Colpo di scena nel giallo di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza Calcio morto il 18 novembre 1989 in circostanze mai chiarite. Lo scorso luglio era iniziata una fase importante del caso in quanto era stata disposta la nuova dolorosa riesumazione della salma dell’uomo morto 28 anni fa sulla Statale 106 Jonica e che da allora aveva sollevato dubbi proprio sulle dinamiche di quello che fu bollato sin da subito come suicidio. Nonostante il dolore per la famiglia Bergamini, la riesumazione della salma del calciatore morto avrebbe potuto rappresentare un importante tassello verso la verità su quanto accaduto nel 1989: si trattò realmente di un suicidio avvenuto nei pressi di Roseto, o la morte di Denis sarebbe incompatibile con l’ipotizzato decesso dovuto al violento impatto con un autocarro in movimento? A dare una prima risposta inquietante è stato il risultato della superperizia medico-legale giunto in questi giorni sul tavolo del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, e reso noto da Quotidiano del Sud: il giocatore del Cosenza Calcio sarebbe morto per soffocamento. Un esito, questo, che apre necessariamente a nuovi inquietanti scenari.
CROLLA LA TESI DEL SUICIDIO?
Il risultato emerso dopo la riesumazione della salma di Denis Bergamini, non collimerebbe affatto con la tesi del suicidio sotto un camion in corsa avvenuto sulla Statale 106 il 18 novembre 1989. Al contrario, andrebbe a rinforzare la tesi della consulenza eseguita dagli uomini del Ris di Messina ed incompatibile con la morte causata da un autocarro in movimento. Ora occorrerà capire come evolverà il caso dopo gli ultimi accertamenti. Per la morte di Denis Bergamini, ricordiamo, sono formalmente iscritti nel registro degli indagati i nomi dell’ex fidanzata della vittima, Isabella Internò e dell’autista del camion sotto il quale sarebbe morto Denis, Raffaele Pisano. I carabinieri del Ris, nel 2012 dimostrarono con particolari simulazioni che se il calciatore si fosse realmente buttato volontariamente sotto il camion, come sostenuto sempre dalla fidanzata, avrebbe dovuto riportare segni di strisciamento sull’asfalto, che invece non risultarono nell’immediatezza dei fatti. Tutti gli oggetti addosso a Denis al momento dell’incidente, infatti, risultavano intatti. Dopo il risultato della superperizia, il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla, rintracciato telefonicamente da Il Secolo XIX non ha voluto rilasciare al momento alcun commento.