“Cancellare la festa di Halloween perché considerata non inclusiva, allora vuol dire cancellare un sacco di altre festività”. Così scrive un genitore ai dirigenti di una scuola elementare del Massachussetts dopo la decisione di cancellare la tradizionale parata in costume dei bambini della scuola stessa per quella che, in America, ma ormai in quasi tutto il mondo, è una festività che è entrata di diritto fra le maggiori. Il motivo, spiegano i dirigenti scolastici, è dettato dall’ormai “super politically correct” diventato in modo ossessivo la neutralizzazione delle differenze. Siccome nella scuola non tutti appartengono allo stesso tipo di cultura, festeggiare Halloween diventa motivo di esclusione per alcuni, dicono. La stessa cosa accade da tempo con i presepi natalizi, censurati in molte scuole perché giudicati “offensivi” per chi non è di religione cristiana. Il Natale ormai da anni in America non è più tale, tanto che è norma ormai inviare “auguri di buone feste” e non di “buon Natale”. Nel caso in questione Halloween, parola che è una contrazione di “All Hallow’s Eve”, notte di tutti gli spiriti sacri, non si capisce come possa non essere inclusiva in quanto non festeggia un santo o un personaggio singolo, ma appunto tutti gli spiriti dei morti.



Poi magari qualche musulmano potrebbe sentirsi offeso, ma come accaduto nel caso dei presepi, loro stessi hanno detto in molte occasioni di non essersi mai sentiti offesi da tali esposizioni dello spirito cristiano. Ma si sa: essere sempre più corretti e decidere dall’alto in nome di una neutralità impositiva è diventata la regola del terzo millennio. La festa comunque ci sarà, sarà vietato solo chiamarla Halloween, diventerà il “Black and Orange Spirit Day”, nome dal quale si rileva l’incredibile stupidità di quei dirigenti scolastici. Nero e arancione sono infatti i due colori ufficiali della festa di Halloween: il nero per ricordare i morti, l’arancione della famosa zucca. Dunque, che cosa significheranno quei colori si chiederanno gli studenti indù di quella scuola? Halloween, si sentiranno rispondere. Tanto rumore per nulla. Tanta stupidità in nome della stupidità. “Durante le nostre conversazioni, abbiamo discusso come la sfilata dei costumi è fuori dalla nostra normale routine e può essere difficile per molti studenti”, è stato comunicato ai genitori dei bambini. “Inoltre, la sfilata non è inclusiva di tutti gli studenti ed è nostro obiettivo ogni giorno garantire che tutte le differenze individuali degli studenti siano rispettate”. Buon Halloween americani.

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