivo da diversi paesi, dagli escrementi dei piccioni ma sono stati anche registrati casi epidemiologici riguardanti cibi. I sintomi da avvelenamento da tallio comprendono inizialmente nausea, vomito, tachicardia, febbre, diarrea, dolore addominale e, con il protrarsi del tempo, comporta atassia, alopecia, coreoatetosi e coma.



TALLIO LETALE: MORTA ANCHE MARIA GIOIA PITTANA

Maria Gioia Pittana era ricoverata all’ospedale di Desio, nel Monzese, insieme all’altra figlia, alla badante ed al marito di Patrizia. Negli scorsi giorni, come riporta Il Giornale, l’equipe medica aveva detto che la donna era in condizioni critiche a causa dell’età e delle patologie pregresse croniche. Sebbene al momento le indagini sembrano escludere la causa presente nella casa di campagna di Udinese, l’autopsia ha confermato la mortalità legata al tallio. Le analisi si concentreranno nei prossimi giorni su alimenti e alcuni sacchetti di topicida trovati nel cascinale, ma ogni ipotesi resta aperta. Tre morti in pochi giorni per una sostanza chimica dunque, con l’esposizione prolungata e massiccia al tallio che è risultata mortale per i tre membri della famiglia Del Zotto. Attesi aggiornamenti sulle cause, con il pericolo tallio, e di conseguenza escrementi di piccioni, che monta e che mette paura. Per fortuna le condizioni dell’altra figlia della donna, di 58 anni, sono in miglioramento: attualmente è ricoverata in neurologia.