Dichiarava di essere cieco, ma è stato sorpreso più volte alla guida di una moto: per questo un 59enne barese è stato processato per truffa aggravata. Lui però è davvero non vedente, quindi alla fine è stato assolto. Francesco Caringella, questa l’identità del protagonista di questa incredibile vicenda avvenuta a Bari, aveva subito il sequestro di 225 mila euro, somma corrispondente ai 23 anni nei quali ha percepito la pensione di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento. Con la sentenza di assoluzione è arrivata la revoca del sequestro, quindi non dovrà restituire nulla. Non è un truffatore, ma un irresponsabile: ha fatto volantinaggio nelle strade di Bari vecchia guidando una moto, pur non vedendo nulla. Dopo quattro anni di processo, è stata «confermata la sussistenza della patologia», quindi il Tribunale di Bari ha rilevato che l’uomo «compie in autonomia azioni di vita quotidiana a suo rischio e pericolo ma, soprattutto, ponendo a rischio l’incolumità degli altri». Non per questo però ha commesso una truffa: è “solo” un «irresponsabile», come lo ha definito il suo stesso difensore, l’avvocato Antonio Falagario.
PERCEPISCE SOLO LUCI E OMBRE, MA GUIDA LA MOTO
La vicenda è stata ricostruita dalla Gazzetta del Mezzogiorno: le indagini della Guardia di Finanza sono partite nel 2012 dopo una segnalazione dell’Inps e sono state coordinate dal pm Federico Perrore Capano. L’inchiesta aveva accertato con appostamenti e pedinamenti che Francesco Caringella usciva da solo, distribuiva volantini per viaggi a Lourdes, ma soprattutto guidava una moto. La difesa dell’imputato ha dimostrato, anche attraverso consulenze mediche, che il 59enne barese è davvero «cieco assoluto», affetto da retinite pigmentosa degenerativa: percepisce solo luci e ombre. Aver guidato la moto è stato, dunque, un gesto irresponsabile, ma il fatto contestatogli «non sussiste». I medici che hanno testimoniato hanno spiegato che le capacità «di adattamento delle persone invalide sono eccezionali». Francesco Caringella ha un residuo visivo accertato inferiore al 3%, ma è in grado di riconoscere se sta passando una macchina o un qualcosa, ma non sa riconoscere chi o cosa. «Andare sul motore per lui è molto pericoloso», hanno certificato i medici. Questo fa del 59enne un irresponsabile, ma non un truffatore. Confermata la sussistenza della patologia, sono state confermate anche le indennità dovutegli.