Potrebbe sembrare il regno dell’assurdo quello che stiamo per andare a raccontarvi, eppure esiste e si trova non molto distante da noi: siamo in Olanda, Paese delle libertà e degli eccessi, dell’autodeterminazione e dei diritti. Del suicidio e dell’eutanasia: e così succede che una cooperativa di circa 35000 membri da qualche mese gira per le città olandesi per recapitare e vendere una particolare polverina bianca che serva per suicidarsi in praticamente 2 ore. A parte l’inquietante nome della stessa cooperativa – Laatste wil, L’ultima volontà – l’intera vicenda svelata dal network olandese Nos ha rivelato tutti i dubbi e i rischi di una pratica che è considerata ai limiti della legge (ma comunque legale, e questo è un altro problema ancora tutto olandese e belga con la loro strenua battaglia per l’autodeterminazione dei propri strati sociali). Nei Paesi Bassi il medico, un amico o un familiare che aiutano una persona a suicidarsi, sia procurando loro il farmaco adatto sia somministrandoglielo, sono punibili per legge, come spiega Avvenire: di contro però, di modi per aggirare la legge nei Paesi Bassi ve ne sono e neanche pochi. Quello utilizzato dalla cooperativa è molto semplice: la sostanza venduta è un conservante biologico lavorato e modificato chimicamente in modo che nel giro di un’ora e mezzo dall’assunzione puoi direttamente chiamare le pompe funebri per iniziare le pratiche.



COME “MORIRE” IN POCHE ORE

La vendita di quella sostanza è lecita e per questo motivo finora la “cooperativa della morte” ha funzionato senza incappare in guai legali. L’inchiesta del canale Nos ha però cercato di entrare in profondità delle modalità usate dai vari membri di questa inquietante “Ultima volontà”: «un membro della cooperativa si reca a casa di un’anziana signora, elegante, in salute fisicamente e mentalmente, per spiegarle i vantaggi del composto. Come un qualsiasi rappresentante di commercio, apre una valigetta e ne estrae un flaconcino contenente una polverina bianca. Precisa che sono 8 grammi, sufficienti per 4 persone: quindi solo per lei ne bastano 2», spiega Avvenire illustrando il reportage televisivo olandese. A parte uno spiacevole mal di testa in quegli attimi pre-morte, l’effetto è assicurato; vi avevamo avvisato si trattava di un mondo simil-assurdo, ma ripetiamo, è tutto vero. «La pressione del sangue scende velocemente, nel giro di 20 minuti si entra in coma, mezz’ora dopo la vita termina», spiega il membro di Laatste wil alla signora per la dimostrazione.



“VUOI MORIRE? ENTRA NELLA COOPERATIVA”

“Interessante” quello che racconta la portavoce della cooperativa, Petra De Jong, sempre al canale Nos: «soltanto noi conosciamo il nome del prodotto. Se qualcuno vuole usarla deve essere socio da almeno sei mesi e avere più di 18 anni: non è nostro compito di decidere della sua vita di chiunque – chiarisce la portavoce, come riporta anche Avvenire –. Noi gli indichiamo solo la strada migliore per uscirne, se lo vuole: il resto sta a lui». La posizione sempre più incredibile giustifica tutto, anche quando viene chiesto se in questo modo non solo si innalzano pericolosamente i suicidi “prêt-à-porter” ma si rischia di compiere un omicidio o eliminare un parente anziano o anche di iniziare un commercio clandestino su Internet. Bene, la risposta è di quelle “segnanti”: «questo tipo di misfatti, incontrollabili, sul Web avvengono già». La libertà di dare alla persona la scelta di spararsi oppure no, della serie “ti metto una pistola carica in mano, poi decidi tu se spararti oppure no”. Regime? Dittatura? No, la democratica e civile Olanda. P.s. Un’ultima cosa: per iscriversi alla cooperativa si spende la terribile cifra di 7 euro e 50 centesimi. Il prezzo della morte.