Pareva concludere almeno dal punto di vista giudiziario il lungo calvario di Giada Vitale, la giovane ragazza di Termoli (Campobasso) che dall’età di 13 anni fino ai 17 fu abusata ed ebbe ripetuti rapporti sessuali con un prete, Don Marino Genova. Il sacerdote infatti è stato condannato il 4 ottobre scorso dal Tribunale di Campobasso a 6 anni di reclusione in carcere per abusi sessuali. L’ex parroco di Portocannone oltre alla condanna penale ha subito anche l’interdizione dai pubblici uffici, unitamente al pagamento di una provvisionale di 15.000 euro alla sua vittima. La vittima degli abusi, oggi 22enne, denunciò don Marino nel 2013 al compimento dei 18 anni: come nello scorso aprile quando venne in tv a denunciare il silenzio di media e giustizia sul suo caso personale, anche oggi Giada Vitale torna da Barbara D’Urso a Pomeriggio 5 per commentare le ultime novità che purtroppo non sono positive per la vittima. Infatti, come anticipato dal programma Mediaset, ci sono notizie e immagini che documentano come ancora ieri Don Marino diceva messa in pubblico e in un’altra parrocchia. La vittima, la stessa Barbara D’Urso e i famigliari di Giada si chiedono come mai il prete che è stato condannato alla reclusione sia ancora a piede libero, per di più a professare il suo ruolo di sacerdote in una Chiesa in pubblico.
ABUSATA DAI 13 AI 17 ANNI
Come spiega l’Ansa, il processo per Don Marino è stato diviso in due tronconi: il primo, inerente i fatti successivi al compimento dei 14 anni della vittima, per il quale è stata decisa l’archiviazione; il secondo, giunto a sentenza ieri, sugli abusi sessuali anteriori al compimento dei 14 anni. «Prendiamo atto e rispettiamo quello che ha deciso il Tribunale. Rispettiamo la legge», ha spiegato il vescovo di Termoli-Larino monsignor Gianfranco De Luca all’indomani della sentenza del Tribunale di Larino. Ma proprio questa ultima fase del processo aveva reso la giovane Giada assai polemica sull’esercizio della giustizia che “lasciava perdere” gli abusi dai 14 ai 17 anni perché li considerava “consenzienti”: già a marzo la giovane vittima raccontava a Pomeriggio 5 tutto il suo disappunto per la giustizia italiana. «Io oggi ho 21 anni e non conosco cos’è l’amore e non lo conoscevo neppure prima», ha dichiarato la 21enne. «Si parla solo del fatto che ero consenziente ma in realtà non è così. Mi stanno ammazzando. Don Marino mi ha rovinato la vita per sempre ma la giustizia sta facendo altrettanto, io non mi sento tutelata”, ha tuonato la giovane». Oggi sarà chiamata a commentare le ultime notizie fondamentali sul caso di Don Marino: la sua condanna a 6 anni e soprattuto il fatto che ancora oggi quell’uomo non sia in carcere a scontare l’accusa grave ricevuta.