Intervenendo con un lungo discorso al XIV Forum di Discussione Internazionale “Valdai Club”, Vladimir Putin è tornato a parlare del rischio di guerra mondiale nucleare tra Usa e Corea del Nord: il Forum si svolge con la sessione plenaria dedicata al tema “Il mondo del futuro: attraverso lo scontro verso l’armonia” e il presidente Russo ha di nuovo riaffermato la posizione di “distanza” e impegno diplomatico di Mosca in questi ultimi mesi. «La Russia condanna gli esperimenti nucleari della Corea del Nord, ma rimane ferma nella sua posizione: tutte le decisioni vanno prese nell’ambito delle norme ONU. Non serve minacciare l’uso della forza, mostrare il pugno duro, abbassarsi al livello della polemica da strada: non bisogna dimenticare che la Corea del Nord è un paese sovrano»: secondo Putin infatti, come riportato dalle cronache di Askanews e SputnikNews, il problema internazionale sul Pacifico va gestito solo con il dialogo. «In questo modo non si riesce a risolvere nessuna crisi. Serve solo il dialogo. Tutti i nodi più difficili del mondo, Libia, Siria, Corea del Nord ed anche Ucraina si devono sciogliere, non distruggere», ha aggiunto il presidente Russo che manda in un solo colpo un messaggio netto a Trump, Onu e anche Pyongyang. (agg. di Niccolò Magnani)



KIM, “ATTACCO CONTRO GLI USA DI PORTATA INIMMAGINABILE”

Un nuovo comunicato della KCNA, l’agenzia di regime della Corea del Nord, ha lanciato l’ennesimo proclama-avviso agli Stati Uniti per una “terza” guerra mondiale che per la diplomazia internazionale non è assolutamente da escludere. «La Corea del Nord potrebbe lanciare senza alcun preavviso un attacco di portata “inimmaginabile” contro gli Stati Uniti», la minaccia è chiara e arriva direttamente da Kim Jong-un tramite l’agenzia di partito; «Gli Stati Uniti hanno perso ogni controllo introducendo sotto il nostro naso proprio gli obiettivi che noi reputiamo primari. Gli Usa dovrebbero attendersi in risposta un attacco inimmaginabile per tempistiche e portata». Intanto, di contro, proseguono le mosse di Seul e Washington con le esercitazioni militari congiunte che non stanno per nulla “piacendo” a Pyongyang: alle manovre, riferiscono fonti della Difesa di Seul, prenderanno parte anche elementi delle Forze speciali Usa imbarcate su un sottomarino a propulsione nucleare, che condurranno una operazione simulata di “decapitazione” dei vertici politici e militari di Pyongyang, riporta l’Agenzia Nova. (agg. di Niccolò Magnani)



PYONGYANG E IL SOTTOMARINO USA

La tensione tra il regime dittatoriale di Kim Jong-Un e quello ultra-repubblicano di Donald J. Trump cresce a dismisura. Questa volta, al centro di una vibrante polemica, ci sarebbe la presenza di alcuni sottomarini targati U.S.A. che presenterebbero una minaccia per la Corea del Nord. Pyongyang ha fatto sapere, tramite una nota ufficiale, tutto il suo disappunto per la sgradita presenza: ‘Questo grave fatto dimostra che gli Stati Uniti d’America e i loro burattini (il chiaro riferimento è alla vicina Corea del Sud) sono pronti a sferrare per primi un attacco alla Corea del Nord’, come si legge sul sito internet Milanofinanza.it. Sulla questione il presidente Donald J. Trump non si è ancora espresso ma alcune fonti rivelano che sui detti sottomarini stazionerebbero dei corpi armati speciali U.S.A., i Navy Seals, specializzati nel compiere azioni pericolose ed estremamente delicate. Per ora la situazione è estremamente critica, quindi, e il rischio di destabilizzare il già precario equilibrio esistente tra Corea del Nord e Stati Uniti d’America è più che tangibile. Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi. (agg. Francesco Agostini)



L’INTERVENTO DELL’UNIONE EUROPEA

Terza guerra mondiale, nuovi aggiornamenti sull’alta tensione tra Stati Uniti d’America e Corea del Nord. Dopo l’ultimatum dato da Kim Jong-un all’Onu (o gli USA smettono di provocare oppure si aprirà lo scontro militare e nucleare), i leader dell’Unione Europea hanno deciso di prendere posizione: domani verrà chiesto alla Corea del Nord di terminare i test nucleari e balistici “in modo totale, verificabile e irreversibile” come riporta la Reuters. Dopo le sanzioni inflitte dal Consiglio “affari esteri”, il divieto totale di fare affari con lo stato del dittatore Kim Jong-un e il divieto totale di investimenti della UE, non è da escludere la pista che porta a nuove misure nei confronti della Corea del Nord, incluse le sanzioni nei confronti dei paesi non appartenenti all’Unione Europea che continuano a fare affari con Pyongyang. Continua dunque a tenere banco il clima torrido tra USA e Corea del Nord, con Russia ed Unione Europea alla ricerca di un compromesso al fine di evitare una nuova guerra mondiale.

ESERCITAZIONI USA-SEUL, IL COMMENTO DELL’ESPERTO

Negli ultimi giorni ha tenuto banco l’esercitazione navale congiunta Stati Uniti d’America-Corea del Sud al largo della penisola coreana, nel Mar del Giappone e Mar Giallo: nel primo caso le manovre navali hanno lo scopo di addestrare equipaggi ad attaccare le strutture militari chiave della Corea del Nord, le seconde hanno lo scopo di addestrare equipaggi a saper fronteggiare un attacco avversario. Sulla vicenda, ai microfoni di Radio Sputnik, è intervenuto l’esperto ATP Vladimir Terekhov: “Queste esercitazioni sono sia militari sia, soprattutto, politiche”, riporta Sputnik news. Continua successivamente Terekhov: “Lo scopo principale delle manovre non è la Corea del Nord, che è in tutto di questo conflitto, in tutta questa confusione nella penisola coreana è piuttosto una piattaforma e l’occasione per il gioco globale tra i due principali attori: gli Stati Uniti e la Cina”. Non la Corea del Nord dunque: le esercitazione si rifanno alla pressione sulla Cina: “Gli americani persistentemente vogliono coinvolgere la Cina nel risolvere il problema della Corea del Nord…”.