Il neurochirurgo americano Donald Hilton ha lanciato l’allarme: “La pornografia su internet danneggia il cervello dei bambini”. Lo stimato scienziato americano è stato invitato a Roma per un congresso internazionale sui pericoli sessuali che affrontano i bambini nel mondo digitale e si è dedicato in particolar modo sui possibili danni provati dai film pornografici violenti. Papa Francesco ha ricevuto oggi, 6 ottobre 2017, 150 esperti in Vaticano ed urge affrontare il problema date le ricerche presentate sull’argomento. Secondo quanto rivelato da Hilton, il 93% dei ragazzi e il 62% delle ragazze con meno di 18 anni sono esposti alla pornografia su Internet. “Le nostre cellule cerebrali cambiano con l’acquisizione di nuove conoscenze. L’apprendimento sotto uno stato di dipendenza intacca il cervello in modo dannoso. Possiamo diventare molto condizionati da certi comportamenti o da certi gusti. Quando c’è di mezzo la pornografia, siamo in presenza di un processo particolarmente potente che il cervello non dimentica mai”, il monito di Hilton.



I DATI

Continua Donald Hilton, intervistato da AFP: “Un bambino di 12 anni che vede la pornografia ultra viole dirà: “è fantastico”. Certamente può essere spaventato dalla visione, ma questa sensazione sarà soppiantata dal suo fascino. Il nostro cervello richiede la novità, il cambiamento. Vuole un viso nuovo, una forma del corpo diversa. I ragazzi e sempre di più le ragazze possono navigare su internet per ore alla ricerca della clip perfetta su cui masturbarsi. Ci sono molte ricerche scientifiche che dimostrano come il sesso, ed in particolare la pornografia su internet, può creare molta dipendenza. E’ come una partita di blackjack, con un nuovo mazzo di carte ogni volta”. Un problema da affrontare dunque: “La pornografia sta distruggendo la capacità di sentire emozioni. Il 93% dei ragazzi e il 62% delle ragazze al di sotto dei 18 anni sono stati esposti alla pornografia su internet. E uno studio dei 250 film più famosi indica che l’88% delle scene contengono aggressioni fisiche sulle donne”.



“SERVONO DELLE LEGGI”

Pornografia che si evolve con il tempo, come racconta il neurochirurgo Donald Hilton: “Senza contare che i film di realtà virtuale stanno arrivando sul mercato, dotati di una nuova tecnologia prodigiosa basata su simulatori. Non riguarda più la pornografia, si vivrà in 4D con la dimensione emotiva. E’ un progetto abbastanza caro, ma molti produttori dell’industria pornografica sono molto interessati”. E il mondo della pornografia non aiuta a contrastare i pericoli, anzi: “Se i giovani attori e le giovani attrici sono anche vittime? L’industria pornografica sfrutta le giovani attrici, utilizzate solo per due anni. Ci sono ragazze A, ragazze B e ragazze C: quando diventi una ragazza C, devi fare cose molto violente per poter continuare ad essere richiesta dal mercato. E ci sono tante nuove ragazze, condizionate da una cultura pornografica, pronte a prendere il loro posto”. In chiusura, un’esortazione: “Noi non dobbiamo permettere all’industria pornografica di controllare l’eduzione sessuale dei nostri ragazzi e delle leggi devono proteggerli”.

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