Interviene in diretta a Pomeriggio 5 l’amico di Noemi Durini, Fausto Nicoli, che prova a difendersi dalle accuse lanciate dalla famiglia di Lucio, il killer della ragazzina di Specchia: «le accuse dette da quella mamma “strega” sono pazze e false», spiega l’uomo 50enne amico in passato di Noemi e anche di Lucio, più volte venuto in soccorso di quei ragazzini che vivevano condizioni famigliari non sempre semplicissime. «Quella donna è una strega, ma io credo che il responsabile morale di tutta questa tragedia è il padre di Lucio, è un…» e giù volano insulti, con Barbara D’Urso che giustamente prende le distanze e invita il suo ospite a moderare i termini, anche se comprende la rabbia che quest’uomo prova nei confronti di chi l’ha accusato. «Io credo che però il vero responsabile sia il padre, non so se il killer sia solo Lucio, quello s…», e via altri insulti in una situazione piuttosto imbarazzante. Va ricordato, a carico dell’uomo non c’è alcun tipo di provvedimento da parte della autorità: resterà da capire se il signor Fausto possa sapere più di quanto finora non sia stato scoperto dagli inquirenti, specie sul rapporto tra Lucio e il padre Biagio.



CHIESTA PERIZIA SUL GIOVANE KILLER

Il giovane Lucio, ex fidanzato di Noemi Durini e reo confesso, al momento dell’efferato omicidio era capace di intendere e di volere? Su questa domanda si sono interrogati a lungo sia i giudici che l’opinione pubblica, avendo ancora poco chiaro il tracciato mentale del diciassettenne. Che nella sua mente ci sia un problema è più che ovvio visto l’efferato omicidio e il tipo psichico considerato come borderline. Nonostante questo, comunque, solo oggi si è arrivati a chiedere in via del tutto ufficiale una perizia sulla sua mente per far luce su alcuni punti ancora irrisolti. Anna Carbonara, pm del Tribunale dei minori di Lecce, secondo l’Ansa, ha depositato una richiesta di incidente probatorio dato che si intende procedere a una perizia per capire se Lucio era capace di intendere e di volere mentre dava seguito all’orrendo delitto. La situazione dell’omicidio Durini, quindi, potrebbe evolversi verso destinazioni che sembravano improbabili fino ad ora ma che, a questo punto, diventano del tutto plausibili. I legali di Lucio saranno certamente contenti: erano stati proprio loro i primi a paventare questo possibile sbocco legale.



SPUNTA LA LETTERA DI UN PARENTE PER LUCIO

Mentre la vicenda Noemi Durini fa il suo corso, l’ex fidanzato e omicida si trova in carcere ad aspettare. Proprio in prigione il ragazzo ha ricevuto la lettera affettuosa di una parente, di cui sappiamo solo che è una donna, mentre è ignoto il grado di parentela. La donna, con parole toccanti e ricche di affetto, ha ricordato come era Lucio da piccolo, un ragazzo irruento che ‘non faceva i compiti e strappava le pagine del proprio diario’, salvo poi confessare tutto. Oltre ai ricordi, comunque, la donna si è anche appellata con sentimento al ragazzo affinché lui per primo faccia chiarezza su questa vicenda. ‘Tu devi dirci cosa è successo’, ha scritto la donna, che ha poi aggiunto, cercando di cogliere i veri sentimenti del ragazzo per farlo parlare, ‘ti abbiamo sempre voluto bene’. L’ennesima dimostrazione di affetto per questo ragazzo malato, che ha compiuto un terribile omicidio ma di cui non sembra pentirsene, in fondo. Per il momento le indagini continuano e certamente la perizia sarà un elemento in più per valutare serenamente l’intera vicenda: bisogerà attendere parecchio prima che sia fatta luce.

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