Le scosse in centro Italia continuano, quella avvenuta ad Amatrice è di certo il più intenso terremoto di questo 26 ottobre, almeno fino ad ora: alle 11.24 la scossa di grado M 2.9 ha colpito di nuovo l’area tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno già protagonista dell’orrore lo scorso 24 agosto 2016. Non ci sono stati danni questa volta anche se resta una delle scosse più forti dell’ultima settimana monitorata da INGV: i dati registrati riportano di un ipocentro calcolato a circa 11 km sotto il livello del terreno, mentre sul fronte dell’epicentro i comuni coinvolti pur senza danni risultano essere Amatrice, Montereale, Capitignano, Campotosto, Cittadelle, Accumoli, Borbona, Cagnano Amiterno, Barete, Posta, Pizzoli, Crognaleto, Cortino, Arquata del Tronto. Lo sciame sismico continua anche se con poca intensità e per fortuna nessuna segnalazione degna di nota.



LAZIO, SCOSSA DI M 2.5 A PROCENO (VITERBO)

Sempre il Lazio ma in un’area distinta da quella di Amatrice, assistiamo ad una seconda scossa di terremoto avvenuta questa mattina con grado questa volta inferiore, M 2.5 Richter, e con risultato medesimo, ovvero niente danni e zero segnalazioni. L’ipocentro di questo sisma avvenuto dopo le ore 9 stamani, è stato calcolato dal centro nazionale INGV a circa 7 km sotto il livello del terreno e in un’area vicino alla provincia di Viterbo. Nello specifico, i comuni coinvolti nell’ennesimo terremoto laziale risultano essere: Proceno, Acquapendente, Castell’Azzara, Onano, Piancastagnaio, Radicofani, Grotte di Castro, Sorano, San Lorenzo Nuovo, Allegrona, Abbadia San Salvatore, Gradoli, Castel Giorgio, Latera, Fabro, Pitigliano.

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