Un attentato dell’Isis o un “lupo solitario” impazzito che ha di colpo sferrato colpi per mezz’ora dal 37esimo piano dell’hotel davanti al concerto country? Il mistero rimane, con le ultime dichiarazioni di Trump e del capo delle forze speciali entrate in azione che non hanno ancora fugato il dubbio di base. L’attentato avvenuto a Las Vegas ha fatto svegliare l’America nel terrore e forse questo è l’unico vero effetto certo, oltre al numero delle vittime che drammaticamente si è alzato: sono almeno 58 i morti e oltre 500 i feriti della sparatoria al Mandalay Bay di Las Vegas, fonte Cbs. Ha parlato anche la star della musica country Jason Aldean, che si stava esibendo a Las Vegas quando è cominciata la sparatoria: un’esperienza che non dimenticherà purtroppo mai, «Quello che è successo stanotte è più che orribile. Ancora non so cosa dire, ma voglio che tutti sappiano che io e la mia band siamo al sicuro. I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutti quelli che sono rimasti coinvolti. Mi fa male al cuore che questo sia accaduto a qualcuno che era venuto a trascorrere quella avrebbe dovuto essere una serata di divertimento». Resta il mistero, ripetiamo, con lo Stato Islamico che ha rivendicato ma con la polizia che non è convinta da molti elementi poco chiari, in primis la presunta conversione all’Islam di Stephen Paddock che va ancora tutta confermata e su cui si basa il messaggio dell’agenzia Amaq vicina a Daesh.
L’ISIS RIVENDICA, MA LA POLIZIA SMENTISCE
La notizia di per sé è clamorosa a molte ore dall’attentato avvenuto a Las Vegas: l’Isis ha rivendicato la sparatoria di Las Vegas, annunciando che l’uomo 64enne è un soldato del Califfato convertitosi all’Islam molti mesi fa. Restano però molti dubbi visto che la stessa polizia, lo sceriffo del Nevada e le forze anti-terrorismo hanno escluso ogni coinvolgimento del jihadismo internazionale. «Un atto di pura malvagità», lo ha affermato Donald Trump commentando in una dichiarazione pubblica il massacro. «Visiterò Las Vegas mercoledì», per ora però il presciente non ha voluto dare una spiegazione al mistero di queste ultime ore riguardo l’eventualità di un attentato dello Stato Islamico. La notizia, a poche ore dalle altre due rivendicazioni per gli attacchi di Marsiglia e Canada, arriva questa volta con forti dubbi legati alla possibile veridicità o meno dell’attacco islamista. Il comunicato è autentico – lo conferma Site, sito che monitora le attività jihadiste sul web – e la conferma arriverebbe anche da alcuni media americani che citano fonti d’intelligence. Resta il dubbio riguardo alla polizia che afferma ancora in questo momento che non si tratta di terrorismo: secondo fonti Cnn l’uomo si sarebbe effettivamente convertito all’Islam, ma saranno le prossime ore probabilmente a confermare o smentire quanto detto da alcuni gruppi web legati alla mano nera del Califfato. (agg. di Niccolò Magnani)
ITALIANA SI SALVA IN UN SEMINTERRATO
Una ragazza italiana è sopravvissuta alla sparatoria a Las Vegas. A poche ore dall’attentato al Mandalay Bay Casino arriva almeno una buona notizia: la giovane di 28 anni, residente a Voghera, sta fortunatamente bene. Trasferitasi negli Stati Uniti per seguire un corso professionale, era al festival country ad assistere ai concerti quando improvvisamente è stato aperto il fuoco sulla folla. Stando a quanto riportato da Il Giornale, la ragazza prima è riuscita a nascondersi in un seminterrato, poi si è barricata in una camera d’albergo con altre persone, restando in attesa dei soccorsi. Nel frattempo è rimasta in contatto con la madre tramite WhatsApp, mentre alle 14 ora italiana è stata affidata all’amico di un parente che si trova a Las Vegas. Il suo cellulare si è spento perché scarico, ma è riuscita a rassicurare i familiari circa le sue condizioni. Intanto il numero delle vittime è salito a circa cinquanta persone, mentre i feriti sono oltre quattrocento. (agg. di Silvana Palazzo)
