Nel servizio de Le Iene di Veronica Ruggeri viene raccontata con tutti i particolari la storia di Gessica Notaro, finalista di Miss Italia e amante degli animali sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato. Ciò che emerge dal servizio è sicuramente la grande forza d’animo di Gessica (ospite anche in studio nei panni di “Iena ad Honorem”), che anche nei giorni immediatamente successivi all’aggressione ha dato forza a parenti e amici, nonostante il dolorosissimo calvario che stava vivendo in ospedale. Gessica ha ricordato i momenti successivi in cui “sentiva la faccia scioglersi”, e in cui ha rinunciato a lavarsi immediatamente con l’acqua per paura che potesse moltiplicare gli effetti dell’acido. Un medico esperto ha commentato invece come, al di là della momentanea reazione esotermica che causa bruciore, l’acqua è fondamentale per limitare l’azione di corrosione dell’acido. Gessica ora ha affermato di volersi dedicare all’aiuto delle donne che come lei sono state oggetto di volenza, sperando che la sua storia possa essere d’esempio per tutelare le potenziali vittime. (agg. di Fabio Belli)
“BISOGNA DENUNCIARE, MA ANCHE TUTELARE LE VITTIME”
Gessica Notaro ha vinto il Women for Women against Violence Premio Camomilla per la sua lotta contro il femminicidio. Il coraggio della ragazza sfigurata con l’acido dall’ex fidanzato è stato riconosciuto con un premio che certifica il suo impegno a sostegno delle donne. La 27enne, che stasera sarà protagonista a Le Iene Show, è consapevole di non poter rimediare a quello che le è successo, quindi vorrebbe cambiare qualcosa per il futuro e offrire il suo contributo in chiave prevenzione. «Le vittime sono poco tutelate, non c’è niente da fare. Bisogna denunciare e le vittime devono essere maggiormente tutelate dai loro carnefici. Invece, purtroppo, vedo tanta superficialità. Anche negli ultimi giorni sono arrivate brutte notizie di femminicidi. Siamo tutti molto stanchi e io, personalmente, sono molto arrabbiata», il commento di Gessica Notaro a 105 Mi Casa. Stasera verrà mandato in onda da Le Iene Show la sua intervista, nella quale parlerà ad esempio della forza che ha dovuto tirar fuori per superare i momenti più difficili. «Credo sia stato un mix stato tra istinto di sopravvivenza e la fede. Se mi guardo alle spalle, a tutto quello che ho vissuto, mi sembra un incubo incredibile. In quel momento, però, hai solo una scelta: continuare a vivere con tutta la forza o lasciarti andare», aggiunse nell’intervista a 105 Mi Casa. (agg. di Silvana Palazzo)
LA MISS SFREGIATA CON L’ACIDO A LE IENE SHOW
Gessica Notaro continua la sua campagna di sensibilizzazione a favore di tutte le vittime di aggressioni e, in particolare, di attacchi con l’acido. La 27enne ed ex modella ha raggiunto di recente una piccola vittoria, grazie al processo contro Edson Tavares, suo ex fidanzato e responsabili delle ustioni che le ricoprono ancora il volto. I legali del capoverdiano, sottolinea La Repubblica, hanno fatto davvero di tutto per impedire un secondo processo, visto che la posizione di Tavares è già al vaglio dei giudici per le accuse di stalking. Svolto il rito abbreviato, la Notaro ha potuto inoltre constatare che l’ex non dimostra alcun pentimento per le lesioni gravi che le ha procurato al volto e che hanno avuto conseguenze anche sulle funzioni dell’occhio sinistro della ragazza. Questa sera, martedì 17 ottobre 2017, Gessica Notaro verrà intervistata da Veronica Ruggeri nella nuova puntata de Le Iene Show, in cui parlerà di quanto avvenuto quel tragico giorno e degli ultimi sviluppi sulle sue condizioni cliniche. Per fare maggiore chiarezza sulle azioni da intraprendere in caso di contatto con acido, un professore dell’Università di Pavia darà indicazioni precise durante l’incontro con l’inviata del programma. Gessica Notaro intanto si trova a soli tre giorni dalla prossima udienza della causa contro il suo aggressore, in cui la difesa del capoverdiano continuerà a sostenere l’assenza di prove schiaccianti ai danni di Tavares.
IN ATTESA DI GIUDIZIO
Gessica Notaro ha richiesto tramite il proprio legale, l’avvocato Fiorenzo Alessi, di poter avere 1 milione di euro di risarcimento. Il pm Marino Cerioni ha richiesto inoltre durante la prima udienza, che si è svolta a fine settembre, che Edson Tavares venga recluso per 12 anni per le lesioni procurate alla sua assistita e che non gli vengano concesse le attenuanti generiche richieste invece dalla difesa. In aggiunta, il pm ha sottolineato che l’aggressione messa in atto dal capoverdiano nasconde una chiara premeditazione e una crudeltà senza limiti, giustificata dall’odio maturato nei confronti dell’ex fidanzata. Diversa invece la posizione dei legali di Tavares, che hanno ricollegato l’aggressione con l’acido all’accusa di stalking, motivo per cui ai loro occhi il cliente non poteva subire un doppio processo. In attesa di giudizio, il capoverdiano è stato inoltre recluso in cella di sicurezza su richiesta della difesa della Notaro, domanda accolta dal giudice. Se Tavares dovesse subire la condanna in entrambi i processi, potrebbe tra l’altro dover trascorrere in carcere 21 anni, 12 per l’aggressione e 9 richiesti per il reato di stalking.
LA MISS CONTRO IL FEMMINICIDIO
Gessica Notaro ha assunto un ruolo significativo nella lotta contro il femminicidio, a causa dell’aggressione che le ha deturpato il volto e messa in atto dall’ex fidanzato Edson Tavares. Anche per questo e per il coraggio dimostrato nella sua battaglia senza fine, l’ex modella di Rimini ha ricevuto un importante riconoscimento dall’associazione Women for Women Against Violence. Il charity event gode inoltre del Patrocinio della Rai ed è promosso dall’Associazione Consorzio Umanitas Onlus. Pochi giorni prima dell’annuncio della premiazione, la Notaro ha inoltre rivelato di aver vacillato nella sua stoica voglia di vivere poco prima dell’aggressione, durante il periodo in cui è stata vittima di stalking da parte dell’ex fidanzato. Durante il suo intervento a Miss Italia, la ragazza ha inoltre svelato di aver avuto paura di cadere durante la sua esibizione sul palco della kermesse, in cui ha cantato Gracias a la vida, un brano registrato un anno e mezzo prima dell’aggressione.