Nuova scossa di terremoto e sempre in Centro Italia: a circa 20 ore dalla precedente, torna di nuovo la provincia di Macerata ad essere colpita da un lieve sisma di grado M 2.8 che non ha provocato alcun danno o conseguenze negativa per strade, palazzi, strutture o persone. I dati prodotti dal centro nazionale INGV mostrano come alle ore 10.51 il sisma marchigiano ha avuto come ipocentro un punto a 7 km sotto il livello del terreno come profondità: sul fronte dell’epicentro invece i comuni coinvolti ma senza danni sono stati Fiordimonte, Pieve Torina, Pievebovigliana, Monte Cavallo, Muccia, Ussita, Acquamarina, Visso, Serravalle di Chienti, Bologna, Camerino, Preci, Cessapalombo, Caldarola, Sefro, Sarnano, Pioraco, Sellano, Serrapetrona, Camporotondo di Piastrone.
TOSCANA, SCOSSA DI M 2.4 A CHIUSI DELLA VERNA (AREZZO)
Scossa di terremoto in Toscana, al limite con l’Umbria, avvenuto alle ore 3.03 di questa notte appena passata: rispetto alle due scosse avvenute ieri con grado di magnitudo a media intensità, il sisma segnalato in provincia di Arezzo alle prime luci dell’alba ha un’eco decisamente minore e una intensità di magnitudo non preoccupante. Il terremoto aretino infatti non ha generato danni e conseguenze negative per le popolazioni della zona: resta sempre il Centro Italia coinvolto, anche se a livello sismico è ormai anni che avviene così e purtroppo non sempre le scosse sono state “benevole” come abbiamo tristemente imparato. Sisma M 2.4 sulla scala Richter con ipocentro individuato e segnalato dal centro nazionale INGV a circa 7 km di profondità sotto il livello del terreno: sul fronte dell’epicentro invece i comuni coinvolti pur senza danni sono stati Chiusi della Verna, Chitignano, Bibbiena, Castel Focognano, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano, Poppi, Verghereto, Subbiano, Talla, Capolona, Bagno di Romagna, Castel San Niccolò, Pratovecchio Stia.
MARCHE, SCOSSA DI M 3.3 A CASTELSANTANGELO SUL NERA (MACERATA)
Due forti scosse di terremoto sono avvenute questa mattina in rapida sequenza tra le 6 e le 7 provocando qualche lieve segnalazione e avvertimento della popolazione vicino all’epicentro: Centro Italia e Sicilia, le due consuete aree più attive a livello sismico del nostro Paese, sono le protagoniste di queste due ultime scosse di questo inizio giornata. Cominciamo dalla più forte, ovvero quella avvenuta alle ore 7.34 in provincia di Macerata: grado M 3.3 sulla scala Richter, ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a circa 9 km sotto il livello del terreno. Sul fronte dell’epicentro invece, i comuni coinvolti che comunque non hanno praticamente avuto alcun danno o conseguenza negativa dopo il terremoto, sono Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco, Arquata del Tronto, Ussita, Norcia, Montefortino, Visso, Bolognola, Preci, Acquasanta Terme, Accumuli, Amandola, Comunanza, Palmiano, Roccafluvione.
SICILIA, SCOSSA DI M 2.7 A PETROSINO (TRAPANI)
Non solo centro Italia come dicevamo, anche la Sicilia è stata protagonista con un terremoto di grado M 2.7 sulla scala Richter, prodotto alle ore 6.16 nella provincia di Trapani: anche qui per fortuna non ci sono danni, conseguenze negative per persone, cose, strade e palazzi. Ipocentro calcolato e individuato dal centro INGV a circa 10 km sotto il livello del terreno, mentre sul fronte dell’epicentro i dati in mano all’INGV danno come comuni coinvolti che riguardano Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partano, Salemi, Santa Ninfa, Gibellina, Mazara del Vallo e Vita. Non vi sono state altre scosse sismiche e non è in corso uno sciame particolare con altre scosse di terremoto intervenute prima o dopo quella trapanese: sul centro Italia invece prosegue con bassa intensità lo sciame sismico sempre nelle province di Macerata, Rieti, Perugia, L’Aquila e Ascoli Piceno.