Dopo 40 anni, hanno deciso di sposarsi per onorare la memoria della figlia defunta a soli 33 anni, dopo una vita passata a combattere una grave malattia che l’ha costretta, nel corso di tutta la sua vita, a subire ospedalizzazioni e a lottare sin da quando era bambina. Donella Re e Piero Paumgardhen si sono sposati in Toscana, a Terricciola, dopo una vita di coppia iniziata nel 1977. Ma non si erano mai sposati, finché martedì 17 ottobre hanno deciso di pronunciare il fatidico sì proprio in ricordo della loro figlia Irene, che a 33 anni non è riuscita più a combattere con la malattia. Tutta la cerimonia, celebrata dalla sindaca Maria Antonietta Fais, e la successiva festa è stata segnata dal ricordo di Irene. Proprio nel giorno, il 17, in cui aveva ricevuto un trapianto di cuore e rene che aveva rappresentato il momento più importante del suo percorso di cura, allungando il più possibile la sua vita e soprattutto riuscendo a vivere una vera e propria rinascita, dopo le tante difficoltà dell’infanzia.
LE FRASI DEL LIBRO DI IRENE
Presente anche il fratello di Irene ed altro figlio della coppia, Andrea, mentre durante la cerimonia la Sindaca Fais ha letto alcuni brani del libro che Irene ha scritto per raccontare la sua storia, e in cui raccontava della sua passione per la vita, della sua lotta con la malattia ma anche dei suoi più grandi amori, come il motociclismo. Donella e Piero hanno regalato agli invitati un ricordo con una frase scritta su un cartoncino, appartenente ad Irene: “A mia madre che mi ha insegnato a vivere, a mio padre che mi ha insegnato a vincere!” oltre ad un’altra frase che rappresenta il testamento spirituale di Irene: “La vita è bella, arrendersi mai!” Una storia che purtroppo non ha potuto avere un lieto fine, ma nella quale Donella e Piero hanno voluto stringersi per rinnovare davanti all’altare quella promessa d’amore nata 40 anni fa per due ragazzi della provincia di Livorno, e che ha dato alla luce Irene.