Anche oggi Pomeriggio 5 torna sul caso di Daniela Roveri e Gianna Del Gaudio e lo fa riportando alcune dichiarazioni importanti che Antonio Tizzani, il marito indagato per la morte della moglie, dopo le novità sulle possibili tracce del dna medesimo sul corpo della moglie e di Daniela, lancia un’accusa molto pesante. «Ho subito pensato che potesse trattarsi di un serial killer, restringendo il cerchio, secondo me potrebbe essere stato un alunno straniero bocciato da mia moglie». Non solo, quello studente sarebbe anche “individuato” da Tizzani: «scartato in un colloquio di lavoro dalla ditta della Roveri. Uno l’ha bocciata e l’altra non l’ha assunto, così se ne è andato fuori di testa e le ha ammazzate entrambe: Cari inquirenti, trovatelo», conclude Antonio Tizzani. Oggi parlerà di nuovo il marito di Gianna Del Gaudio all’inviata di Barbara D’Urso e dovrebbe mostrare altre possibili ipotesi per lo sviluppo delle indagini.
STESSO DNA SUI DUE CORPI
Gli omicidi di Daniela Roveri e Gianna Del Gaudio sono da ricondurre alla stessa persona? Siamo difronte allo stesso killer che dunque potrebbe essere addirittura seriale? Le domande sono tante e dopo il servizio di Quarto Grado oggi il doppio caso torna in diretta a Pomeriggio 5 con le ultimissime novità dopo la clamorosa notizia filtrata dalle analisi scientifiche di questi mesi. La Procura di Bergamo, che finora ha indagato su questi casi trattandoli separatamente, ha chiesto ai RIS dei Carabinieri di svolgere analisi ancor più specifiche su queste tracce genetiche: interpellati direttamente dal Giorno, i militari del Ris di Parma fanno sapere, «si tratta di uno scrupolo investigativo e servono altri accertamenti prima di fare di due delitti un solo caso». Intanto, dice la sua anche il genetista forense Giorgio Portera, consulente della difesa di Tizzani (il marito della povera Gianna Del Gaudio): «È una questione di compatibilità. Per avere un significato dal punto di vista investigativo e quindi per ipotizzare che l’aplotipo Y appartiene alla stessa persona o a due soggetti imparentati per linea paterna, sarebbe necessaria una corrispondenza di almeno 15 regioni, 15 zone del Dna. Se il dato degli aplotipi dell’omicidio Del Gaudio si sovrapponesse a quello del delitto Roveri, difficilmente sarebbe un caso. Si tratterebbe di una corrispondenza statisticamente molto alta». CLICCA QUI PER IL VIDEO DI QUARTO GRADO CON LE NOVITÀ SUL DNA DI DANIELA ROVERI E GIANNA DEL GAUDIO
LO STESSO KILLER?
Lo scenario inquietante rivelato durante la puntata di Quarto Grado di venerdì scorso è dunque servito: Daniela e Gianna uccise dallo stesso killer, come già a gennaio era stato paventato da una parte, poi lasciata un po’ decadere, della linea investigativa. Entrambe aggredite alle spalle e colpite a morte alla gola con una lama affilata; entrambe uccise a pochi chilometri di distanza (provincia di Bergamo), la professoressa 63enne di Seriate è stata uccisa nella notte tra il 26 e il 27 agosto del 2016; la manager 48enne è stata assassinata il 20 dicembre 2016 all’interno dell’androne del suo palazzo, nel quartiere bergamasco di Colognola. Secondo quanto spiegato dalla trasmissione di Mediaset, ripresa poi oggi da Pomeriggio 5, dalle prime analisi è emerso che le due tracce condividono le stesse porzioni di cromosoma Y, cioè la parte di DNA maschile che determina l’appartenenza alla stessa linea paterna. Le due tracce potrebbero appartenere a due persone di sesso maschile imparentate tra loro, anche alla lontana, o addirittura essere lo stesso uomo: i dubbi restano tali e i prossimi giorni potrebbero essere decisivi per capire se i nuovi accertamenti porteranno le novità sperate per riuscire a tracciare un ipotesi di reato alquanto più precisa di quanto avvenuto finora.