Idriz Idrizovic, l’imam espulso dall’Italia, aveva rapporti con predicatori integralisti già arrestati in passato come Bilal e Idriz Bilibani, impegnati nelle attività di propaganda per la radicalizzazione e reclutamento di combattenti (“Foreign Fighters”) da inviare verso i teatri di guerra siriano ed iracheno. Lo dicono i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Lecco che nel corso delle loro indagini hanno anche appreso come Idrizovic fosse solito effettuare “frequenti collegamenti all’emittente radiofonica kosovara “Radio Bambus”, che trasmette in bassa frequenza solo nella zona del villaggio di Restelica Gora (Kosovo) e nel resto del mondo via web” per leggere, tradurre e commentare passi del Corano oltre che intrattenersi in discussioni con soggetti che intervenivano tramite Skype o Viber. Dalle indagini è risultato che l’imam aveva “intrattenuto relazioni con la comunità islamica kosovara presente in Germania, nella città di Dortmund” tanto che “intrattenuto relazioni con la comunità islamica kosovara presente in Germania, nella città di Dortmund”. Ad opporsi erano state le autorità tedesche che “lo avevano respinto al suo arrivo all’aeroporto di Colonia, notificandogli un provvedimento di divieto di ingresso nel loro territorio della durata di 4 anni, in quanto considerato “predicatore d’odio” salafita, coinvolto nella radicalizzazione di “combattenti stranieri” per lo Stato Islamico”. 



L’IMAM ESPULSO

Sarò scortato dagli agenti fino in aeroporto a Milano: dovranno accertarsi che Idriz Idrizovic, l’imam domiciliato a Olgiate Molgora, centro della Brianza in provincia di Lecco, raggiunto da un provvedimento di espulsione, lasci davvero l’Italia. I pm di Lecco che hanno svolto l’istruttoria, infatti, come riporta La Repubblica, lo considerano un soggeto “pericoloso per la sicurezza nazionale” in ragione delle sue prediche di stampo estremista. Nelle ultime ore, anche il giudice di pace del Tribunale di Lecco ha convalidato il provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti di cui è stato oggetto l’imam itinerante kosovaro. Sono state le indagini svolte dai carabinieri del Ros di Milano, in collaborazione con i militari del comando provinciale di Lecco e dagli agenti della Digos di Lecco, a chiarire la pericolosità dell’imam, cui ieri è stato notificato il provvedimento d’espulsione nella sua casa a Olgiate Molgora. 



INCITAVA ALLA JIHAD

Idriz Idrizovic, l’imam kosovaro residente a Olgiate Molgora, in provincia di Lecco, lascerà l’Italia questa mattina in ragione del provvedimento di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti. Un uomo ritenuto “pericoloso per la sicurezza nazionale”. Erano state soprattutto le sue prediche ad aver messo in allarme gli inquirenti del Ros, preoccupati che l’attività di Idrizovic potesse sfornare qualche novello attentatore anche sul suolo italiano. L’attività di prevenzione, che da sempre costituisce il marchio di fabbrica dell’Italia alla lotta al terrorismo, ha dunque consigliato di espellere l’imam prima che riuscisse ad organizzare una rete di proseliti dediti alla jihad. Quella guerra santa cui aveva più volte inneggiato, come riporta corriere.it, in diverse moschee lombarde. L’imam risultava residente ad Olgiate Molgora con la moglie e le sue cinque figlie. Non è stato ancora comunicato se il resto della famiglia potrà restare in Italia o dovrà a sua volta abbandonare il Paese. 

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