Era il 3 ottobre 2011 quando la Corte di Appello di Perugia proclamò l’assoluzione di Amanda Knox, la giovane americana condannata in primo grado per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. A distanza di sei anni, la Knox non dimentica quella data, che per lei ha rappresentato una sorta di rinascita e per questo ha voluto celebrarla sui social con brevi ma significative parole. La giovane ha scelto il suo account Twitter per cinguettare al mondo interno ciò che evidentemente prova ogni anno, nella data in cui si rinnova l’anniversario della sua assoluzione. “6 years free!”, ovvero “6 anni libera!”. E’ questo il periodo trascorso dall’assoluzione in Appello e che segnò la fine della sua detenzione per il delitto di Perugia che la vide in carcere per 4 anni. Il tweet non è passato inosservato, e mentre in tanti utenti del social dell’uccellino azzurro lo hanno commentato, altri si sono limitati a condividerlo silenziosamente. Tra i commenti ce ne sono molti di coloro che si sono congratulati con la giovane americana, dicendosi grati di averla nella loro comunità. Non sono mancati però i commenti di coloro che hanno voluto ricordare la vera vittima dell’intera vicenda, ovvero Meredith Kercher. Attorno al caso emerge ancora un forte scetticismo rispetto alla totale estraneità di Amanda Knox, per la legge italiana di fatto innocente. “E sono quasi 10 anni che la povera Meredith è stata uccisa. Spero che tu abbia detto una preghiera per lei mentre saltavi di gioia”, ha incalza un altro utente, mentre c’è ancora chi, senza mezzi termini, continua a definirla “assassina”, nonostante la sua assoluzione.
LA CONTROVERSIA VICENDA GIUDIZIARIA
Amanda Knox e l’allora suo fidanzato barese Raffaele Sollecito, furono riconosciuti totalmente estranei rispetto all’omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia il primo novembre 2007. Entrambi finirono al centro di una controversa vicenda giudiziaria che li vide in cella per quattro anni prima della loro assoluzione. Amanda e Sollecito furono arrestati pochi giorni dopo il delitto della studentessa inglese e condannati in primo grado in quanto ritenuti i responsabili di quell’atroce assassinio. In Appello furono poi assolti e scarcerati. La sentenza fu annullata dalla Cassazione che dispose un nuovo processo di secondo grado svoltosi a Firenze al termine del quale i due giovani furono nuovamente condannati. Solo nel marzo 2015 la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio di pronuncia assolvendo in via definitiva sia Raffaele Sollecito che Amanda Knox. Oggi l’americana è una donna libera ed ha voluto ricordarlo sul web. La stessa ha avuto una enorme popolarità negli Stati Uniti, dopo la sua rimessa in libertà, soprattutto dopo il documentario su Netflix nel quale ha raccontato la sua versione sulla notte di 10 anni fa in cui fu uccisa la giovane inglese.
6 years free!
— Amanda Marie Knox (@amamaknox) 3 ottobre 2017