Scontro a distanza ad alta tensione tra i protagonisti della vicenda legata all’omicidio di Noemi Durini, durante l’ultima puntata di Quarto Grado. Biagio Marzo, papà del fidanzato della vittima, davanti alle telecamere di Rete 4 è infatti intervenuto in diretta per fare una precisazione:”Vorrei correggere il signor Nuzzi: sono io che ho portato i cellulari ai carabinieri, quelli rubati da Lucio. Anche questo pensa debba farvi capire la mia buona volontà nel voler mettere a posto questa situazione”. Incalzato dal conduttore, il papà di Lucio ha aggiunto:”Io credo che le famiglie non abbiano responsabilità: quelle vanno ricercate nelle amicizie che aveva questa ragazza. Se ho una parola per Noemi? Devo ancora ribadirlo: per me è una vittima e lo è sempre stata, delle sue amicizie e di chi non ha fatto il suo dovere. Mi ascolti signor Nuzzi: mio figlio viveva a casa mia e ho cercato io di fare il meglio. Penso che qualcuno debba mordersi dove non riesce, perché quella ragazza andava curata”, ha chiosato prima di allontanarsi dalle telecamere. 



LA REPLICA DELLA MAMMA DI NOEMI DURINI AL PAPA’ DI LUCIO

Di fronte all’intervento del papà del fidanzato di Noemi, la mamma della vittima non ha potuto fare a meno di alzare il telefono per replicare alle parole ingiuriose della memoria della figlia pronunciate a Quarto Grado. Queste le parole della donna:”Intervengo ora e non lo farò mai più, solo per rispondere al signor Biagio. Le sceneggiate napoletane le lasciamo ai comici napoletani, che sono bravi e ci fanno ridere. Così come io non mi permetto più di parlare di persone che tali non possono essere più definite e si dovrebbero vergognare. dovrebbero mettere la testa sotto la terra, adesso basta, anche loro devono lasciare in pace mia figlia“. La mamma di Noemi ha aggiunto:”Lo dico da mamma, queste bestie devono smetterla, io non odio nessuno, solo Dio potrà giudicarli, mentre noi della famiglia piangiamo da un mese e mezzo Noemi. Basta buonismo in quella famiglia, siamo noi le persone oneste e non siamo in guerra. Io querelo il signor Biagio, non deve più diffamare più mia figlia, non ho paura di lui. Non porto odio e rabbia, ma adesso basta, c’è stato un delitto orrendo, le loro anime sono dannate a vita. Mia figlia a 16 anni non c’è più, ma ora è insieme a persone più giuste di loro”. 

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