Mario Placanica è stato prosciolto dalle accuse di violenza sessuale: è arrivata la decisione del Tribunale di Catanzaro sull’ex carabiniere, noto per aver sparato ed ucciso Carlo Giuliani durante il G8 di Genova nel 2001. Prosciolto dal Tribunale di Genova per la morte del manifestante no-globa, sentenza sul tema condivisa anche dai giudici di Strasburgo, Mario Placanica venne denunciato nel 2008 dalla ex compagna Sveva Mancuso per gli abusi subiti dalla figlia. La ragazza, al tempo undicenne, aveva subito violenze da parte di Placanica già a partire dal 2007 e venerdì 27 ottobre 2017 è arrivata la risoluzione della vicenda, dopo cinque anni di udienze dopo il rinvio a giudizio nel 2012: avallata la richiesta di assoluzione avanzato dal collegio della difesa ma anche dal pubblico ministero Deborah Rizza. Sveva Mancuso, ex compagna, e sua figlia si sono costituite parti civile, con Mario Placanica che si è inoltre sottoposto ad una perizia per accertare la sua capacità di stare in giudizio.
MARIO PLACANICA, “TORNO A CASA DA INNOCENTE”
Mario Placanica è stato assolto, ma non solo come riporta Il Fatto Quotidiano: il Tribunale ha trasmesso gli atti di nuovo in Procura per valutare se l’ex compagna, insieme ad altre due persone, abbia commesso il reato di calunnia denunciando e testimoniando il falso. Soddisfazione per l’ex carabiniere: “Finalmente torno a casa da innocente”. All’uscita del Palazzo di Giustizia di Catanzaro, sono intervenuti anche i difensori di Placanica: “È finito un incubo durato quasi dieci anni. Abbiamo ottenuto un parziale risarcimento rispetto alle sofferenze e alle accuse infamanti subite dal nostro assistito e che gli hanno causato profonde sofferenze. Ci riserviamo di agire nelle sedi opportune contro gli accusatori di Placanica che da domani forse saranno sul banco degli imputati”. Non tarda ad arrivare la replica dell’ex compagna Sveva Mancuso: “Intendo procedere per difendere i miei diritti e quelli di mia figlia nelle dovute sedi, visto che mi ritrovo indagata solo per aver difeso i diritti di mia figlia all’epoca minorenne”.