IL KILLER SI È SUICIDATO PRIMA DEL BLITZ
Nell’attentato di Las Vegas la novità più importante è arrivata poco fa dallo sceriffo del Nevada che ha tenuto un nuovo punto stampa: «l killer del massacro di Las Vegas potrebbe essersi tolto la vita prima che la polizia facesse irruzione. Crediamo si sia ucciso proprio un attimo prima del nostro arrivo», spiega lo sceriffo Joseph Lombardo, aggiungendo che l’insana tragedia ha visto coinvolti 50 morti e 400 feriti trasportati in queste ore nei vari ospedali della città dei divertimenti. Sono state poi trovate all’interno della camera del Mandalay Bay Casino almeno 8 altre pistole insieme al fucile di precisione utilizzato, si pensa, per colpire la gente antistante al concerto (anche se i rumori uditi durante la sparatoria fanno pensare di più ad un’arma automatica di grosso calibro, ndr). Interessante è la testimonianza data dal fratello di Stephen Paddock (l’autore morto suicida della strage) alla Cnn: «Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e non c’era alcun indizio che potesse fare una cosa del genere. Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati», ha spiegato Eric Paddock, del tutto sconvolto dopo l’attentato occorso per la volontà omicida del fratello. (agg. di Niccolò Magnani)
DAN BILZERIAN, IL VIDEO MENTRE SCAPPA DALLA SPARATORIA
Non è terrorismo ma è comunque la sparatoria più grave della storia recente degli Stati Uniti d’America: non è terrorismo quello di Las Vegas, ma si intende che non c’entrano elementi jihadisti. Resta però un attentato terroristico in quanto ha generato terrore e morte, questo non si può negare in nessun modo: il sospetto killer 64enne è stato ucciso, la sua donna-complice rintracciata e ancora senza certezza di notizie sull’arresto eventuale. Ma intanto si contano i morti, sono più di 50 e il bilancio è destinato ancora a salire purtroppo con le ferite gravissime provocate da quei 20 minuti in cui migliaia di persone erano sotto tiro di quell’unico cecchino implacabile dal 37esimo piano del Mandalay Bay Hotel. Trump ha parlato poco fa definendo, «Una sparatoria terribile. Le mie più calde condoglianze alle famiglie delle vittime»; presente e coinvolto nella strage di Las Vegas, per fortuna senza conseguenze o ferite, vi è anche il re di Instagram, il playboy Dan Bilzerian che si trovava al concerto country quando è cominciata la mattanza. Testimone diretto e addirittura video-maker mentre scappava, non perdendo neanche in quel momento tragico la volontà “social” che lo contraddistingue. «A questa ragazza hanno appena sparato in testa…», dice nel breve e agghiacciante video diffuso su Instagram che potete vedere qui sotto. (agg. di Niccolò Magnani)
STEPHEN PADDOCK, UCCISO IL SOSPETTO KILLER 64ENNE
Si chiamerebbe Stephen Paddock, aveva 64 anni e molto probabilmente è stato lui ad aver ucciso più di 50 persone e ferite altre 100 nell’orrenda sparatoria-mattanza di Las Vegas qualche ora fa durante un evento e concerto Country. Lo riporta la Abc News mentre proseguono le difficile conte delle vittime e dei feriti davanti al Mandalay Bay Casino: La polizia sta cercando una donna asiatica di 62 anni che viveva con l’uomo, proprio quella Marilou Danley da ore sotto la ricerca pressante della polizia Usa: il suo uomo però sarebbe stato ucciso dalla raffica di colpi della polizia entrata in azione dopo i 20 minuti interminabili di sparatoria, come raccontano i tantissimi testimoni presenti al concerto country in quella che è diventata la notte del terrore negli States. Arriva poi la conferma che non si tratterebbe comunque di un attentato terroristico di stampo islamico: «A questo punto non consideriamo la sparatoria un atto di terrorismo. Sembra un’azione condotta da un lupo solitario». (agg. di Niccolò Magnani)
