Una storia che ne ricorda molte altre simili: un sedicente “mago” che violentava minori in provincia di Catania è stato arrestato assieme al padre di due ragazzi che di fatto erano stati indotti alla prostituzione e ad un parrucchiere, sempre della città etnea, che aveva partecipato agli abusi ai danni di tre minori. L’accusa è molto grave, violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne e sfruttamento della prostituzione minorile. “Il mago” attirava i minori e le sue famiglie con la scusa di predire il futuro, e la denuncia è partia da una comunicazione dell’Asp locale che ha riferito come un minore afflitto da deficit cognitivo abbia subito per diversi anni abusi dal sedicente “mago”, prima di essere allontanato dalla famiglia e ricollocato in una comunità. La squadra mobile di Catania è entrata in azione lo scorso 8 luglio, bloccando l’attività del cartomante che, si è scoperto successivamente, intratteneva rapporti abituali con alcuni minorenni, con meno di quindici anni, in un caso con la complicità del padre.



UNA VERA RETE DI PEDOFILI

Proprio la responsabilità del padre di due ragazzi è apparsa evidente con il progredire delle indagini, con l’uomo che ha avviato alla prostituzione i due figli minorenni, una ragazzina e il suo fratello minore, che subivano da diversi anni gli abusi del “mago” in accordo col padre, che aveva sfruttato i guadagni della figlioletta costretta a prostituirsi. Il ruolo del parrucchiere, il terzo complice, è emerso solo successivamente, con l’uomo che a sua volta nel quartiere dei Cappuccini a Catania ha compiuto abusi su almeno tre altri minorenni. Il quadro nelle mani degli inquirenti, dopo tre mesi di indagini serrate, è abbastanza chiaro, ma si sta ancora lavorando per comprendere se questi abusi sono circoscritti ai tre indagati, oppure se la “rete degli orchi” nella città dell’Elefantino fosse più estesa, magari col “mago” punto di riferimento per i pedofili, con la scusa di ricevere nel suo studio i minori per praticare la cartomanzia e la lettura della mano.



Leggi anche

Omicidio Sharon Verzeni, come Moussa Sangare si è tradito in caserma/ Gip: "Arma sepolta per uccidere ancora"