Del caso della famiglia avvelenata dalla mandragora a Milano si è occupato anche il Tg1, che nel servizio di stasera ha riportato l’ipotesi dei medici: l’intossicazione potrebbe essere dovuta ad un minestrone comprato sulle bancarelle di un mercato. La famiglia finita in ospedale al Fatebenefratelli è stata dimessa: i tre – madre, padre e figlio – sono già ritornati a casa, e non avranno conseguenze di salute da questa vicenda. Subito è stata diagnosticata un’intossicazione alimentare, ma non la causa. Dopo un rapido controllo madre e figlio sono stati dimessi, mentre il Fatebenefratelli ha spiegato che il padre ha mostrato i sintomi più importanti: stato confusionale e qualche disturbo neurologico. Per questo è stato costretto a due giornate di ricovero in osservazione prima di essere dimesso nella giornata di ieri. Determinante il contributo con il Centro Antiveleni, che ha indirizzato i sanitari verso gli spinaci, che la famiglia aveva mangiato a cena prima del malore. (agg. di Silvana Palazzo)
“SERVONO PIÙ CONTROLLI DA ORGANISMI ISTITUZIONALI”
Il caso della mandragora trovata all’interno delle confezioni di spinaci surgelati Bonduelle tiene banco. Uno dei temi più dibattuti riguarda la prevenzione da simili episodi, ossia come gli italiani possono essere sicuri di non incappare in possibili avvelenamenti da cibo. Intervenuto ai microfoni de La Vita In Diretta, programma in onda su Rai 1, il presidente della Fondazione ISSCON (Istituto Studi Sul Consumo) Rosario Trefiletti ha commentato la vicenda: “Come si può fare la spesa fatta bene? Gli italiani devono guardare l’etichetta e guardare bene le cose, ma più che gli italiani devono essere gli organismi istituzionali, quelli di verifica e controllo, e le stesse imprese che devono fare maggiori controlli e maggiori verifiche di come producono questi prodotti che vengono confezionati. Senza ciò – conclude Rosario Trefiletti – è chiaro ed evidente che è molto complicato”. Serve un intervento degli organismi istituzionali dunque, chiamati a vigilare su possibili nuovi episodi di questo genere.
UNC CHIEDE LA CHIUSURA DELLA FILIERA
Mandragora negli spinaci Bonduelle, anche l’Unione Nazionale Consumatori prende posizione. Come riporta Help Consumatori, il responsabile dell’Area sicurezza alimentare Agostino Macrì ha chiesto la chiusura immediata della filiera: “In relazione agli spinaci millefoglie surgelati Bonduelle dei quali ieri il ministero della Salute ha stabilito il ritiro dai supermercati per sospetta presenza di foglie di mandragora, chiediamo, a titolo precauzionale, di chiudere, temporaneamente la filiera di produzione, dal momento della coltivazione alla raccolta. Non basta, insomma, ritirare i lotti sospetti”. Chiusura immediata della filiera dunque, con Macrì che sottolinea: “Se fosse accertata la presenza di foglie di mandragora, è necessario capire cosa non ha funzionato nella raccolta e nel confezionamento dell’azienda spagnola, per evitare il ripetersi del problema. Anche la Spagna deve sottostare alle regole europee e ai requisiti di sicurezza previsti. Purtroppo la mandragora cresce spontaneamente nei prati e può essere confusa con altre piante commestibili, in particolare la borragine. Per questo i consumatori devono prestare particolare cautela”.
BONDUELLE ATTIVA UN NUMERO VERDE
Finora l’azienda Bonduelle ha negato ogni coinvolgimento per “appurato” avvelenamento da Mandragora all’interno dei suoi spinaci surgelati: come abbiamo infatti riportato anche ieri, «Abbiamo deciso di fare questo richiamo a seguito della segnalazione di un caso di sospetta intossicazione da anticolinergici, potenzialmente causata dal consumo di mandragora presente nelle verdure consumate dalla persona intossicata, tra cui foglie di Spinaci Millefoglie Bonduelle». Il richiamo del ministero della Salute è avvenuto però successivamente con i nuovi lotti fermati: l’azienda mantiene sempre la smentita sulle conferme di velenosità, giustamente visto che le analisi specifiche sono ancora in corso: «Pur non essendo confermata la presenza di mandragora all’interno del nostro prodotto – prosegue la nota -, perché sono in corso accertamenti da parte dell’autorità su tutte le verdure consumate, con questa scelta abbiamo voluto adottare la massima precauzione, perché per noi di Bonduelle la Vostra sicurezza è una priorità assoluta». Intanto però è stato attivato un numeri verde per i consumatori e clienti di Bonduelle, operativo dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19: 800903160. L’email invece rimane la medesima, servizio.consumatori@bonduelle.com. (agg. di Niccolò Magnani)
NUOVI LOTTI RITIRATI DAL COMMERCIO
