Quello di ottobre è un mese di agitazioni per quanto riguarda il settore dei trasporti. Le motivazioni dello sciopero in programma per fine mese sono molte: i sindacalisti chiedono di «abolire le disuguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere e quelle nei confronti degli immigrati». Inoltre, chiedono «aumenti salariali, riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e investimenti pubblici per ambiente e territorio». Nel comunicato sono state spiegate le altre ragioni: dalla pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi all’abolizione della legge Fornero, passando per le privatizzazioni e le liberalizzazioni. Ma viene chiesta anche la garanzia al «diritto universale alla salute» fino al reddito per i disoccupati, la difesa del «diritto di sciopero con l’abolizione delle leggi che lo vincolano». Infine, si chiede di «rigettare l’accordo truffa del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza». (agg. di Silvana Palazzo)
CAOS ANCHE A MONZA E IN BRIANZA
Caos nel settore del trasporto pubblico locale a Milano per lo sciopero dei dipendenti Atm proclamato per domani, venerdì 6 ottobre. Possibili disagi per chi si sposta in autobus, tram e metropolitana a causa dell’agitazione indetta da Cub Trasporti, la confederazione unitaria di base. L’agitazione però non riguarda solo il capoluogo lombardo, ma anche la provincia: se lo sciopero è Atm su Milano, riguarda invece il servizio dell’azienda Net srl . Nord Est Trasporti – a Monza e in Brianza. Lo sciopero a Monza è previsto dalle ore 9 alle 11:50 e dalle 14:50 al termine del servizio per il Servizio Urbano. Per il Servizio Extra Urbano, invece, l’agitazione è prevista dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Riprende la battaglia incrociata tra lavoratori, azienda e comune: nel mirino la possibilità che palazzo Marino indica una gara d’appalto per affidare la gestione del servizio, costringendo così Atm a partecipare al bando, togliendo al gruppo stesso l’esclusiva. (agg. di Silvana Palazzo)
COME RIMANERE AGGIORNATI E RISCHI A METRO E BUS
Da domani mattina fino a fine servizio i disagi che saranno presenti a Milano per lo sciopero dei mezzi potrebbero essere tanti: per rimanere aggiornati però costantemente su reali rischi e disagi per mezzi di superficie e metropolitane, oltre a seguire il nostro quotidiano che verrà aggiornato continuamente sullo stato di servizio dello sciopero Atm, potrebbero essere utili altri canali e dispositivi. In particolare, il canale ufficiale Twitter di Atm resta a disposizione con aggiornamenti continui ed eventuali chiusure o sospensioni parziali: il sito dell’azienda riprende gli stessi aggiornamenti via Twitter, mentre i social Facebook e Instagram potrebbero essere utili per gli hashtag ScioperoMilano o ScioperoMezzi con i vari pendolari che potrebbero essere i primi “testimoni” sui mezzi pubblici milanesi.
IL 27 OTTOBRE UN NUOVO SCIOPERO
Lo sciopero in attesa domani a Milano potrebbe non essere l’unico di questo ottobre: per Atm infatti non sono finiti i disagi in questa prima parte di autunno molto “calda”, dato che il 27 ottobre è previsto un nuovo sciopero generale questa volta con più sigle coinvolte e che potrebbero interessare non solo la città di Milano, ma anche Roma, Napoli, Firenze e Torino, insomma le principali città italiane che vedranno l’agitazione organizzata da Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Ait, Slai-Cobas. I disagi dunque potrebbero essere ridotti per la giornata di domani, con una sola sigla in protesta (ma in più fasce di orario, questo allarma i pendolari milanesi) ma per fine ottobre si potrebbe arrivare davvero ad una giornata nera per tutti i trasporti pubblici locali sul piano nazionale.
