Follia cittadina? ‘Gioco’ social? Attacco alla città? Non si sa bene come catalogare l’ultima pazzia vista a Torino, ma dei maxi aghi sparati sui passanti in pieno centro davvero non si erano mai visti. Un’auto, raccontano i testimoni, nei giorni scorsi è passata a forte velocità molto vicini a dei passanti in una via centrale del capoluogo piemontese: e improvvisamente tutti gli occupanti del mezzo – pare siano più di uno – hanno iniziato a sparare proiettili molto particolari: non pallini ad aria compressa, non proiettili di gomma, ma degli aghi di dimensioni circa di 10 centimetri che hanno ferito almeno 5 persone e spaventato una folla intera. Inizialmente sembrava quasi un attentato, con tantissimi pronti a scappare dopo che l’auto quasi si lanciava sulla folla e mirava alcune persone: poi la truce scoperta, con i maxi-aghi – molto simili alle Sprotte usate negli ospedali per le inibizioni peridurali – che hanno ferito quelle persone in zona San Paolo. Gli assalti non hanno creato gravi conseguenze e nessuna lesione è davvero pericolosa, ma se solo avessero beccato gli occhi allora la tragedia sarebbe stata di ben più grave entità.



SCATTA LA PSICOSI DA CONTAGIO

I feriti sono stati medicati e rimandati a casa in poco tempo, ma il pericolo più grave scoppiato è stata la psicosi da contagio che ha preso chiunque è stato anche solo sfiorato da quelli aghi: «quasi tutti hanno temuto fossero aghi infetti. Ecco: questo è ciò ha spaventato di più le vittime. Che ha fatto gridare alla presenza di un «untore», per lucida follia, oppure per scherzo. E che ha – ovviamente – messo stato in allarme gli ospedali», scrive la Stampa nel dare l’incredibile cronaca frutto di una follia metropolitana. Le analisi per fortuna hanno escluso qualsiasi possibile contagio da HIV o altri virus potenzialmente letali, ma lo spavento è stato grande anche perché continua ad essere profondamente oscura la ragione di un aggressione in questi termini e in pieno giorno. «Le ferite non sono preoccupanti», ma i problemi restano con i misteriosi aggressori che pare abbiano usato una sparachiodi a gas modificata, per dare ancora più stabilità e direzione ai maxi aghi lanciati contro la folla, spiega l’Ansa. «Perché potevano essere aghi usati da tossici e poi riciclati come proiettili», racconta uno dei feriti alla Stampa, con la forte speranza che quell’auto non torni più.

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