Ha dell’incredibile la vicenda avvenuta sull’Interstate 66, nei pressi dell’uscita 62, nella contea di Fairfax, in Virginia, negli Stati Uniti, dove un ragazzino di 12 anni nell’atto di tentare il suicidio lanciandosi da un cavalcavia ha ucciso un’ignara ragazza di 22 anni. Come riportato da Il Messaggero, erano le 16.18 di sabato quando il 12enne, di cui non è stata rivelata l’identità, ha deciso di lanciarsi nel vuoto finendo per centrare in pieno, dopo un volo di 9 metri, il parabrezza della Ford Escape della povera Marisa Harris, una ragazza di Olney, nel Maryland, che stava guidando verso Eastbound. Insieme a lei, in macchina, c’era un amico che viaggiava al suo fianco e che è riuscito a far accostare la sua macchina: nulla da fare per Marisa, che secondo la polizia è morta sul colpo. A rendere ancora più assurdo l’accaduto, il fatto che il 12enne aspirante suicida si sia invece salvato ed è ora ricoverato in condizioni gravi all’Inova Fairfax Hospital.
SUICIDI TRA I BAMBINI
La storia del 12enne che ha tentato il suicidio riporta d’attualità un tema molto sentito negli USA: quello dei sucidi tra i bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni. Tra il 1999 e il 2015, secondo il Centers for Disease Study and Control, 1.309 bambini in questa fascia d’età si sono tolti la vita. Sono invece 711 bambini di 12 anni che si sono uccisi negli Stati Uniti: di cui 507 maschi e 204 femmine. Un calo nei tassi di suicidio si era registrato nel 2007 e nel 2008, quando ad essersi tolti la vita erano stati 25 bambini in entrambi gli anni; un dato purtroppo tornato ad aumentare nel 2014 e nel 2015 con rispettivamente 68 e 56 suicidi per anno. Non è chiaro in ogni caso quanti bimbi abbiano tentato il suicidio e abbiano fallito, ma a detta dell’American Foundation for Suicide Prevention, tenendo conto delle statistiche dei casi di persone adulte, ci sono 25 tentativi per ogni bambino che riesce a portare a termine il piano di togliersi la vita. Numeri veramente sconcertanti.