Dopo le allerta scattate ieri, nella tarda serata è stato ritirato un altro lotto di spinaci Bonduelle per la possibile presenza di mandragora velenosa al suo interno: il caso di Milano è divenuto nazionale e le nuove confezioni sospette sono state ritirate e disposte ad analisi dal Ministero della Salute. In questo caso si tratterebbe di confezioni da 2,5 kg, utilizzati da ristoranti e collettività: come spiega l’Ansa, il prodotto sarebbe etichettato come “Spinaci Placca 1/5 gastro 2,5 kg Food Service”, con i lotti sospetti numerati in questo modo 16107601, 16116303 con scadenza all’agosto 2019. Come annota “Il Fatto Alimentare”, «Gli spinaci surgelati sono stati confezionati per Bonduelle dall’azienda Gelagri Iberica con sede in Navarra (Spagna). Il prodotto è stato venduto nei circuiti dell’ingrosso». Ora si attendono gli esiti delle analisi per capire se effettivamrnte vi sia della mandragora all’interno di quei lotti o se invece l’intossicazione potrebbe essere derivata da cause esterne agli spinaci surgelati. (agg. di Niccolò Magnani)
COS’È E COME RICONOSCERE LA MANDRAGORA
Cos’è la mandragora, la pianta per la quale una famiglia di Milano è finita in ospedale? A causa della forma delle sue radici, veniva considerata magica nell’antichità, quindi bisognava rispettare un rituale preciso per estirparla. Ritenuta anche una creatura a metà del regno animale e vegetale, questa pianta è largamente distribuita in tutto il Mediterraneo, ma tutte le sue parti sono potenzialmente pericolose. Usata a scopo lenitivo, analgesico, anestetico e afrodisiaco, la mandragora contiene «alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina». La sua grande somiglianza ad altre piante comuni e commestibili, come alcuni tipi di lattuga, può causare un avvelenamento accidentale. Si tratta di un’erba perenne della famiglia delle solanacee, come i pomodori, con fiori di un blu pallido, frutti gialli, foglie oblunghe ovali e radici spesse, dove sono concentrate maggiormente le sostanze pericolose. Come riporta il Giornale di Brescia, i sintomi per intossicazioni leggere vanno da nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà a urinare, ma si può arrivare ad allucinazioni, delirio e tachicardia. Sono riportati anche casi di morte per sospetto avvelenamento. (agg. di Silvana Palazzo)
ASL, “PRIMI RILIEVI COMPATIBILI CON CONTAMINAZIONE”
Una pianta dai poteri magici: così veniva la mandragora nell’antichità. In realtà è un’erba velenosa che ha fatto finire in ospedale un’intera famiglia a Milano. Tra le foglie di spinaci surgelati che avevano mangiato c’era proprio la mandragora, che ha provocato effetti allucinogeni alla famiglia, che è arrivata in ospedale in stato di confusione mentale e amnesia. Il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per il ritiro dai supermercati degli spinaci millefoglie Bonduelle. Nel mirino quattro lotti con scadenza nell’agosto 2019 (sono i numeri 15986504; 15986506; 15995174 e 16008520), riporta il Corriere della Sera. E la Bonduelle rassicura: «Abbiamo adottato le misure di sicurezza previste. Ad oggi, comunque, gli accertamenti sono ancora in corso. Motivo per cui non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti Bonduelle». Le confezioni incriminate sono state ritirate ieri dagli scaffali di Auchan, Esselunga e Simply. Nel frattempo è intervenuto l’Ufficio Igiene degli alimenti dell’Asl di Milano, quindi è scattata l’analisi dei campioni di cibo sospetti. «I primi rilievi sono giudicati compatibili con la contaminazione nell’alimento di componenti fogliacei di mandragora, erba che può infestare i campi delle coltivazioni di vegetali commestibili, quali gli spinaci. I risultati definitivi sui campioni di spinaci surgelati si avranno entro la settimana», spiegano gli esperti dell’Asl.
LA MANDRAGORA TRA MITO E REALTÀ
Considerata la pianta delle streghe, la mandragora ha colpito nella realtà. Tutti al Pronto soccorso il 30 settembre: una famiglia si è recata al Fatebenefratelli dopo aver mangiato degli spinaci dagli effetti allucinogeni. Ieri il marito sessantenne è stato dimesso, ma sono stati coinvolti anche la moglie cinquantacinquenne e i figli di sedici e diciotto anni, tutti tornati poi a casa, come riferisce Tg5. L’unica certezza è che la famiglia è stata colpita da un’intossicazione alimentare, quindi si è arrivati all’ipotesi della presenza della mandragora negli spinaci con i primi rilievi dell’Asl. «Le radici caratterizzate da una peculiare biforcazione che ricorda la figura umana e con proprietà anestetiche fanno attribuire a quest’erba poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari», scrive la Coldiretti. Racconti leggendari hanno accresciuto la fama di questa pianta, che – si diceva – veniva utilizzata per pozioni “mitologiche”. Machiavelli invece le ha dedicato il titolo di una commedia sulla corruttibili della società italiana nel Cinquecento, mentre nel romanzo fantasy Harry Potter e la camera dei segreti viene usata per creare antidoti che guariscono le persone pietrificate. Ora, invece, una famiglia finisce in ospedale. Ed è tutto vero.