GLI ELEMENTI RACCOLTI DALL’AVVOCATO DI FAMIGLIA

La famiglia di Rosa Di Domenico spera ancora di poter presto riabbracciare l’amata figlia 15enne della quale non si hanno più notizie da diversi mesi. L’avvocato Lojacono, come rivela il Corriere del Mezzogiorno, in tutto questo tempo ha raccolto una serie di elementi utili che ha poi girato ai magistrati. Si tratta di alcuni nomi che potrebbero aiutare a far luce sulla vicenda poiché avrebbero potuto aiutare il giovane pakistano nella fase iniziale del presunto sequestro della 15enne e poi in quella successiva legata al suo nascondiglio all’estero, dove si crede si trovi al momento. A quanto pare, nelle ore precedenti alla sua scomparsa, la giovane Rosa avrebbe incontrato un amico di Ali che le avrebbe consegnato un telefono con l’invito a fare una telefonata. E’ possibile, dunque, che il suo allontanamento sia stato organizzato a tavolino in un periodo precedente al suo compimento concreto. E’ possibile, secondo gli elementi raccolti dall’avvocato della famiglia Di Domenico, che il pakistano sia ancora in Europa, sebbene non si voglia tralasciare alcuna pista, compresa, appunto, quella del terrorismo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’INCONTRO TRA LE DUE FAMIGLIE

Un incontro che potrebbe contenere la speranza di una collaborazione sincera: possiamo riassumerlo così quello avvenuto tra i genitori della giovane Rosa Di Domenico e quelli di Ali Qasib, come rivelato dal Corriere del Mezzogiorno. Le due famiglie si sono incontrate a Brescia, dove da anni vivono i genitori del pakistano sospettato di aver rapito la 15enne. Da mesi la trasmissione Chi l’ha visto sta seguendo il caso ed anche stasera tornerà con nuovi sviluppi inediti. Anche i genitori di Ali hanno dichiarato di non avere da mesi notizie del figlio mostrandosi collaborativi con gli inquirenti ma anche con gli stessi familiari della giovane. Vedremo se in futuro questo incontro potrà rivelarsi importante per la soluzione del caso. Intanto i magistrati continuano a lavorare sul complesso giallo che al momento vede l’apertura di tre differenti inchieste, sebbene siano parallele. Si indaga per sequestro di persona; c’è poi il fascicolo aperto in merito alle foto a luci rosse che Rosa è stata costretta a inviare al pakistano, ritrovate sui suoi dispositivi dai genitori, infine l’ultimo fascicolo aperto in merito al quale si indaga per terrorismo. Rosa Di Domenico potrebbe essere stata plagiata e condotta all’estero dove è possibile che oggi viva sotto falsa identità. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SULLA SCOMPARSA INDAGA L’ANTITERRORISMO

Il caso di Rosa Di Domenico, la ragazzina di 15 anni scomparsa dalla provincia di Napoli, sta interessando adesso anche l’Antiterrorismo. Data la giovane età della protagonista e dei punti ancora da chiarire, l’inchiesta aperta dalla Procura della città partenopea sono strettamente riservate e seguono in parallelo le ricerche iniziate già lo scorso 24 maggio, data in cui si sono perse le tracce di Rosa. Gli inquirenti non escludono ancora nessuna pista, sia per quanto riguarda la possibilità che la 15enne sia stata rapita dal principale sospettato, Ali Qasib, sia la possibilità che sia rimasta vittima di un traffico più grande, collegato alla pedopornografia. Questa sera, mercoledì 18 ottobre 2017, Chi l’ha visto? parlerà di nuovo del caso di Rosa Di Domenico, seguendo gli ultimi sviluppi. Secondo quanto sottolinea Il Corriere della Sera, è possibile anche che la 15enne si trovi ora in Medio Oriente, nei territorio in cui l’ISIS è ancora attivo e dove si sospetta che sia giunta in seguito a un percorso di islamizzazione. Una tesi che le sorelle di Qasib hanno smentito già nei mesi scorsi, in seguito alla decisione dei Di Domenico di dare una ricompensa a chiunque sarà in grado di dare informazioni utili per il ritrovamento della figlia. 



ROSA DI DOMENICO, IL COLLEGAMENTO CON ALI QASIB

Al vaglio dell’Antiterrorismo non ci sarebbe quindi solo la scomparsa di Rosa Di Domenico, ma soprattutto il collegamento fra le persone più vicine ad Ali Qasib e alcuni immigrati radicalizzati. Secondo le prime indiscrezioni, sembra infatti che il pakistano residente a Brescia e scomparso nello stesso periodo di Rosa, possa aver attirato la ragazza diversi anni fa grazie a Facebook. Gli inquirenti avrebbero inoltre individuato una forte omertà da parte della comunità pakistana nel fornire qualsiasi tipo di informazione in loro complesso, un atteggiamento che ha reso ancora più difficili le indagini e quindi il ritrovamento di Rosa Di Domenico. Il caso della 15enne ha inoltre corso il rischio dell’archiviazione lo scorso luglio, ma il gip ha respinto la richiesta ordinando invece che le indagini venissero rinnovate. 

IL DIARIO DI ROSA

Sono diversi i punti ancora rimasti oscuri sulla scomparsa di Rosa Di Domenico, a partire da un messaggio che la stessa ragazzina ha scritto sul diario personale in occasione della sua conoscenza con Alì Qasib. La conduttrice di Chi l’ha visto? ha infatti puntato i riflettori su due particolari indizi, uno che riguarda l’acronimo americano “WTF”, che riguarda forse una sorpresa da parte di Rosa riguardo al suo incontro con Qasib. Per alcuni utenti sui social, sottolinea Internapoli.it, riguarda in realtà dei possibili dubbi della 15enne sul suo interlocutore. Nella stessa pagina del diario si trova inoltre il secondo indizio, successivamente analizzato dagli inquirenti, e che riguarda un altro messaggio con riportato “XD”. Il dubbio che si trattasse di uno strano codice è stato chiarito dagli investigatori, che hanno invece individuato nelle due lettere un’emoticon che usano spesso i ragazzi sui social e che indica una faccina sorridente.