Questa mattina, nel tribunale per i minorenni di Lecce, è stato ufficialmente conferito l’incarico per la perizia psichiatrica sul 17enne reo confesso del delitto di Noemi Durini. Un esame che accerterà se il giovane era capace di intendere e di volere mentre uccideva con estrema brutalità la sua fidanzatina e ne sotterrava malamente il corpo sotto un cumulo di pietre. Come riporta la Gazzetta di Parma citando l’Ansa, il 17enne si sarebbe presentato a sorpresa in aula, accompagnato dagli educatori dell’Ipm di Quartuccio (Cagliari), dove attualmente è detenuto dopo il trasferimento dal carcere pugliese. Il ragazzo sarebbe rimasto in silenzio per l’intera durata dell’udienza e come confermato dall’avvocato della famiglia Durini, intervenuto alla trasmissione Pomeriggio 5, si sarebbe mostrato tranquillo, sicuro di sé ed avrebbe fatto intendere di stare molto meglio nel nuovo penitenziario rispetto al precedente. A suo carico le gravissime accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai utili motivi. Ada Colluto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni, ha conferito l’incarico scandendo gli 80 giorni a disposizione per il deposito delle consulenze che cominceranno a partire dal prossimo 3 novembre. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LE DURE PAROLE DEL PADRE IN DIRETTA TV

E’ un padre coraggioso ed educato, quello intervenuto oggi alla trasmissione del pomeriggio di Canale 5. Umberto Durini, papà di Noemi, ha rotto il silenzio asserendo di non essere arrabbiato ma amareggiato e deluso sì, per il comportamento dei genitori del 17enne, per non aver mai espresso una sola parola di solidarietà nel loro confronti: “Io al loro posto avrei portato quel delinquente dai carabinieri”, ha detto. “Questo ragazzo con lucidità ha trucidato mia figlia, non ucciso, trucidato, per poi andare a farsi un alibi”, ha aggiunto, domandandosi come potrebbe una persona “malata, pazza”, organizzare tutto nei minimi dettagli e con estrema lucidità. “Altro che pazzo: è falso, furbo e maledetto”. Il padre di Noemi, pur essendosi accorto dei modi maneschi del 17enne, non voleva credere al fatto che avrebbe potuto fare così del male alla figlia, soprattutto perché la 16enne era solita nascondere tutte le violenze subite. Anche per questo non sarebbero riusciti a proteggerla: “Purtroppo era innamorata del ragazzo sbagliato”, ha aggiunto. Di contro, la famiglia del 17enne non avrebbe espresso nessuna volontà di fare chiarezza e giustizia sul caso, ciò che invece chiede con forza la mamma della piccola Noemi. Umberto non ha voluto neppure commentare le parole dei genitori del 17enne, asserendo di non riuscire più a credere a nulla di quanto da loro detto fino ad oggi. E sulla reazione avuta nei confronti del padre del reo confesso ha detto: “Mi sono vergognato da morire e dopo ho chiesto scusa”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL PADRE DELLA 16ENNE IN TV

A Pomeriggio 5 si torna a parlare del terribile caso di Noemi Durini, la 16enne di Specchia (Lecce) massacrata ed uccisa dal fidanzatino di appena un anno più grande. Il padre Umberto sarà in collegamento con la padrona di casa Barbara d’Urso alla quale esporrà i suoi dubbi e la sua immensa rabbia un mese dopo il ritrovamento del cadavere dell’amata figlia. Noemi fece perdere le tracce lo scorso 3 settembre per poi essere rinvenuta senza vita, su indicazione del suo stesso fidanzato reo confesso, dieci giorni più tardi. Intanto attorno al caso emergono altre importanti novità attraverso il quotidiano Repubblica.it. Il ragazzino, attualmente detenuto in un carcere per minori in Sardegna, prima di compiere il delitto aveva scritto ai genitori sostenendo la tesi avanzata anche agli inquirenti in fase di confessione del delitto di Noemi: “L’ho fatto per voi, per salvarvi”. Il 17enne ha sempre sostenuto di aver ucciso la fidanzatina solo perché quest’ultima era intenzionata ad uccidere a sua volta i genitori del giovane, che da sempre si opponevano alla loro tormentata relazione. “Meglio che ci sia stato un morto che tre”, aveva commentato la madre del 17enne, scatenando la reazione del papà di Noemi, la cui rabbia è assolutamente comprensibile.



PERIZIA PSICHIATRICA SUL 17ENNE

Proprio la guerra tra le due famiglie ha portato ad accuse reciproche. Umberto Durini è convinto che i genitori del 17enne ora in carcere per l’omicidio e l’occultamento di cadavere, odiassero profondamente sua figlia. In merito al delitto, i punti oscuri restano ancora tanti, a partire dalla presunta complicità del padre del 17enne o di altri componenti della famiglia. In merito sappiamo che l’auto del giovane, sulla quale furono rinvenute tracce di sangue della ragazzina, fu sottoposta a sequestro. Ora una perizia psichiatrica stabilirà se il giovane era capace di intendere e di volere e per questo è stato fissato l’accertamento che si terrà il prossimo 3 novembre ed i cui risultati saranno poi presentati entro 90 giorni. Questi decreteranno il destino del ragazzo reo confesso dell’omicidio della fidanzatina: da essi, infatti, se deciderà se il 17enne continuerà o meno a restare in carcere.