MARILOU DANLEY, CACCIA ALLA COMPLICE DEL KILLER
E’ terribile il bilancio della sparatoria avvenuta a Los Angeles nei pressi del Mandalay Bay Casino, dove si stava svolgendo un festival musicale alla presenza di circa 40 mila spettatori. Stando a quanto rivelato da TgCom24, alcuni testimoni avrebbero udito gli spari per oltre cinque minuti. Durante la sparatoria è esploso il panico tra i presenti che, in migliaia, si sono dati alla fuga. La polizia di Las Vegas, intanto, in un tweet ha comunicato di esser certa che l’attentatore autore della strage e che sarebbe stato già abbattuto, sia un solo uomo anche se di fatto sarebbe partita la caccia ad una donna asiatica, Mary Lou Danley, presunta complice dell’aggressore. “A quanto sappiamo, vivono nella stessa casa”, ha riferito lo sceriffo Joe Lombardo, confermando che l’assalitore abbattuto dalla polizia era un uomo del posto. E’ salito tragicamente anche il numero delle vittime: la polizia al momento parla di oltre 20 morti e più di 100 feriti, tra cui molti in gravissime condizioni. Gli spari sarebbero stati esplosi dal 32esimo (e non il 29esimo) piano del resort Mandalay Bay stando a quanto riferito dalle autorità locali. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
STRAGE DURANTE CONCERTO COUNTRY
Ancora una notizia terribile che giunge dagli Stati Uniti dove a Las Vegas, nei pressi del Mandalay Bay Casino si è verificata una sparatoria drammatica con morti e feriti. Dalle prime informazioni che giungono in questi minuti, rese note da RaiNews, pare che alcuni uomini armati abbiano aperto il fuoco contro la folla durante un concerto country. Gli assalitori avrebbero agito da alcune finestre dell’hotel Mandalay, sullo strip di Las Vegas provocando almeno due morti e decine di feriti. Numerose le persone che si erano radunate sotto l’hotel per ascoltare le performance che provenivano dal festival di musica country, il Route 91, che era in corso proprio nelle vicinanze. La Bbc parla di “almeno un uomo armato” che avrebbe aperto il fuoco contro la folla presenza a un concerto. Un testimone ha dichiarato di aver sentito “decine di colpi di armi automatiche”. Dai video che circolano in rete in questi attimi, non si esclude che le armi usate per l’assalto siano dei mitra. Una portavoce dell’University Medical Center, Danita Cohen, ha confermato l’arrivo in ospedale di diverse persone rimaste ferite a causa di colpi di arma da fuoco.
UN SOSPETTATO ABBATTUTO DALLA POLIZIA
Le notizie sulla sparatoria che si è verificata pochi minuti fa a Las Vegas sono ancora frammentarie ma il bilancio delle vittime che giunge dai media locali appare tutt’altro che confortante. La Polizia locale è intervenuta tramite Twitter chiedendo di evitare l’area interessata dall’assalto armato. Isolata la zona della strip, la via del casinò, dagli agenti delle forze speciali che hanno fatto irruzione nell’edificio del resort dove almeno un aggressore avrebbe aperto il fuoco, al 29esimo piano. Secondo quanto riferito da TgCom24, un primo bilancio parlerebbe almeno di 2 morti e 24 feriti di cui 12 molto gravi, stando alle dichiarazioni di un portavoce ospedaliero alla Cnn ma il numero potrebbe salire vertiginosamente. Intanto si apprende che un uomo, sospettato della sparatoria, sarebbe stato abbattuto dalla polizia, i cui agenti sarebbero stati anche essi presi di mira da colpi di arma da fuoco.