SI FERMA ANCHE IL PERSONALE MONZA NET
Nel duro comunicato che Cub – Confederazione Unitaria di Base ha pubblicato per annunciare lo sciopero di domani dei mezzi Atm sono spiegate anche le modalità e le ragioni dell’agitazione. Lo sciopero riguarda i tranvieri, che protestano contro «liberalizzazione, privatizzazione e finanziarizzazione del TPL milanese e dell’hinterland», contro «le gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la “reinternalizzazione” dei servizi ceduti in appalto e/o sub-appalto anche complementari al trasporto», per «l’affidamento diretto in house senza gara dei servizi gestiti dal Gruppo ATM» e «l’affidamento diretto al Gruppo ATM dei servizi di TPL della Città Metropolitana», contro «la quotazione in borsa e la conseguente vendita delle azioni del Gruppo ATM». Il personale viaggiante di superficie e metropolitana si fermerà dalle 8.45 alle 15, quindi dovranno rientrare in deposito dai capolinea o dai centrolinea, avvisando i passeggeri dell’eventuale limitazione della corsa. Si ferma anche il personale viaggiante di Net – Urbano Monza (dalle 9 alle 11.50 e dalle 14.50 al termine del servizio) e Net – Extraurbano Trezzo (dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio). Lo sciopero riguarda l’intero turno di lavoro per i lavoratori ATM che operano negli impianti fissi, operai, impiegati, ausiliari della sosta, addetti ai parcheggi e tutor. Solo i lavoratori strettamente necessari alle squadre di pronto intervento sono esentati dallo sciopero. (agg. di Silvana Palazzo)
A RISCHIO METRO, BUS E TRAM: INFO E ORARI
Si attende una giornata molto intensa domani a Milano per lo sciopero dei mezzi Atm organizzato dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti): secondo quanto riportato dalla stessa azienda trasporti milanese, per la giornata di «Per venerdì 6 ottobre la Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti) ha proclamato uno sciopero dei lavoratori del Gruppo ATM S.p.A. L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio». Riprendono dunque gli orari “consueti” dei mesi autunnali e invernali dove gli scioperi purtroppo per i lavoratori e i pendolari fioccano più della neve. Mantenendo le fasce di garanzie coperte, la giornata di sciopero di domani rischia di causare vari disagi per i trasporti: non dovrebbe paralizzare la città per il duplice motivo di un ridotta partecipazione dei sindacati nazionali e perché a differenza della città di Roma, storicamente, lo sciopero non porta alla chiusura totale della metro bensì a vari ritardi ma pur sempre con una circolazione non completamente bloccata. Da inizio turno alle 8.45, dalle 15 alle 18 invece il traffico è regolare e i servizi dovrebbero essere coperti al 100%. I motivi principali, come spieghiamo qui sotto, sono da riferire all’annosa questione tra Atm e sindacati di base per la ventilata ipotesi di una privatizzazione dell’azienda trasporti della città di Milano.
I MOTIVI DELLO SCIOPERO TRASPORTI A MILANO
Come già avvenuto anche in questo settembre, i lavoratori di Atm del sindaco Cub temono che Palazzo Marino possa indire una gara d’appalto per affidare la gestione del servizio di trasporto pubblico in modo da togliere al gruppo stesso l’esclusiva nella gestione. «Il Comune di Milano è obbligato a mettere a gara i servizi di trasporto? No», è la linea dettata dal Cub in una lunga nota sindacale. «Non esiste nessuna legge che lo imponga. La retorica sulle privatizzazioni che punta tutto sulla questione costi impone di avere le idee chiare su questo tema – continua l’attaccato del sindacato -. Atm costa 672 milioni: i fondi per pagare Atm arrivano dalla vendita dei biglietti che nel 2016 ha fruttato 376 milioni e dai trasferimenti statali tramite Regione Lombardia, 280 milioni nel 2016. Altri introiti arrivano da parcheggi, pubblicità e dalla fiscalità generale. Con questi numeri – la certezza del sindacato – se rimanesse pubblica, Atm potrebbe diventare un colosso». Secondo i sindacati, l’ipotesi di privatizzazione non farebbe per nulla il meglio della stessa Atm: «Come fanno i privati a sparare offerte più basse rispetto ai costi attuali? Il prezzo basso è quello per il primo anno – la teoria del sindacato -, poi è destinato a salire. E il prezzo basso viene compensato con licenziamenti, peggioramento del servizio, aumento dei biglietti, riduzione della manutenzione e degli investimenti, peggioramento delle condizioni dei lavoratori. Anche Atm – conclude Cub – per vincere la gara dovrà offrire un prezzo concorrenziale e a pagarne il prezzo saranno tranvieri e cittadini».